"Cris vieni qui, per favore." Mi dice Marianne mentre Alex entra in bagno per farsi una doccia.
"Siediti pure." Mi dice Cindy indicando la poltroncina.
"Volevamo parlarti di Alex." Dice Cindy.
"Non l'abbiamo mai visto così preso da una ragazza, basta vedere come ti guarda per capire che è pazzo di te." Dice Marianne scrutandomi con i suoi bellissimi occhioni azzurri.
In risposta le sorrido.
"il punto è che non vogliamo che lui stia male.." dice Cindy.
"In che senso?" Dico io confusa.
"Se tu lo lascerai un giorno, lui ci starebbe male. Non vogliamo che si chiudi in sé stesso di nuovo e che cada in depressione come dopo la morte di nostra madre." Dice Marianne guardando in basso.
"Non lo lascerò mai perché lo amo più di quanto potete immaginare..." dico cercando di ispirare sicurezza alle due ragazze.
"Speriamo che sia così." Dice Cindy mettendo una mano sulla spalla di Marianne, che ha gli occhi lucidi.
Torniamo in cucina, dove Alex è seduto a tavola che ci sta aspettando.
"Di che stavate parlando?" Ci chiede dubbioso.
"Cose da donne." Risponde Cindy ridacchiando.
Alex si alza e alla sprovvista, mi abbraccia da dietro, lasciandomi qualche piccolo bacio sulla mascella.
"Ti amo." Mi sussurra.
"Anche io." Rispondo sorridendo mentre gli lascio un semplice bacio a stampo.
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"Piccola, io e Marianne andiamo a trovare una nostra zia.. ti va di venire?" Mi chiede Alex.
"No, ho sonno, resto qui a dormire." Dico sbadigliando.
"Va bene. Resti da sola, Cindy è andata a casa della sua amica. Ci vediamo più tardi. Stai attenta." Risponde lui lasciandomi un bacio sulla fronte per poi uscire dalla casa con Marianne.
Mi stendo sul divano con una coperta sulle gambe, mentre guardo un film in TV.
Dopo una mezz'ora, sento bussare alla porta.
Sbuffando, mi alzo e vado ad aprire la porta.
La persona che mi trovo davanti mi fa letteralmente perdere un battito.
"C-cosa c-ci fa q-qui?" Dico balbettando.
Sento il battito del mio cuore accellerare e inizio a sudare freddo.
"Devo finire la conversazione che ho iniziato giorni fa." Dice entrando e chiudendo la porta.
Il padre di Alex va a sedersi sul divano, e mi invita a sedermi di fronte a lui.
"vado dritto al sodo. Non ho molto tempo. Voglio che ti allontani da Alex." Dice sbrigativo.
"Cosa?" Dico spalancando gli occhi.
"Devi allontanarti da lui. Lo devi lasciare, ovviamente senza dire che te l'ho detto io." Dice con semplicità.
"Perché dovrei?" Dico con aria di sfida.
"Potrei far del male a tua sorella Alyssa o magari a tua madre o tuo padre.. o anche tuo fratello. Che ne dici?"
"Come fa a conoscere la mia famiglia?"chiedo allarmata.
"Sono un ottimo stalker, credimi. Non devi dire niente a nessuno di tutto ciò se non vuoi che anche ad Alex succeda qualcosa. Devi lasciarlo e andare via da qui domani stesso. Sarò nei dintorni a controllare. Se domani a quest'ora sarai ancora qui, prenderò provvedimenti. Mi farebbe proprio piacere conoscere meglio la tua sorellina." Dice sorridendo malizioso ed uscendo dalla villa.
Chiudo la porta e scivolo lentamente contro di essa, finendo a terra con la testa sulle ginocchia.
Non posso lasciare Alex. Non posso.
Lo amo. Non potrei vivere senza di lui, senza i suoi abbracci, i suoi baci, le sue carezze..
Io ho bisogno di lui nella mia vita.
Ma non posso lasciare che suo padre faccia del male alla mia famiglia.
Inizio a piangere silenziosamente, scossa da tremiti e singhiozzi.
Ho paura. Paura perché non voglio lasciare Alex, ma non voglio che succeda qualcosa di brutto alla mia famiglia.
Cosa devo fare?
Cosa dico ad Alex?
Non posso chiedere aiuto a nessuno, non posso parlare con nessuno stavolta.
Devo farcela da sola, prendere la decisione giusta per il bene di tutti.
Dopo non so quanto tempo passato a piangere sul pavimento del salone, mi alzo e mi dirigo in bagno per una doccia rilassante che mi aiuti a pensare alla decisione da prendere.
Sarebbe di grande aiuto parlare con Cindy, o magari con Nash ma purtroppo non posso.
Perché deve essere tutto così difficile?
Proprio ora che tra me e Alex stava andando tutto bene, nascono altri problemi.
Esco dalla doccia, con gli occhi rossi e gonfi dalle tante lacrime versate.
Mi asciugo i capelli e indosso un leggins e una felpa comoda.
Scendo in salotto e trovo tutti riuniti a chiacchierare allegramente.
"Ciao." Dico entrando in salotto.
Alex mi invita a sedermi sulle sue gambe, e io non esito.
"Tutto bene?" Mi chiede lui scrutandomi con aria preoccupata.
Io annuisco, fingendo il sorriso più falso del mondo.
Lui mi bacia con dolcezza.
Come farò a vivere senza questo? Senza le sue attenzioni, senza lui che dà un senso ai miei giorni, senza lui che mi fa star bene solo sorridendomi?
Devo pensare a qualcosa da dirgli, qualcosa di cui nessuno potrebbe mai sospettare.
Ci sediamo a tavola per cenare.
La mia non è stata proprio una cena, ho mangiato pochissimo, sotto uno sguardo preoccupato di Alex.
Salgo in camera, dicendo che ho sonno.
Lui mi segue e chiude la porta della stanza alle sue spalle.
"Ora che siamo soli, dimmi che ti prende." Mi dice guardandomi fissa negli occhi.
Non so cosa devo fare.
Gli dico che suo padre mi ha minacciato e chissà cosa succederebbe, o devo lasciarlo, ed eseguire ciò che mi ha detto il padre?
Nella mia testa ho una totale confusione, una guerra praticamente.
Ho così tanta paura di sbagliare.
Ho promesso a Cindy e Marianne che non avrei lasciato per nulla al mondo Alex. L'ho promesso anche a lui, e a me stessa.
Abbasso lo sguardo, incapace di guardare i suoi occhi, che mi farebbero scoppiare a piangere.
"Niente, sono solo stanca. Buonanotte." Dico con un filo di voce.
Mi infilo velocemente sotto le coperte, mentre qualche lacrima mi riga il viso.
Sento dei dolori al petto, al cuore.
Fa così male sapere che domani dovrò dirgli che non lo amo più e andare via, solo per colpa di suo padre.
Fa malissimo.
Non posso farcela, so che non sarò per nulla convincente, ma dovrò provarci, per il bene della mia famiglia.
Mi addormento con le lacrime agli occhi, tra questi pensieri che mi lacerano l'anima.
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Together?Together.
Romance'Non lo so cosa provo. È troppo per un'amicizia, ma è poco per un amore. È una via di mezzo tra il "ti voglio bene" e il "ti amo". Come si può definire?' -STORIA IN FASE DI CORREZIONE.-