Capitolo 20

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Draco aveva intenzione di rivolgere a Hermione attenzioni ancora più speciali per farle capire quanto la amava. Voleva mettere a punto per lei qualcosa di speciale, romantico, perfetto. Stava riflettendo su cosa fare mentre camminava per il castello; la Sprite era stata morsa da una qualche strana pianta è doveva passare la giornata a riposo così la lezione Serpeverde - Tassorosso era stata cancellata momentaneamente. Draco, giacché Hermione era ad Aritmanzia, si distaccò dal gruppetto di Serpeverde e si dedicò alla sua impresa. Camminando camminando, in qualche strano modo, si ritrovò davanti all'arazzo del goblin-passione-ballerina al settimo piano. Ma certo! pensò il ragazzo. La stanza delle necessità faceva proprio al caso suo, doveva solo far apparire una stanza adeguata alle sue prospettive, mandare un biglietto a Hermione e passare una bella serata con lei. Facile..Forse.. Decise che sarebbe stato per quella sera. Tornò al dormitorio e mandò un biglietto a Hermione, dandole appuntamento alle 22 nella stanza delle necessità, lui sarebbe andato una mezz'oretta prima.
E così mentre Hermione trascorreva una tranquilla giornata e rallegrata dal biglietto, Draco si spremeva le meningi per pensare a una stanza adatta alla serata, non voleva commettere l'errore dell'ultima volta...
Alle 21:46 Hermione uscì dal dormitorio dei Grifondoro e si diresse verso l'arazzo al settimo piano. Arrivò allo scoccare delle 22 perché camminare senza far rumore, senza incontrare Gazza o peggio la McGranitt, e considerata la distanza tra la torre e la stanza il tempo ci volle. Era agitata ed emozionata allo stesso tempo; era fiduciosa nel fatto che Draco avrebbe scelto una bella stanza? Ma che voleva fare? Si fidava di lui ma.. se non fosse stata all'altezza di qualsiasi cosa volesse fare? Gettò i dubbi in un cassetto della sua mente e nascose bene l'immaginaria chiave, poi si avvicinò all'arazzo, lo scostò e le si presentò davanti la bellissima porta intagliata di cedro che aspettava solo lei. Sfiorò la maniglia e la porta si aprì: davanti a lei comparse un mondo, il suo mondo, il loro mondo. Il profumo di rose inondava la stanza tante che erano le bellissime rose gialle in fiore nella sala; un'area sembrava adibita alla lettura, diciamo, accanto al camino con due comode poltrone e un grande scaffale colmo di libri; dal lato opposto alla stanza vi erano poi quegli enormi puff morbidi che quando ti sedevi ci sprofondavi dentro. Era il posto perfetto per una serata perfetta.
'Che ne pensi?' Le chiese Draco, ('ma da dove sbuca?!' pensò lei) uscendo dall'ombra e abbracciandola piano da dietro
'È.. bellissimo' disse semplicemente la ragazza, mettendo le mani sulle sue
'Ho pensato a te e... bhe cosa vuoi fare?'
'Umh.. non so.. tu?'
'Una mezza idea l'avrei -fece lui ma quando lei sorridendo gli tirò un pugno sul braccio, proseguì- calma calma! Credo che ti piacerebbe...'
'Ossia?'
'Vieni' disse solo lui. La prese per mano e la condusse nello spazio/lettura, si sedette, la guardò avvicinarsi alla libreria; era visibilmente spensierata: passava le dita sui volumi, ogni tanto ne prendeva uno e lo apriva, poi lo rimetteva a posto. Draco la osservava e più la guardava più se ne innamorava; non se ne spiegava il perché di quel sentimento affiorato solo ora, o forse non era affiorato ora ma represso negli anni e solo in quel momento era capace di manifestarsi... Mentre la guardava, si perse nella sua bellezza e quasi non si accorse della sua esultanza per il ritrovamento di un libro
'Oh mio dio!' Disse sognante 'ma questo è babbano!Che ci fa qui!?'lo guardò ma lui fece solo spallucce
'Che libro è?' Le chiese
'Il fu Mattia Pascal'
'Ed è un bel libro?'
'Assolutamente si!'
'E allora leggimelo'. Lei lo guardò cercando di capire se stesse scherzando o no, ma lo vide estremamente serio così gli domandò
'Davvero? Io?'
'E chi sennò? Dai vieni qui'. Hermione si sedette sulle sue gambe, aprì il libro al primo capitolo e appoggiò la testa sulla spalla di Draco
'Capitolo 1: premessa. Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal...' lesse. Lo fece finché non arrivarono a metà strada verso il finale, in tempo sorprendentemente ridotto rispetto a quanto si aspettasse Hermione. Chiuse il libro, dopo aver messo il segnalino, e guardò il ragazzo. {S.A. okay ero tentata di scrivere 《Dormiva.》ma mi sono tenuta :')} Draco guardava fuori dalla piccola finestra sul muro adiacente, concentrato sulla lettura, tant'è che quando Hermione si fermò si rivolse a lei
'Come mai hai chiuso?'
'È mezzanotte passata, Draco'
'E allora?' domandò lui guardandola dritta negli occhi ma sorridendole
'E allora se vorrò alzarmi ad un orario decente domani, bisogna andare a dormire'
'Uffa -sbuffò lui- ma domani continuiamo okay?'
'Okay' disse lei ricambiando il sorriso. Si alzò dalle sue gambe e pose una mano al ragazzo; lui la prese ma invece di alzarsi la riattirò a se e le finì di nuovo addosso
'Che c'è?' Chiese lei, leggermente in imbarazzo
'Te ne vai senza darmi il bacio della buonanotte?' Disse lui. Lei lo guardò e subito si buttó sulle sue labbra, e il bacio, dapprima casto, diventò forte e passionale e durò per un minuto buono. Quando si staccarono, uscirono dalla stanza e ognuno si diresse verso il suo dormitorio con ancora sulle labbra il sapore dell'altro.

Solo io e te <Dramione>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora