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hyunjin pov:
nn sono uscito per niente dalla mia camera più o meno, sono rimasto tutto il tempo fino a pranzo in camera, insieme a Felix, in tanto è guarito più o meno, però riesce a stare in piedi: mi ero addormentato per qualche minuto visto che ci ero riuscito, quando mi sono svegliato Felix dormiva ancora, ho provato ad alzarmi ma mi teneva stretto. lo svegliai per capire come stava. «felix, felix è mattina...» lo scossi un po' prima che si svegliasse. si stropicciò un occhio. QUANTO È CARINO?! «s-scusa, ho dormito in camera tua, me ne vado se vuoi.» «no fermo, nn so come stai, se hai ancora la febbre nn posso lasciarti andare da solo in giro. salti anche oggi gli allenamenti.» mi guardò un po' cupo. «lo so nn ti alleni da due giorni ma nn posso lasciarti andare.» andai a prendere il termometro e gli misurai la febbre, era scesa ma sapevo nn stava bene. si vede dalla sua faccia. «hai mal di testa altri dolori?» lui scosse la testa. «solo mal di testa.» «l'ultima volta sei crollato con la febbre a 38.» «... scusa... volevo tornare agli allenamenti ma nn mi hai creduto... lo so ho mentito, puoi anche punirmi nn c'è problema.» fece un sorriso mentre incrociava le gambe e giocherellava con il suo anello. «tu salti comunque gli allenamenti. passiamo il tempo a parlare. conosciamoci.» lui scosse la testa «pk fai così?» «voglio sapere pk mi tratti bene...» avevo capito, voleva sapere se lo stavo prendendo in giro. è una preoccupazione di famiglia. «nn volevo sembrare uno che vede di buon occhio solo uno, nn voglio farti avere problemi con gli altri, scusa.» lui scosse la testa e fece un segno ad x con le mani «tranquillo. nn è un problema dirò che nn mi sentivo bene e che ero da mia cugina.» gli accarezzai i capelli. «amo i tuoi capelli di questo colore.» «grazie.» mi fece un sorriso fantastico, brillava tutto. «vuoi fare colazione? ti vado a prendere qualcosa.» «si grazie, vado in bagno nel mentre.» si alzò ebbe dei piccoli problemini nel camminare, il corpo nn gli rispondeva bene. lo aiutai, poi andai a prendere la colazione e lo portai in infermeria per capire cosa gli era successo visto che nn aveva il pieno controllo del corpo. «nulla di che, semplicemente il corpo si è abituato a stare immobile, succede a volte, dipende dal corpo della persona, c'è chi si abitua praticamente subito, chi dopo un po', a volte nn succede proprio, ma è una cosa normale nn preoccuparti. devi solo cercare di camminare anche se sembrerà difficile.» disse l'infermiera, mai sentita questa lo ammetto ma vb basta nn sia qualcosa di grave. aiutai Felix ad alzarsi e disse che voleva andare da sua cugina. andammo nel dormitorio femminile e rosé ci fece entrare dopo il consenso delle altre. Felix si sedette sotto la mia prepotenza, però si rialzò subito pk "voleva provare a camminare" «mamma mia quanto ti punirò domani o addirittura dopo. mi stai disubbidendo troppo oggi.» «e allora? sto cercando di tornare a camminare normalmente senza destare sospetti agli altri. nn voglio mi riempiono di domande, come se già nn lo dovessero fare-» ribatté Felix. «scusa ma sto dalla parte di mio cugino, nessuno vorrebbe avere tante domande sul perché nn cammina bene.» prese la parola rosé mentre abbracciava Felix che ricambiò subito. «aish, vedi di muoverti, qui fa freddo, nn capisco pk nn vi mettono dei termosifoni o qualcos'altro per riscaldarvi, nn si può stare in queste condizioni.» «concordo, nn puoi dire o fare qualcosa?» «no purtroppo, ma posso chiedere a chan o changbin, ma credo che sarà difficile, bisogna chiedere al comune e bisogna scrivere e firmare e timbrare molti moduli, se chan ha voglia sennò nn so compreremo 2-3 stufe per stanza.» felix rise per l'ultima affermazione. «chiediamo a mamma? ha molti contatti con il comune forse potrebbe aiutare.» «nn so se puoi, prova a mandare un email ma prima abbiamo bisogno dell'approvazione di chan.» lui annuì e continuò a camminare con rosé che rideva ogni tanto insieme a lui, caddero insieme e scoppiarono in una risata bellissima, però mi preoccupai. li raggiunsi a terra. «ti sei fatto male? tu rosé?» «tutto ok!» ripose rosé, Felix annuì alla cugina. lo aiutai comunque ad alzarsi. «vado a vedere cosa stanno facendo gli altri dopo torniamo in camera mia.»  lui mi annuì e uscì andando da lee know. «sono vivo, come vanno gli allenamenti? sto facendo solo uno sguardo veloce devo tornare da felix.» «tutto bene.» «che ti prende? nn sei mai così freddo.» «con te, cmq nulla di che solo han... ieri è scoppiato a piangere e vb nn te lo racconto è inutile ti fai i fatti miei e prima stavo mandando per parlargli ma appena mi ha visto ha girato ed è tornato ad allenarsi... sta cercando di evitarmi?» «nn lo so, sai molto spesso succede che si cerca di evitare la propria crush per paura di perderla o per paura di innamorarsi di più anche se nn si può, può essere che ha paura di innamorarsi troppo, hai detto qualcosa che gli ha fatto suscitare quel pianto che dicevi?» «nn lo so, MA CERTO! QUELLO CHE HO DETTO A YENA!» tutti si fermarono a guardarci, intrecciai lo sguardo di han, era cupo, come se avesse capito di cosa parlavamo. «nn avresti dovuto urlarlo, guarda han.» si girò e mi lasciò le braccia. cambiò subito espressione, iniziò a tremare dalla rabbia. han distolse lo sguardo. «che state facendo? continuate.» io lo guardai e poi guardai gli altri. «muovetevi, che aspettate?» ritornarono all'allenamento. han nn alzò nemmeno per sogno lo sguardo. «calmati, puoi fare tutte le scenate di sto mondo dopo, con yena stessa, nn prendertela con loro. io nn posso rimanere.» «nn me la sto prendendo con loro, sono solo incazzato pk per colpa di quella ora han mi evita, ha pianto e nn mi ha chiesto nulla.» «dopo mi dici che le hai detto.» lui annuì e io tornai da Felix. lo trovai addormentato insieme a rosé sul letto di quest'ultima. lo presi in braccio e lasciai rosé sul letto. andai in camera mia e appoggiai Felix li. rimasi tutto il tempo a guardarlo e riguardarlo mentre dormiva, era bellissimo, anche quando era sveglio ovviamente ma era bellissimo anche così. nn so se provo amore o altro ma sicuramente nn odierò mai questo ragazzo. verso ora di pranzo lo chiamai a malincuore, era troppo carino mentre dormiva. gli diedi un bacio sulla guancia e lo svegliai una volta per tutte. lui si svegliò poco dopo. «scusa... mi hai portato di nuovo in camera tua e nn mi sono svegliato, ti sei annoiato?» «ma per favore, eri troppo carino ti guarderei ancora per altre 100 ore.» arrossì e io mi resi conto di quello che avevo detto. «lo pensi veramente?» «s-scusa...» «nn è un problema per me, voglio solo... è la verità?» io annuì arrossendo. rimanemmo in silenzio fino a quando nn mi deciso a parlare «vuoi andare a pranzare?» lui annuì lo aiutai e andammo a pranzo. «potete mangiare.» vidi Felix e han abbracciarsi. han iniziò a parlare e ignorarono completamente il cibo. poi Felix si voltò verso me e mi fece un sorriso io arrossì e distolsi lo sguardo. «allora mi dici cos'è successo ieri?» lee know alzò finalmente la testa dal suo piatto. «ieri... finimmo gli allenamenti e il pranzo e mentre allenavo le ragazze han è venuto dicendo di voler passare del tempo insieme e lo feci entrare ma yena è "svenuta" e mi sono staccato da han e alla fine era tutto ok ma voleva allontanarmi da han pk mi ama e le ho detto che nn ricambio e nn si può. poi han è scappato e dopo che finì di cenare andò in dormitorio stava piangendo e.... nn si piace. stava parlando da solo e ha detto "come potevo pensare che un superiore mi amasse, io? andiamo." gli presi uno specchio e disse di essere brutto... solo ora riesco a realizzare tutto ciò... è colpa di quella... e anche mia. gli ho fatto pensare di starlo prendendo in giro...» guardò yena, poi han e tornò a guardare il suo piatto a testa in giù. aveva in mano il coltello e mi faceva paura. avevo ragione ad averne pk lo lanciò e per poco nn colpì yena. che era ovviamente vicino a rosé. Felix si alzò andando vicino alla cugina e lo feci anche io. «tutto ok?» lei annuiva mentre Felix no. «sta sanguinando dall'orecchio destro, nn sembra qualcosa di grave.» lei spalancò gli occhi e si toccò l'orecchio poi Felix la fece alzare e andarono in infermeria, io raggiunsi di nuovo lee know. «MA SEI DEFICIENTE?! HAI COLPITO ROSÉ.» lui alzò la testa e spalancò gli occhi guardò la sua mano e realizzò di aver tirato UN CAZZO DI COLTELLO. si diede degli schiaffi da solo e uscì io lo seguì e scoppiò a piangere, nn l'ho mai visto piangere da quando la madre nn l'ha mandato qui. (più o meno 10 anni.) «nn so che mi è preso! l'ultima volta è stata quando mia madre nn mi ha costretto a venire qui ed eravamo a cena. colpì mia sorella... sono uno stupido uno stupido uno stupido.» stava parlando da solo ma sapeva c'ero io, andò verso una porta e sbattè la testa. io lo andai a fermare. «ma sei stupido? vuoi farti male? se proprio vuoi sfogarti piangi sulla mia spalla. vai a picchiare uno di quei manichini nella sala d'allenamento. nn prendertela con te stesso. vai a chiedere scusa a rosé e Felix vai a parlare con han che ti devo dire?» in quel momento uscì han. gli feci segno di andare velocemente in camera. o dovunque doveva andare. lui iniziò a correre. lee know nn lo vide e mi abbracciò scoppiando in un pianto mai visto prima. «tranquillo piangi tranquillo.» lo abbracciai. «dov'è han? voglio parlargli.» «suppongo in dormitorio oppure da felix» lui si staccò da me e andò in dormitorio.

lee know pov:
corsi subito nel dormitorio ma nn lo trovai. andai in infermeria stava con Felix o meglio abbracciato a Felix che piangeva. «scusami! è colpa mia! l'ho fatto arrabbiare.» «nn è colpa tua, tranquillo.» «nn è colpa tua.» si girarono verso di me e han iniziò a tremare. «per favore, nn è colpa tua.» mi avvicinai accarezzandogli la guancia. «io direi di andare.» disse Felix. era abbastanza scocciato dalla situazione ma allo stesso tempo arrabbiato. han annuì ma nn mi sembrava convinto. ero pronto per una ramanzina da felix. ma al contrario ci lasciò da soli anche se han era visibilmente contrario. nn volevo avesse paura di me, nn volevo pensasse fosse colpa sua, nn volevo scappasse da me. volevo che fossimo più di qualcosa, più di amici, più di colleghi, più di tutto e tutti. lo abbracciai facendolo scoppiare a piangere. «nn è colpa tua.» «a-allora pk..? pk hai lanciato quel coltello?» «nn è colpa tua, è colpa di yena.» «nn è vero. è colpa mia.» «no, è colpa di yena, pk ha cercato di separarci. ti ha fatto piangere e-e...» «e..?» «ti ha fatto pensare nn ti amassi.» «t-ti stai dichiarando?» «può darsi...» feci una risata in mezzo ai singhiozzi. «ti sto dicendo di amarti si. ti amo.» mi guardò incredulo. nn ci credeva. iniziò a pizzicarsi il braccio. «è vero nn sto mentendo.» lo fermai. «nn ci credo. ceh tu- ti sei visto?! tu?! innamorati di me?! è impossibile.» lo zitti dandogli un bacio. nn era lento n'è veloce era il giusto per fargli capire che nn stavo scherzando. lui spalancò gli occhi lucidi continuando con il bacio. poi ci staccammo e lui scappò via senza farmi capire cosa fosse successo....

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angolo autore
scusate l'attesa, spero vi piaccia, si spera che anche gli hyunlix avranno una bella scena come questa. li amo pls- vb buona cena o pranzo o qualsiasi cosa stiate per fare. al prossimo capitolo. <3

nn la smetterò fino a quando nn ci riuscirò-hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora