55.

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Per un momento gli occhi mi si caricano di lacrime, finché una non ne scorre sul mio viso.

Alex si affretta ad asciugarla con un dito, e mi abbraccia, mi stringe così forte da soffocarmi, e non posso fare altro che ricambiare.

"Devo parlarti." Mi sussurra.

Non so se stare qui ad ascoltarlo o andar via senza dire nulla.

Senza pensarci, lo rispondo.

"Non qui." Dico ammiccando con la testa ad Alyssa e Harry dall'altro lato della strada che mi guarda con aria sospetta.

Mi afferra dolcemente la mano, e mi porta in un parco, dove non c'è praticamente nessuno.

Ci sediamo su una panchina, e spero che il padre di Alex in questo momento non ci stia spiando.

"Dimmi." Dico.

Lui fa un profondo respiro e si gira per guardarmi.

"Cris..ho bisogno di te." Mi dice a voce bassa.

Lo guardo, e non so cosa dire.

"So che c'è un altro motivo per il quale mi hai lasciato, da due mesi sto cercando di capirlo ma non riesco ad arrivare ad una conclusione.
Da quando mi hai lasciato, non sono più lo stesso, penso che tu l'abbia intuito. Il fatto è che mi manchi." Dice passandosi una mano tra i capelli, segno di nervosismo.

"Mi manchi così tanto che in queste settimane avrei voluto solo correre da te. Mi manchi così tanto da togliermi il respiro e rendermi nervoso. E mi manchi perché tu sei l'unica che voglio, per sempre.
Tutte quelle ragazze con cui mi hai visto, non ne conoscevo neppure il nome. Credevo che sarei riuscito a dimenticarti così, ma io aspettavo il tuo ritorno. Non sai quanto è difficile fingere indifferenza verso di te, ogni volta che ti vedevo, avevo solo voglia di correre da te e abbracciarti. Ma allora, una vocina nella mia testa iniziava a parlare dicendo "che senso ha correre dietro a lei, che ha voluto andarsene?". E quindi, lasciavo perdere tutto, e ho trovato il solo modo per sfogarmi. Questo." Dice tirando fuori dalla tasca una sigaretta e iniziando a fumare dopo averla accesa.

"Alex, mi dis.." provo a dire mentre le lacrime si fanno spazio sul mio viso.

Lui mi ferma con un gesto della mano e riprende a parlare.

"Non sai quante volte sono scoppiato a piangere come un bambino in stanza, sono diventato così debole e vulnerabile. Nash mi diceva che era questione di tempo, che saresti tornata da me molto presto. Ma non è mai successo. Puoi essere forte quanto vuoi, ma quando la persona a cui tieni di più se ne va..Crolli." Continua soffiando fumo davanti a sé.

Con una sigaretta tra le labbra, è ancora più bello di prima.

"Ma adesso basta, voglio la verità. Voglio sapere il vero motivo per il quale mi hai lasciato. Non riesco più a vivere con questo tormento, ho bisogno di conoscere la verità." Dice buttando la sigaretta ormai spenta a terra e asciugando con i pollici le mie lacrime.

"Io non posso Alex..." dico tra i singhiozzi.

"Cris...ti amo, davvero. Ho bisogno di te nella mia vita, più di chiunque altro. Dimmi la verità, qualunque sia il problema troveremo una soluzione insieme." Sussurra poggiando la sua fronte contro la mia.

Chiudo gli occhi per qualche secondo per riflettere su cosa fare.

Tutte queste cose che mi ha detto, mi hanno fatto battere il cuore così forte che credevo stesse per esplodere.

Mi hanno riempito di felicità e malinconia allo stesso tempo, mi hanno fatto capire che le nostre vite sono legate da un filo sottile, ma indistruttibile. Nessuno dei due può vivere senza l'altro, abbiamo la necessità di stare insieme per completarci.

Ho preso la mia decisione, gli dirò tutto.

Si, tutta la verità. Non riesco più a trattenere nulla, ho bisogno di lui al mio fianco per riuscire ad andare avanti.

Non mi importa delle conseguenze, so che lui mi aiuterà, riusciremo a proteggere la mia famiglia, insieme.

"Tuo padre." Mormoro tra le lacrime.
"Cosa?" Chiede lui a bocca aperta.

"Quando eravamo a casa tua, ed ero sola, lui venne. Mi disse che dovevo lasciarti, altrimenti avrebbe fatto del male a mia sorella, o alla mia famiglia. E mi disse anche che non avrei dovuto parlarne a nessuno. Da allora lui mi controlla..." dico singhiozzando.

"Cris cosa stai dicendo, non puoi essere seria." Dice mentre vedo la rabbia crescere dentro di lui.

"Cindy è venuta a conoscenza di tutto perché guardó il video delle telecamere che quel giorno erano accese in casa. Non potevo permettere che succedesse qualcosa alla mia famiglia, ho dovuto farlo. Non ho mai smesso di amarti, e sono stata così male in questo periodo senza te." Dico, con gli occhi stracolmi di lacrime.

"Mi dispiace tanto." Sussurro coprendomi il viso con le mani.

"No, piccola, non fare così. Troveremo una soluzione, te lo prometto. Cercherò mio padre e lo farò finire in prigione." Mi dice Alex stringendomi forte tra le sue braccia.

Non posso credere di aver detto tutta la verità, mi sembra irreale.

"Ho paura." Mormoro sul suo petto.

"Non devi, ora ci sono io con te. Ti giuro che risolveremo tutto." Dice lui e mi prende il volto tra le mani.

Fissa intensamente le mie labbra, per poi baciarmi.

Mi è mancata così tanto la sensazione di avere le sue morbide labbra sulle mie.

Le lacrime continuano a scorrere lente sul mio viso, mentre il bacio diventa sempre più bisognoso e appassionato.

"Mi sei mancata così tanto." Dice Alex poggiando la sua fronte contro la mia.

"Anche tu." Sussurro.

"Adesso non ti lascerò più andare via." Mi dice lui con un sorriso, che fa sorridere anche me.

Sono così contenta di aver risolto tutto, ma sono anche estremamente spaventata per ciò che succederà ora.

Cosa farà il padre di Alex? Davvero è capace di far del male alla mia famiglia?

Cerco di scacciare questo pensiero, e provo a tranquillizzarmi pensando ad Alex che mi aiuterà.

Il mio telefono squilla e lo prendo per leggere il messaggio appena arrivato.

-non avresti dovuto farlo. La pagherai stupida ragazzina.

Mostro velocemente il messaggio ad Alex, che inizia a preoccuparsi persino più di me.

"Chiama immediatamente Alyssa e digli di chiudersi in stanza e soprattutto di non stare da sola. Avvisa anche tuo fratello e chiama i tuoi genitori..." dice lui passandosi una mano tra i capelli freneticamente.

Le lacrime riprendono a scendere, mentre con mani tremanti compongono il numero di Alyssa.

"IO LO DISTRUGGO! LO ODIO!" sento urlare Alex, per poi sferrare un pugno contro la panchina.

La sua reazione non fa altro che peggiorare la mia situazione, e lui sembra accorgersene.

Si avvicina velocemente a me, poggiando le sue mani sul mio viso.

"Andrà tutto bene, te lo prometto." Mi sussurra lasciandomi un semplice bacio a stampo.

Vorrei credergli, ma ora mi risulta impossibile.







#me
Buonasera. Scusate se non sono riuscita ad aggiornare prima, ma sapete che questo non è un bel periodo per me.. è stata davvero dura scrivere questo capitolo, spero che vi piaccia♥
Grazie per i nuovi Like e visualizzazioni :).

Alla prossima..

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