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Siamo arrivati in un bosco. Non capisco cosa ci facciamo qui. Lui scende dalla Jeep e inspira l'aria che ci circonda. 


- che diavolo stai facendo?- gli chiedo urlando dalla macchina. Lui si gira verso di me e mi fa cenno di scendere. Lo raggiungo e continua ad osservare il paesaggio, in silenzio. 

-si può sapere che- lui mi zittisce e mi trascina dietro un albero. Osservo in silenzio la situazione. Davanti a noi ci sono due ragazze e mio fratello. Non capisco di cosa stiano parlando, ma non mi sembra niente di divertente. 

-Ci hanno seguiti.- annuncia mio fratello fiutando l'aria. Si avvicina a noi e spingo Eli verso di lui. Io esco lentamente dal ''nascondiglio''. 

-voi sareste?- chiede confusa una ragazza dai capelli rossi. 

-Lui è Eli, il figlio di Derek. E lei non lo so.- l'altra ragazza sembra aver sorpreso sia mio fratello che la rossa. 

-Lei è mia sorella, Kate.- faccio un cenno con la mano e le saluto. Eli sembra in imbarazzo.

-Che ci fate qui?- chiede mio fratello tra il preoccupato e l'arrabbiato. Io alzo le spalle e mando avanti Eli, che mi ha portata fin qui. 

-oh... noi siamo qui perchè stavamo passeggiando. - Mio dio che idiota. E' un pessimo bugiardo e anche pessimo a trovare scuse banali. Incrocio le braccia al petto e resto ad ascoltare la sua storia insensata. 

-passeggiavamo e ci siamo trovati qui vicino, abbiamo sentito le vostre voci e vi abbiamo seguiti.- spoiler: io non ho nessun abilità speciale, perciò non riesco a sentire nessun suono sopra il normale. E non sapevo nemmeno che lui lo avesse. 

-si certo. Tornate a casa, ora Kate.- mi rimprovera Scott. 

-primo non centro nulla, secondo, quell'albero che cercate è a nord-est, l'ho studiato questa estate dopo averlo visto da una tua vecchia foto. - mi sono sempre piaciute le storie raccontate da mio fratello. Le sue avventure e le sue rischi morte. La sua ragazza morta e i suoi amici magici. Ora che li osservo meglio, loro sono Malia e Lydia. 

-io so dove portatavi.- annuncia Eli per prendere parte al discorso. Nessuno dice nulla, fin quando Lydia non lo incita a camminare. Va davanti a tutti e io resto indietro con Scott. 

-da quanto lo conosci? E perchè non sei a scuola? Perchè non sapevo che Derek avesse un figlio? E perchè hai studiato le mie foto?- odio quando comincia a parlare velocemente, mi fa venire il mal di testa e non mi da tempo di capirci niente. 

-lo conosco da stamattina, sono fuggita da una lezione noiosa, ho scoperto che fosse figlio di Derek mezz'ora fa e le tue foto mi interessano.- rispondo a tutto cercando di non dimenticare nulla

-e perchè hai saltato una lezione?- guardo Scott sconcertata. 

-Ha parlato quello che ha fatto più assenze che altro- gli ricordo vagamente. Lui annuisce e non dice nulla. Non voglio fare come lui, ma non voglio nemmeno perdermi cose interessanti. Finalmente arriviamo al Nementon. E' identico alle foto su Google, è pazzesco. Mi ci avvicino lentamente e comincio ad accarezzare le radici. 

-ora potete andarvene.- dice Malia fredda. 

-Si, una grazie sarebbe gradito.- annuncio io a braccia conserte. Lei si scambia un'occhiata con Scott e poi ringhia 

-grazie ragazzini. Andate.- sorrido soddisfatta e afferro Eli per un polso. 

-Dobbiamo andare, Stalker.- 

Torniamo nella sua auto e cominciamo, nuovamente, a camminare senza sosta sulla strada. 

-sei noiosa, secchiona e persino disordinata.- mi fa notare senza motivo. Lo fisso sconcertata

-tu hai dei capelli orribili, sei un idiota e sei fanatico.- ribatto io senza pensarci. 

-hai l'eye-liner troppo corto.- continua lui

-e tu una maglia stropicciata-

-hai le labbra screpolate e non saranno piacevoli da baciare.- 

-stai filtrando con me o vuoi litigare?- Gli chiedo con un sorrisetto. Lui si morde il labbro inferiore e resta in silenzio, a guardare la strada. Se solo avesse risposto, mi sarei divertita di più. Sto scoprendo che adoro infastidirlo. Un ottimo passatempo. 

-ti porto a casa principessa.- Spalanco gli occhi e lo fulmino con uno sguardo. Odio quel nomignolo, mio padre mi chiamava così nei bigliettini di compleanno. 

-se mi chiami di nuovo così, ti spacco il naso.- lo minaccio e sono anche seria. Nessuno deve chiamarmi così. Sia per il motivo che ho già detto, sia perché assomiglio a tutto tranne che a una principessa. 

-Perchè no?- non rispondo e resto a guardare il finestrino. Sento il suo sguardo fisso su di me. 

-Siamo arrivati a casa mia, sicuramente è vicino alla tua, perciò vai.- mi incita acidamente ad uscire dall'auto e scendo. Sbatto lo sportello e comincio a camminare velocemente verso casa di mia madre. 

do you like me? / Eli Hale (teen wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora