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Ci fermiamo davanti al ceppo tagliato. Lydia tira fuori un coltellino e guarda sia Peter che Eli. Nessuno dei due vuole andare per primo.

-taglia prima me.- annuncia Malia raggiungendoci. E così sia, poi Eli e infine Peter. Il sangue sul Nementon e nessuna reazione. Restiamo tutti in silenzio a guardare l'albero.

-Torno a casa.- annuncia Eli. Vado con lui, ma prima saluto tutti con un ''ciao'' generale. Saliamo in auto e la ferma davanti casa mia.

Entriamo e c'è un sacco di silenzio. E' strano, solitamente uno dei due dice qualcosa per non crearlo.

-non stiamo qui, ti porto da una parte.- dico prendendolo per mano. Comincio a correre fuori. Lo porto in un luogo dove andavo sempre da bambina. E' una stazione abbandonata. Solitamente ci spacciano o ci fanno i graffiti. Spesso ci stanno gli skaters e spesso io. La cosa bella di qui, è che c'è sempre una scorta di bombolette che lascia chiunque. Una specie di cosa civica. Se tu ne finisci una, la ricompri e ne metti due.

Ne afferro una e comincio a disegnare un lupo con la bomboletta. Eli ne afferra un'altra e dipinge una donna, di spalle, con un libro in mano.

-sono io quella?- chiedo osservandola meglio. Ora, sembro io, dopo che mi ero svegliata con lui, la prima notte che abbiamo dormito assieme. Fa un piccolo sorriso e mi guarda.

-quello sono io?- chiede indicando il lupo che ho disegnato.

-forse...- sorride, sta volta per davvero. Improvvisamente, un ragazzo mette una canzone su una cassa portatile, mentre dipinge. E' una sensazione bellissima, proprio le vibes che emana questo posto. Eli comincia a prendermi per mano e iniziamo a ballare. Vicini, entrambi con un sorriso, ci scambiamo degli sguardi e balliamo. E' una bellissima sensazione, vorrei non finisse mai.

-posso darti un bacio?- mi chiede mentre mi fa girare su me stessa. Mi fermo, ho realizzato solo ora, quanto possa essere rispettoso lui nei miei confronti. Mi chiede sempre il permesso prima di toccarmi. Persino per darmi un bacio.

-Puoi baciarmi sempre, anche senza permesso.- rispondo con un sorriso. Mi prende per mano. Mi fa girare su me stessa e, quando finisco il giro, mi da un bacio.

-Vi ho ritratti, site la miglior fonte di ispirazione di oggi. Tenete.- il ragazzo che stava dipingendo, ci porge un foglio. Lo ringraziamo e va via.

-Lo tengo io.- dico piegando a metà il disegno e mettendomelo in tasca. Non c'è più nessuno qui. Eli si sdraia su un vecchio vagone, sul tetto per la precisione. Faccio la stessa cosa e guardo intensamente le stelle e la mezza luna.

-penso che dovresti legarmi.- annuncia guardando il cielo.

-in che senso?-

-nel senso che quando c'è la luna piena, ora che sono un lupo, impazzisco e aggredisco chiunque. Devi legarmi e cercare di starmi lontana.- non avevo pensato a questo particolare.

-ti legherò e ti staro vicino, al massimo ti pietrifico.- ride e questo fa ridere anche me.

-non voglio che tu ti ferisca, dico davvero.-

-capisco eli, ma non mi fai paura, nemmeno da pazzo.-

-si che ti faccio paura. Quando perdo il controllo sei così spaventata da me, che mi pietrifichi.- non so cosa dire, purtroppo è vero.

-ti amo anche da mostro che vuole uccidermi, non mi spaventi poi così tanto. -

-Io ti amo di meno quando mi pietrifichi. Ma fallo, in caso tu ti senta minacciata da me. Voglio che tu mi fermi, non voglio ferirti e se lo facessi, non me lo perdonerei mai.- MIO DIO. E' così carino. Non so che dire, non so cosa fare. Ma il mio cuore esplode a queste parole.

-smettila di imprecare internamente.- dice lui sorridendo

-non sto imprecando.- ribatto io, che bugiarda che sono.

-sento il tuo cuore battere più forte di prima. E non mentirmi, che lo sento.-

-ti detesto giuro.- Dico colpendolo scherzosamente sulla spalla.

-Tu puoi sentire quando sono in pericolo, io quando fai qualsiasi cosa. Equo no?-

-equo? Questo potere fa schifo. Preferirei non avercelo.- restiamo entrambi in silenzio, senza sapere più cosa dire. Poi Eli annuncia una cosa, alquanto strana

-se avessimo un figlio, sarebbe un lupo medusa?- non so se ridere o rimanere a riflettere sul fatto che abbia pensato che avremo un figlio in un lontano futuro.

-vuoi un figlio con me? A sedici anni?- chiedo scherzando

-in un futuro lontano, non sarebbe male. - lui è davvero serio.

-non voglio avere un figlio da te.- lui ride, ma smette appena nota la mia serietà. Non voglio che resti male per questa cosa.

-intendo, non voglio che nasca un bambino che potrebbe avere le zanne e se incazzato potrebbe sterminare o pietrificare il mondo. Non voglio avere un figlio con nessuno. Finchè è un lupo va bene, il problema sorge con me. Io sono più potente di ciò che penso. Sono terrorizzata dall'avere un figlio.- è la prima volta che lo ammetto ad alta voce. Ci ho pensato spesso da quando ho dei poteri.

Eli mi prende la mano. Mi guarda e fa un piccolo sorriso.

-dovresti smettere di farti queste paranoie. - Il cellulare squilla e rispondo appena vedo il numero di Lydia.

-è vivo. E' qui, a casa tua. Correte.- eli ha sentito e ci alziamo velocemente. Cominciamo a correre senza fermarci. Prima di entrare in casa, mi ferma e mi bacia.

Successivamente entra. Resto qualche minuto fuori. Non credo di aver mai provato niente del genere per nessuno.

Derek è in piedi, che abbraccia suo figlio. E' vivo davvero.

Restiamo a cena assieme, tutti quanti. Derek ci racconta del mondo parallelo in cui era, di quello che vedeva e come provava a contattare Eli dai sogni. Insomma, ora è salvo, e finalmente siamo tutti felici.

do you like me? / Eli Hale (teen wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora