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Siamo stati tutto il pomeriggio al parco. A guardarci, a sorridere e a flirtare. Le solite cose.

-vuoi fare una pazzia?- annuisco in risposta e mi afferra la mano. Comincia a correre e io faccio la stessa cosa. Si ferma in un bar, ma non uno di quelli qualunque, un bar per motociclisti.

Entriamo e io sono affascinata all'idea. Amo queste cose con uno stile un po' rockettaro. Eli sembra quasi spaventato.

-vorremo due birre.- mi porto una mano davanti alla bocca, per evitare di far vedere il mio sorriso. Il bar man fa una smorfia e poi comincia a sfotterlo davanti ai motociclisti, seduti al bancone.

-oh, eri serio stuzzichino? Un documento. - Eli comincia a guardarsi nelle tasche, sembra in difficoltà. Okay, faccio io. Ovviamente è un documento falso. La solitudine porta a fare cose estreme. Poggio il pezzo di carta sul bancone. Mi guardano tutti scioccati e io sfoggio un sorriso falso.

Il barman si zittisce e ci prepara due bicchieri. Eli li prende senza pensarci e ci sediamo ad un tavolo.

-come hai fatto?- chiede sconvolto ancora

-credo di essere l'uomo della coppia.- annuncio bevendo la birra fredda.

-Quindi siamo una coppia.- sorride maliziosamente. Perché diavolo ho detto una cosa simile.

-siamo amici.- puntualizzo, so benissimo che non è così.

-amici che fanno sesso.- puntualizza lui a sua volta.

-scopamici.-

-no, stiamo assieme. Niente scopamici o amici di scopa.- corrugo la fronte

-non voglio stare con te.- bevo l'ultimo sorso di birra, perché hanno fatto partire una canzone che mi piace particolarmente. ''Do I wanna Know?'' degli Arctic Monkeys. La mia band preferita da quando ho memoria. Mi alzo e comincio a ballare come se non mi stesse guardando nessuno.

Appena la canzone finisce, sento fischi e voci dai motociclisti che hanno sicuramente più di settant'anni. Faccio un inchino e li guardo tutti prima di uscire.

-sono minorenne, questa si chiama violenza verbale su minori. Vi denuncerò tutti.- annuncio prima di chiudere la porta d'ingresso. Eli mi segue e comincio a correre senza pensarci. Se sono pazzi come dicono, mi rincorreranno con le motociclette e delle pistole. Ho sedici anni e non ci tengo a morire.

Entro in un parco caso e mi fermo a respirare, ho il fiatone e sono carica di adrenalina. Eli arriva e mi fissa sorridente. Ci fissiamo per qualche secondo, l'uno davanti all'altro. Mi fiondo sulle sue labbra e lui porta le mani sulla mia vita. Mi stacco per riprendere fiato e lo guardo. Passo un dito sulle sue labbra e sorrido. Gli si sono gonfiate.

-Si, solo amici.- Non sa cosa dire, ma in compenso, tolgo io l'imbarazzo sta volta.

-voglio fare sesso con te. Ora.- lui non sembra aver capito bene, ma poi mi guarda.

-oh, OH. - finalmente ha realizzato. Mi prende per mano e cominciamo a correre. Non so dove stiamo andando, ma è una sensazione bellissima. Per anche il solo guardarlo negli occhi, in silenzio, i nostri eyes conctat per me sono più del sesso. Entriamo nella sua auto e comincia a partire a velocità massima.

Si ferma nel bosco e la spegne. Ci fissiamo nuovamente, e impaziente, mi bacia. Abbassa il sedile, così che possa salire a cavalcioni su di lui. Mi sfila la maglia velocemente e io tolgo la sua. Gli slaccio i jeans, ma il telefono comincia a squillare. Lo ignoriamo, ma comincia ad essere fastidioso.

Sbuffiamo entrambi e torno al mio posto, rimettendomi la maglietta. Eli risponde al telefono e mi guarda. Mi fa notare i suoi artigli e sorrido. Scott mi ha accennato che quando diventi un lupo, i primi tempi fatichi a gestirti. ogni emozione potente, può farti impazzire.

Eli risponde al telefono.

-No, si tutto bene. Sono Sono- mi guarda per cercare il mio aiuto, solo che mi diverto troppo a vederlo inventare scuse patetiche.

-Sono fuori, sullo skate. Per questo ci ho messo un po' a rispondere.- dopo due minuti chiude la chiamata e io non posso fare a meno di ridere a crepapelle.

-sei davvero un idiota.- dico tra una risata e l'altra

-sono un'idiota fin quando non devi baciarmi.- lo odio, odio quando mi lascia senza risposta.

-non ho mai detto che mi piace farlo.- pessima risposta Kate.

-ah no? Allora non penso che ti bacerò più-

-va bene, vediamo quanto resisti. Scommetto meno di una settimana.-

-e io scommetto un mese.- wow, io non resisterò così tanto, ma non lo saprà mai.

-tu, che vuoi saltarmi addosso ogni minuto, pensi di resistere un mese senza baciarmi?- prima di

rispondere si blocca un attimo.

-No un mese è troppo. Facciamo che continuo a baciarti.- mi piace davvero tanto, lo sto realizzando solo ora, ma mi piace questo idiota un po' goffo. Ed ecco qui, un altro scambio di sguardi silenzioso. Lo interrompo io sta volta. Gli lancio la maglia in faccia.

-rimettila.- gli ordino

-perché non mi resisti?- proprio così, ma non te lo dirò mai.

-perché fanno due gradi e stare a petto nudo non ti rende figo, ma idiota. Dal tronde idiota è proprio l'aggettivo che ti descrive di più.

-si, non avrei resistito un mese.- dice baciandomi.

-non capisco perché non possiamo stare assieme.- insiste staccandosi da me

-ti spezzerò il cuore.-

-forse io spezzerò il tuo- se lo fara, non mi metterò mai più con nessuno

-nessuno mi spezza il cuore.-

-mi porti al concerto degli Arctic Monkeys? Le prevendite sono sta sera?-

-no.-

do you like me? / Eli Hale (teen wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora