47.

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"Muoviti!" Urlo ad Alex che sta ancora sistemando le ultime cose in valigia.

"Ho fatto, andiamo." Dice afferrando la sua valigia e nell'altra mano una delle mie.

Prendo il borsone e do un'ultima occhiata alla camera, per poi uscire dall'hotel.

Fermiamo un taxi, carichiamo i bagagli nel cofano e diciamo al tassista di portarci all'aeroporto.

Mi torturo le mani,nervosa.

Si, sono tesa, perché oggi conoscerò la sorella di Alex e Cindy.

E se non gli piaccio? Mi allontaneranno da lui?

L'unica cosa che ora devi allontanare sono questi pensieri. Sei una paranoica del cazzo, dico davvero.

Lo so, lo so.

Alex nota il mio nervosismo e mi prende la mano, stringendola forte e sorridendomi sicuro.

Mi sciolgo davanti al suo sorriso mozzafiato, che mi fa mancare il respiro ogni volta.

"Sono sicuro che gli piacerai un mondo." Mi sussurra, come se mi stesse leggendo nel pensiero.

Gli sorrido, sperando che abbia ragione.

Ora che ci penso, sto andando a New York, una delle città più belle e famose al mondo, con il ragazzo che amo.

Insomma, chiunque vorrebbe essere al mio posto.

Inizio a guardare fuori dal finestrino, pensando a come stia passando in fretta il tempo.

Sembrava ieri che era iniziato l'anno scolastico e invece, ora siamo già a metà anno.

Sembrava ieri che io e Alex ci siamo messi insieme e sono passati più di due mesi.

La mia mente inizia a vagare in tutti i ricordi dei momenti che ho vissuto da settembre fin'ora.

E si blocca quando arriva alla morte di Clary.

Tutto ciò che mi disse prima di morire, ricordo tutto perfettamente a memoria, come se le sue parole fossero stampate nel mio cervello.

Parola per parola, lacrima per lacrima, tutto scorre nella mia mente ancora una volta e mi sembra di rivivere tutto.

Gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime.

Mi chiedo perché la gente li chiami bei ricordi se ci fanno piangere e star male.

"Ehi,siamo arrivati." Mi dice Alex.

Io annuisco sorridendo e scendo dall'auto.

Paghiamo il tassista, prendiamo le valigie ed entriamo nel grande aeroporto.

"Piccola..." mi dice Alex intrecciando la sua mano con la mia mentre ci sediamo sull'aereo.

Per la prima volta, abbiamo i posti vicini.

"Dimmi." Dico voltandomi verso di lui.

"Tutto bene?" Mi chiede sfiorando con le dita la mia guancia.

"Sì."

"Non mentire con me. A cosa stavi pensando nel taxi?" Mi chiede e lo sento irrigidirsi.

"A niente..." sussurro.

Non voglio sembrare debole, una stupida che dopo due mesi ci sta ancora male per la morte della sua migliore amica.

"piccola, se tu stai male sto male anche io." Mi dice dolcemente.

Lo guardo negli occhi e gli dico di Clary.

Lui mi conforta e riesce a farmi tornare il sorriso, dicendomi che Clary non vorrebbe che io stia male per lei. Vorrebbe vedermi felice ed è questo che farò.

Together?Together.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora