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La strada per arrivare al dormitorio non è lontana, camminiamo mano nella mano, le persone intorno a noi sono prese per i loro pensieri che non si rendono conto che un membro della band più famosa al mondo cammina mano nella mano con la sua ragazza. "Menomale" penso ad ogni passo, quando una ragazza, con gli auricolari alza lo sguardo e incrocia i nostri sguardi, e, con un block notes ed una penna, chiede a Jungkook l'autografo.

Ci lasciamo le mani, prende il taccuino e aprendolo nota una sua photocard tra i fogli.

La sua bocca si spalanca e un sorriso a trentadue denti, mi rendo conto che anche io sorrido di mia spontanea volontà, però senza farmi vedere dalla ragazza.
Nel mentre che lui è concentrato a parlare con la ragazza, i miei occhi, senza farlo apposta, vagano sul suo corpo, osservando i suoi vestiti.

Ha addosso una felpa larga, con visibile dal colletto una maglietta bianca; ho notato anche dei pantaloni color verde militare con delle tasche grandi; ai piedi invece ha delle scarpe nere comuni. Per finire ha un cappello nero con tre anelli a sinistra. Con sé ha una borsa di tela bianca e nera.

Ritorno alla realtà osservando la ragazza, mi scuso perché si era accorta che la stavo "studiando" per intenderla pochi minuti prima, perché anch'io anni fa ero come lei.

Jungkook consegna il taccuino, saluta la ragazza, cerca la mia mano e si incammina dalla parte opposta alla ragazza. Con la coda dell'occhio, la vedo guardare nella nostra direzione.

Mi si stringe il cuore, che fermo Jk e lo lascio a bocca aperta per l'azione che sto per fare. Le corro dietro e le dò un abbraccio. Lei, girata, lo ricambia piangendo, con la testa nell'incavo del mio collo cercando il profumo di Jk. Alza lo sguardo pieno di lacrime ed esclamo: -Tesoro, anche tu troverai un ragazzo che ti vorrà bene come lui ne vuole a me. Ognuno ha i suoi tempi. Non ti preoccupare.- Mi passa un bigliettino -Tieni-, lo osservo, e senza aprirlo lo metto in tasca.

Torno da Jungkook, mi prende la vita, lo sento ben stretto, scioglie l'abbraccio per attraversare la strada prendendomi la mano. Ancora ho in mente la conversazione con quella ragazza. Metto la mano nella tasca e apro il bigliettino. Dentro c'era scritto: "Jungkook, mi hai salvato la vita, stavo per farla finita ma tu con -Euphoria- mi hai fermato. Grazie", c'erano disegnati anche dei cuori intorno per abbellire il pezzino.

Arrivati davanti l'edificio, entriamo, ma ho una sensazione strana, come se stesse succedendo qualcosa di spiacevole, di triste. Jk senza guardarmi mi stringe la mano, facendomi capire che lui è lì per me. Il soggiorno è in subbuglio, alcuni vestiti sono ammucchiati a terra, altri piegati molto bene sul tavolo. Un particolare eccolo lì, uno zaino che non ho mai visto dal vivo veramente, solo nelle foto, grande, di due colori, marrone e verde, è uno zaino militare! -No non può essere, Kookie, chi deve partire...-, dentro di me so chi è, Jin, ma non ci posso credere, anche per loro è arrivato quel momento, un momento che non ci doveva essere, ma che è divenuto realtà.

-Amore, tutti e sette abbiamo deciso di adempiere ai nostri doveri da cittadini coreani, insieme, perché il governo, come sai, non si decideva. Io sarò l'ultimo ad andare. So che sarà molto doloroso per te, per voi. Resterò sempre accanto a te, con la musica e tu lo sai bene-.

-Si lo so, ma non sarai presente... come farò...-

-Y/n...- Jin arriva alle nostre spalle, -Jin...-, gli corro incontro e lo abbraccio in lacrime. Lui ricambia il suo abbraccio, guarda Jungkook che sorride, e si guardano d'intesa. Riesco a percepire cosa si dicono. -Non le ho detto nulla, avrà letto il comunicato per email, se lo sarà dimenticato. Le ho spiegato quello che doveva sapere, ti ricordo che è anche una fan-.

-Quando?, perché??, come??", si, sono domande a cui so rispondere, ma non mi ci capacito. Jin mi mancherai tantissimo. Mi raccomando, non sparire-. Sciolgo l'abbraccio e torno da Jk.

Mi allontano dal salotto per andare a sciacquare la faccia. Ho bisogno di distrarmi.

Mi sposto nella camera di Jungkook, prendo le cuffiette e accendo la musica. Parte una canzone dei Seventeen, "Call call call", altro gruppo maschile dell'agenzia. Non li avevo ancora conosciuti ma sentiti a volte perché tra le musiche mi capitavano.

Ed ecco qui.

"Un'altro gruppo per cui perderò la testa?" Questa frase mi risuona nella testa. "Succederà come è successo con i miei primi amori? Non lo so"

Ero nei miei pensieri, quando entra Jungkook facendomi saltare. -Hey, amore tutto bene?-, -Eh, Sisi tutto bene, mi hai spaventato, solo un po' pensierosa.- Rispondo con le domande ancora in testa. -Ok, va bene-. Guardo l'ora, è tardissimo devo fare delle commissioni.

Mi alzo dal letto, lo bacio ed esco dall'edificio.


P.s Ecco qui, scusate l'attesa ma ho avuto dei problemi con la sessione universitaria <3


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