39.

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Siamo da tre ore su questo fottuto aereo e ne mancano ancora sette.

Accanto a me c'è una ragazzina sui 14/15 anni molto silenziosa, che sta ascoltando la musica da quando siamo partiti.

E provate ad indovinare Alex vicino a chi ha il posto?

Vicino a quella stronza di Ashley.

Sono tre ore che li fisso e Alex la sta ignorando completamente, e sono contenta di questo.

Prendo il cellulare e le cuffiette, ed inizio anche io ad ascoltare la musica.

Ogni tanto mi volto per guardare Alex e Ashley, e per fortuna la situazione è calma.

Dopo qualche ora, riprendo a fissarli e vedo che stanno parlando.

Sembrano due normalissimi amici, e Ashley sembra una ragazza dolce e simpatica vista da qui, e per una volta sembra davvero felice.

Nonostante ciò, il fatto che Alex ci stia parlando mi dà un po' fastidio ma non ho intenzione di dirglielo.

Non voglio fare la parte della ragazza possessiva e gelosa.

Le ore restanti di viaggio, le passo a cercare di capire cosa si stanno dicendo quei due, che parlano ininterrottamente da tre ore.

Mi alzo dal mio posto una volta che le hostess ci hanno detto che potevamo scendere.

Prendo la borsa ed esco dall'aereo.

Vedo Alex arrivare insieme ad Ashley ovviamente, e per salutarsi si lasciano due baci sulla guancia.

Ashley prende le sue valigie e va in un'altra direzione.

Io mi alzo dalla panchina dove stavo aspettando Alex, e scuotendo la testa mi dirigo a prendere le valigie.

Alex mi corre dietro e finalmente mi raggiunge.

"Ehi!" Dice con il fiatone.

Non rispondo, mi limito a passargli le sue valigie e a prendere le mie.

"Dà qui, faccio io." Dice cercando di sfilarmi le valigie di mano.

"Ce la faccio anche da sola. Dove dobbiamo andare?" Chiedo guardandomi intorno.

Il tono mi è uscito più freddo di quanto volessi, infatti Alex mi guarda perplesso.

"Il taxi è lì." Dice e inizia ad incamminarsi verso un auto nera.

Lo seguo ed entriamo nella macchina, dopo aver posato le valigie nel cofano.

Per tutto il tragitto non ci siamo parlati, ho solo guardato fuori dal finestrino, mentre sentivo il suo sguardo bruciarmi sulla schiena per un quarto d'ora.

Alex paga il tassista e scendiamo.

Visto da fuori, l'hotel sembra un 5 stelle molto lussuoso.

Entriamo e lui chiede le chiavi della camera 128.

Le prende e chiama l'ascensore.

Entriamo e dopo pochi secondi ci ritroviamo nel corridoio del terzo piano.

Alex infila la chiave della stanza nella toppa ed entriamo.

È un appartamento a dir poco stupendo, molto, ma molto lussuoso.

Per inaugurare il letto, ci salto letteralmente sopra.

Alex ride per questo e io sorrido.

Lui si stende accanto a me e mi guarda.

"Che hai?" Mi chiede sospirando.

"Io? Niente." Dico cercando di non guardarlo negli occhi.

Lui capisce il mio intento, e afferra il mio mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

"Che hai?" Richede.

Io abbasso lo sguardo e non rispondo.

Lui toglie le mani dal mio viso di scatto, come se si fosse bruciato.

"Ho capito." Dice facendo una finta risata e alzandosi dal letto.

"Ti sei incazzata per Ashley?" Dice freddo.

"Si. Cosa vi siete detti?" Chiedo cercando di mantenere la calma.

"Niente." Risponde gelido.

"Oh, in quattro ore avete parlato di niente? " dico.

"Sei gelosa."

"No dai, quella troia vuole solo portare casini tra di noi, così torni da lei." Dico alzandomi dal letto.

"E se ti dicessi che è cambiata?"

"Cosa? Allora in aereo ti ha convinto a credere che lei sia davvero cambiata? E tu le credi?" Dico passandomi le mani tra i capelli, esasperata.

"Sì, abbiamo parlato di questo va bene? Sembrava sincera, vuole una seconda opportunità per farsi perdonare di tutto ciò che ha fatto, essendo una mia amica." Dice alzando la voce.

"E tu le credi? CREDI DAVVERO CHE LEI CAMBI? SEI UNO STUPIDO ALLORA!" dico ormai urlando.

"SEMBRAVA SINCERA!" urla.

"BEH ALLORA VAI DA LEI E POI FAMMI SAPERE CHI HA RAGIONE!" urlo ormai con le lacrime agli occhi.

Una lacrima cade sul mio viso e di scatto esco dalla stanza.

Percorro velocemente le scale, con Alex che mi corre dietro.

"FERMATI!" mi urla non appena esco dall'hotel e mi dirigo verso una strada a caso.

Lo ignoro completamente e continuo a camminare irritata per la mia strada.

Mi afferra il polso, facendomi girare di scatto.

Sto trattenendo le lacrime, solo perché non voglio che il trucco si sbavi.

"Che cazzo vuoi ora? Lasciami stare." Dico dimenandomi.

"Come vuoi." Risponde lui e si volta per andare via.

"ECCO, VAI DALLA TUA AMICA ASHLEY!" Gli urlo dietro.

Lui si limita a girarmi e guardarmi, poi a scuotere la testa e ad andare via.

Mi siedo su una panchina lì vicino mentre mi prendo la testa tra le mani.

Non posso crederci che abbiamo litigato.

E soprattutto per colpa di Ashley.

Davvero lui crede che sia cambiata?

Sono completamente sicura che sia tutta una tattica per farci litigare per poi avere Alex tutto per sé.

Inizio a stropicciarmi gli occhi, fregandomene del trucco ormai sparso per tutto il mio viso.

Il cellulare mi squilla e vedo che è Nash.

Mi ha scritto: come va? Tutto ok?

Sono le quattro del mattino e ho appena litigato con il ragazzo che amo a causa di Ashley. Sono seduta su una panchina di una città che non conosco da sola a piangere, mentre lui è chissà dove con chi. Ma va tutto bene, sto bene.
Penso.

Ma non posso scrivergli questo, così mi limito a non rispondere proprio.

Mi alzo dalla panchina e inizio a camminare per le strade di Parigi, senza sapere dove vado.

Non so come ritornare all'hotel, ma ora non mi interessa.

Le poche persone che ci sono per strada, mi guardano in modo strano a causa del mio viso sporco ma non mi importa.

Ad un certo punto, mi imbatto in una strada dove ci sono due persone che conosco.

Al vedere questa scena, sento il cuore andarmi in mille pezzi.

Porto una mano sulla bocca e le lacrime si fanno spazio sul mio viso, scendendo a raffica.

Alex e Ashley si stanno baciando.

Together?Together.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora