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DODICI ANNI DOPO

Eli entra in casa di corsa. Sorride e mi mostra dei fogli.

-guarda che ho preso!- dice felice. Glieli prendo dalle mani e li guardo. Urlo per la felicità e gli salto in braccio. Gli do un sacco di baci e poi scendo da lui.

-come cavolo hai fatto?!- chiedo ancora sorpresa

-ho i miei segreti.- fa quel sorrisetto. Lo fa da sempre e non se lo toglie.

-questi dopo che li abbiamo usati, li appendiamo al muro.- dico felicemente osservando i biglietti degli Arctic Monkeys. E' la nostra band, e siamo entrambi sempre voluti andare ad un concerto.

A proposito, abbiamo entrambi ventotto anni. Viviamo insieme, nella casa di mia madre. Lei vive con il padre di Allison, si sono sposati da poco. Abbiamo un gatto, ma Eli lo odia. Il gatto continua a soffiargli, probabilmente sente il suo lato da lupo. Abbiamo provato a fare un figlio, ma ho deciso di abortire. Al secondo mese, la mastectomia ha mostrato segni di evoluzione delle cellule. Sapevo sarebbe nato una creatura e non la volevo.

Ora però abbiamo una bambina, Mia. L'abbiamo adottata due mesi fa. Ha sette anni, pelle mulatta, occhi verdi; l'abbiamo trovata nella stazione abbandonata. Era a terra e stava morendo di fame. Ci ha raccontato di come l'abbiano abbandonata e abbiamo deciso di adottarla noi.

Eli gli fa sentire ogni volta gli Arctic Monkeys, ma lei li detesta, preferisce la musica classica al rock. Non riesco a capire come, ma alla fine è meglio. Sono contenta che abbiamo una figlia, non nostra, non col nostro sangue, è normale.

Ci chiede spesso di avere una sorellina, ma non mi sento affatto sicura di avere un figlio mio. Eli ha provato a convincermi spesso, ma quando glielo spiego, cerca di capire anche come mi sento io. Un po' mi spiace davvero per lui, vuole qualcosa di suo, realmente suo. Mi spiace togliergli questa possibilità.

-possiamo avere una madre surrogata, se ti fa piacere.- propongo mentre apparecchiamo la tavola. Mi guarda per qualche secondo.

-no... Non voglio inseminare un'altra. Piuttosto preferisco non avere nulla. Non penso che sarei mai in grado di farlo.- mi ama davvero così tanto.

-Non lo considero tradimento, possiamo farlo se vuoi.- scuote di nuovo la testa. Mia ci raggiunge e ci chiama entrambi.

-ho imparato a fare questo.- si mette a terra e comincia a ringhiare e a correre a quattro zampe. Mi trattengo dal ridere, Eli ha una faccia confusa quanto divertita.

-voglio essere un lupo, come papà.- Mia vuole dei super poteri, ora non capisce la situazione, ma quando sarà più grande gliela spiegherò meglio. Eli la prende in braccio e comincia a farle il solletico.

Dopo cena, Eli fa addormentare Mia e poi torna da me in soggiorno.

-potremo gestire tutto. - Si riferisce al presunto bambino. Si mette in ginocchio, davanti a me. Io sono sul divano e lui sul pavimento.

-non penso di essere in grado... Ho davvero paura. E se poi mi odiasse? Se poi odiasse la sua vita? Non voglio esserne responsabile.- eli mi prende le mani e mi sorride dolcemente.

Non è cambiato molto, ha solamente i capelli poco più corti ed è più alto di prima, ha sempre gli addominali come da piccolo. Spesso ha la barba, ma se la rade subito. Io sono cambiata un po'. I capelli più lunghi, i lineamenti del viso più calcati e sono dimagrita molto.

-l'aborto ci ha entrambi distrutti, ma tu non mangi più principessa. Devi smettere di colpevolizzarti. Devi affrontare le tue paure, i tuoi problemi e io lo farò al tuo fianco. Sempre.- una lacrima mi riga la guancia, ma la asciugo subito.

-Katherine Mccall, voglio combattere ogni battaglia al tuo fianco, voglio vederti felice e ti amo. Ti amo da dodici anni e non ho mai smesso di farlo. Amo i tuoi occhi, la tua risata, i tuoi tocchi e i tuoi flirt. Amo te e ogni tuo difetto...- ha un anello in mano. Un anello semplice, in ossidiana, con i brillantini. Sapeva che lo avevo amato quando l'ho visto. Mi trattengo dal piangere, così gli faccio una battuta ironica

-chiedimelo, o non dirò di si.- rotea gli occhi al cielo e sorride.

-vuoi sposarmi o no, principessa di pietra?- sorrido e mi fiondo sulle sue labbra. Non so per quale motivo, ma si sentono applausi ovunque. Mi giro e noto Scott, Allison, Malia, Parrish, Derek, Peter e Lydia. Tutti dietro di me.

-erano tre mesi che voleva dartelo.- annuncia Derek. Eli sorride imbarazzato.

-che ci fate qui?- chiedo confusa osservandoli tutti.

-brindiamo a voi, Eli ci ha fatto venire già tre volte ultimamente. Ci ha provato già a chiedertelo, finalmente ti sei sei decisa a dire di si.- sono ancora confusa della loro presenza.

-Eli ci ha fatti venire perchè voleva brindare, perchè ''è la cosa più importante e pericolosa che sto per fare'' dice ogni volta e guarda quell'anello.- dice Peter scocciato. In realtà è felice.

-e se avessi detto no?- chiedo guardando Eli.

-avrei fatto segno a tutti di andare via. Si sarebbero rifugiati in camera di Mia e sarebbero usciti dalla finestra.- scoppio a ridere.

Quando abbiamo tutti i calici, brindiamo.

-vi sposate prima di noi.- fa notare Allison. E' palesemente una frecciatina a Scott.

-io e scott ci portiamo sedici anni di differenza, forse è ora che ti svegli.- dico lanciando uno sguardo a mio fratello. Lui si mette in ginocchio e Allison è scioccata. Sapevo che avrebbe chiesto di sposarla a breve. L'ho accompagnato a comprare l'anello.

-c'e l'hai fatta.- dice Derek a Scott.

Lentamente, cominciano tutti ad andarsene. Derek è l'ultimo.

-sappi che se lei soffre, mi metterò contro mio figlio. - eli fa un gesto da militare e Derek va via. Finalmente siamo soli noi due.

Finalmente, siamo noi, finalmente siamo felici.

do you like me? / Eli Hale (teen wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora