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seungmin pov:
entrai tutto rosso in viso per il bacio che ho dato a binnie. tanto che mia sorella iniziò a piangere nn riconoscendomi. cercai di tranquillizzarla mentre binnie ci raggiunse. «vuoi darla a me? tu vai a chiedere per tua madre?» «grazie binnie.» dissi dandogli mia sorella e un altro bacio sulla guancia. lui si sedette e io andai a chiedere informazioni. «scusi sono qui per la signora kim, mi avete telefonato qualche ora fa. sono kim seungmin.» «si, il dottore che se ne occupa è... lee Angus, stanza 180. secondo piano tutto dritto fino a quando nn vedi la stanza.» «grazie mille.» dissi per poi girarmi e andare verso binnie. «secondo piano
n.180, vuoi darla a me?» «no no tranquillo. tu incamminati, noi arriviamo.» disse io annuì e accelerai il passo. «mamma? sono seungmin posso entrare?» chiesi un po' riluttante. «scusate ma per le visite dovete aspettare ancora un po'» disse il dottore. ora cosa dico a binnie? si arrabbierà? «allora? pk sei ancora qui fuori?» arrivò binnie. «e-e dobbiamo aspettare un po' ha detto il dottore... scusami, nn sapevo dovevamo aspettare saremmo venuti più tardi...» mi scusai. «tranquillo, nn lo sapevo nemmeno io, sono io che ho insistito per venire qui.» presi mia sorella in braccio e mi andai a sedere. avevo sonno ma cercai di nn addormentarmi.

passarono una ventina di minuti prima che il dottore aprisse la porta. «possiamo entrare?» chiesi impaziente. «certo, prego.» disse spostandosi. «grazie.» mi inchinai ed entrai in camera. binnie era dietro di me e gli lasciai di nuovo mia sorella per correre addosso a mia madre. «SCUSAMI! SCUSA SCUSA SCUSA! NN SONO RIUSCITO AD AIUTARTI! guarda dove sei finita per colpa mia!» dissi iniziando a piangere. «scusami caro, chi sei?» il mondo mi crollò addosso. «no mamma... nn puoi... sono seungmin... tuo figlio mamma..!» «lo so. ti riconosco. ma è come se nn ti conoscessi, e lui? nn me lo ricordo affatto.» «no no è uno scherzo, un sogno un brutto incubo. è impossibile che sia successo.» dissi piangendo. «nn posso perderti. ora mi sveglio entro nella stanza e tu sai chi sono. ORA MI DEVO SVEGLIARE!» iniziai a tirarmi pizzichi uno dopo l'altro piangendo disperatamente. binnie mi raggiunse vicino a mia madre dandole mia sorella e cercando di calmarmi. «sh Minnie, va tutto bene.» «no hyung nn va tutto bene... tutti questi anni passati insieme e ora nn si ricorda di me... DOVEVO AIUTARLA E INVECE NN SONO USCITO NEMMENO UNA VOLTA DALLA CASERMA PER ANDARE DA LEI.» «Minnie, è colpa mia. nn tua.» «no no tu nn centri niente, nn dovevo venire da te quel giorno. nn sarebbe successo. anzi nn avrei dovuto fare coming out.» «no Minnie, è il destino, doveva succedere in qualunque modo.» «binnie... pk...? pk è successo ciò?! pk nn me lo hanno detto? binnie... almeno tu... nn lasciarmi.» «te lo prometto. nn ti lascerò nemmeno un istante.» disse dandomi un bacio sulla fronte. «ti amo, nn ti lascerò mai.» «no... forse è meglio se ci dividiamo. potrei... causati dei problemi. ti potrei perdere per sempre.» «Minnie. guardami. perderei la vita pur di nn farla perdere a te. pk ti amo e per me è questo l'amore.» «ma binnie...» continuammo così per un po' tra io che cercavo spiegazioni e lui che mi consolava.

«mamma, ti voglio bene lo sai. vuoi tenerla tu o la tengo io?» chiesi prima di uscire. «la tengo io. tu vai stai un po' con lui.» disse indicando binnie. «cerco di venire il più possibile. ti voglio bene mamma.» dissi dondole un bacio sulla guancia.

«binnie... posso... dormire un po'?» «ovvio Minnie. tutto il tempo che vuoi.» mi rassicurò.

changbin's pov:
si addormentò praticamente subito. si vede che nn dorme per niente. quella piccola peste... “Minnie... quando hai detto "ti potrei perdere per sempre" ho sentito molto amore e preoccupazione nelle tue parole. lo so che mi ami. e lo sai anche tu. basta mentire.” pensai.

arrivati in caserma lo presi in braccio cercando di nn svegliarlo. «MA CHE CAZZO MINNIE! DOVE SEI STATO?!» urlò jeongin e io lo fulminai. «sei per caso cretino? sta dormendo. h'avuto una giornata bruttissima. lascialo almeno riposare.» lo zittì. lui si scusò e mi seguì (sfortunatamente) fino al mio studio. entrai chiudendo a chiave la porta prima che potesse entrare anche lui. sistemai seungmin sul letto e andai a lavorare. dovevo finire un lavoro importante. appena finì il mio lavoro, seungmin si svegliò. «binnie...? che fai? dovevi lavorare? pk nn me l'hai detto prima? potevamo tornare prima ora hai da lavorare tardi...» «tranquillo Minnie, ho finito. vuoi che vengo con te a dormire?» «approposito di questo... vuoi che torno nei dormitori normali? ora nn c'è più il problema di mia sorella. sarei solo un peso...» «Minnie.» «è che... nn vorrei... essere di troppo qui...» «kim seungmin.» si zitti. nn l'ho mai chiamato per nome intero. «s-si hyung?» «tu rimani qui. ok? nn sei di troppo e nemmeno un peso. d'accordo? vieni qui. andiamo a dormire insieme.» «binnie...» si avvicinò. «lo so che avevo promesso di nn farlo ma...» mi baciò appena finito di dire il ma «nn riesco più a mentire. voglio poterti dire ti amo e voglio baciarti e... ti ho disgustato nn è così..?» disse guardando la mia faccia al dir poco sorpresa. «lo sapevo che nn l'avrei dovuto fare. SONO STUPIDO STUPIDO STUPIDO!» iniziò a dire staccandosi dal mio petto e vagando per la stanza. «Minnie... vieni qui.» lo abbracciai da dietro. «nn sai da quanto aspettassi questo momento. nn mi hai disgustato. assolutamente anzi. ora sono dipendente. ora posso chiamarti ja-gi invece di Minnie?» «solo quando siamo soli.» disse girandosi di nuovo verso il mio petto. «ora che ne dici di andare a dormire?» sussurrai e lui annuì.

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angolo autore:
scusate, fa molto ma molto schifo. chi è stato attento ha notato il lee Angus, vediamo chi arriva prima. sono 970 parole solo di seungbin. torno a scrivere sulla hyunlix e la minsung ho capito. NN VENITEMI SOTTO CASA.

nn la smetterò fino a quando nn ci riuscirò-hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora