Finalmente è mattina, una nuova lunga giornata mi attende al lavoro. Apro gli occhi, sento ancora il profumo e ho ancora la sensazione e l'adrenalina di ieri.
Mi mordo il labbro inferiore, ricordando l'episodio del giorno prima.
"La pillola!" Mi ritorna in mente la voce della farmacista: "Entro settantadue ore dopo il rapporto."
Apro la scatola, leggo il bugiardino, anche se non serve a nulla, scendo giù in cucina, prendo un bicchiere d'acqua, temporeggio sull'azione che sto per fare, ho paura, "lo faccio, non lo faccio...?". Passato il momento di paura, prendo la pillola, la metto in bocca e ingoio.
Prendo il telefono, apro l'app che usano i ragazzi per postare e leggo un messaggio, quel messaggio che, come per Jin, avevo paura di leggere. Anche lui ha finito la scherlude dell'album gli hanno comunicato la partenza. Anche J-Hope deve partire.
Jin prima di andarsene ha lasciato una canzone per tutto il fandom, "The Astronaut", in cui è racchiusa una lettera d'amore per gli Army, nome del fandom, anche J-hope ha pubblicato una canzone, "In the street", dove anche lui in altre parole, ha detto che con "in the street" guarda al futuro, ricordando tutti i momenti passati.
La partenza di J-Hope però non è stata comunicata. Solo lui lo sa.
Mi fiondo fuori di casa correndo alla velocità della luce e mi rendo conto che sono arrivata presto rispetto al mio orario normale. Ho il fiatone per la corsa che non riesco a respirare che mi ci vuole più del dovuto per ripristinare il battito cardiaco.
Non mi sono diretta in dormitorio da loro, non posso se non sono accompagnata da un membro, tanto li avrei visti sicuramente in agenzia.
"Jin è partito, uno in meno ma sempre presente nei nostri pensieri, ogni mese dalla sua partenza, vediamo il suo bellissimo volto, ma è diverso, è lontano da me, è lontano da noi, partiranno tutti ma è sempre un colpo al cuore quando succede." Penso tra me e me. Sono pensieri da Fan e non pensieri da staff... "o forse anche loro la pensano così?"
Entro nell'edificio e trovo solo il personale di pulizia che sta finendo di sistemare gli ultimi oggetti prima di lasciare il posto in ordine.
Dato che sono arrivata presto, e ancora non c'è nessuno, vago per i corridoi immaginandomi le voci delle persone. Arrivata al piano dei Bts, cammino lungo il corridoio e apro una porta.
E' la stanza di Jin. E' molto grande, spaziosa, con Rj che fa capolino con la testa, ricordo che se lo portava sempre appresso, quando ancora ero solo fan. In fondo c'è la scrivania con ben tre monitor installati sul muro, una piccola tastierina bianca con un'immagine di Rj e un mouse bianco. Il suono della sua voce rimbomba nella stanza, so però che è tutto nella mia testa. "Caro Jin, ti aspetterò e spero che questi due anni passeranno."
Chiudo la porta con malinconia e passo a quella successiva.
La successiva è quella di Namjoon, molto calda e accogliente con i toni sul marrone che trasmette serenità e tranquillità. Un modo per dire: "Sarò sempre con voi, io ci sarò". Mi ha dato sicurezza. Il suo ufficio ha anch'esso più di un monitor sopra la scrivania, un tavolinetto in mezzo alla stanza con delle sedie verdi, noto in più una fotografia di un vecchio concerto incorniciata sul tavolino. Un particolare che mi colpisce è il suo bonsai accanto alla finestra, molto rigoglioso. "Ne ha molta cura, si vede che tiene a tutto in modo impeccabile, sia agli oggetti che alle persone." Un piccolo Koya è situato su una delle due sedie. Immagino la sua voce profonda che riempie la stanza, faccio dei passi indietro e chiudo la porta della stanza. Mi fermo ascoltando il silenzio dell'ufficio. E' molto inquietante se si è da soli al buio.
Continuo il giro e arrivo davanti a quella di Yoongi, con le pareti color argento-metallo, una scrivania molto spaziosa con due enormi casse accanto a tre monitor, una mini tastiera da computer, e delle cuffie senza fili accanto a quest'ultima. In un lato noto una tastiera e un aggeggio, che non so definirlo, forse un mixer, dove può essere che compone la base per la musica. "Quante ore spese davanti a quella tastiera per comporre la bellissima musica che adesso viaggia in tutto il mondo!" Noto un divano, forse lo usa per riposare durante la giornata, e Shooky sul divano. Yoongi è sempre serio davanti alle telecamere, mentre dietro è un tenerone. Chiudo la porta, se qualcuno mi vedesse, vedrebbe la mia faccia innamorata del gruppo più famoso al mondo.
Proseguendo il giro arrivo davanti la stanza di Hoseok, dopo un profondo respiro apro la porta e crollo mi accucciandomi perché inizio a piangere, non c'è nessuno che mi possa consolare, neanche Jungkook, che ancora non è arrivato, mi prendo le gambe e me le porto al petto e abbasso la testa coprendomela. Pochi secondi dopo mi ritrovo seduta a terra con le gambe allungate, con le lacrime che scendono. Tra le lacrime osservo la stanza. E' molto ampia anch'essa con le pareti sul rosso, due enormi divani per le ore di riposo, come Yoongi. Anche lui ha tre monitor, usati per lavorare ovviamente.
Attaccati alle pareti ha dei quadri con i vari premi del gruppo ottenuti negli anni. Sul divano c'è un cuscino di Mang. Mi siedo sul divano e abbraccio il cuscino, e mi ritorna in mente la sua risata. Mi mancherà ma non posso farci niente. Come ha detto Jin, è un compito che ogni cittadino maschio coreano dai 18 ai 30 anni deve compiere. Quando mi sono calmata, mi ci vuole un pò, osservo e passo la mano sulla scrivania, mi giro, vado verso la porta ed esco.
La stanza successiva è quella di Jimin, è una stanza molto semplice, con una scrivania, le pareti normali, i vari monitor per lavorare e un tavolino e delle sedie. Per ora non mi fermo tanto perchè potrebbero arrivare, quindi faccio lo stesso per le altre due stanze, quella di Taehyung e Jungkook.
Nella stanza di Jk ci resto un pò di più del solito, non l'avevo vista, è molto scura ma accogliente, con una scrivania, vari monitor, la sedia da gamer. Mi siedo e la mia immaginazione parte. "Y/n, dai forza, riprendi il controllo su te stessa." "Ok ok sono in me ora.
Chiusa anche l'ultima porta ho una sensazione strana come se dovesse arrivare qualcuno. Mi dileguo in gran fretta e mi nascondo ed ecco, infatti, è Hobi che è entrato a prendere un oggetto dalla sua stanza, che però non riesco a individuare.
Mi faccio coraggio e gli corro dietro, abbracciandolo. -Hobi no, non andare...- Dico in lacrime.
Hobi è sorpreso di vedermi lì, mi prende i polsi e scioglie il mio abbraccio. Si gira e con le lacrime agli occhi mi dice: -Sai che dovremmo andare tutti, ma so che tu rimarrai come sei rimasta finora. Mi fido di te. A presto Y/n.- Mi da un bacio sulla fronte e va verso l'ascensore.Io resto impalata lì per un pò, poi corro verso il bagno a sciacquare il viso e sono pronta per la giornata. So solo che non potrò concludere nulla.
La giornata però si conclude alla grande, tornata a casa dopo aver lavorato con gli altri gruppi, quindi la testa era occupata e non pensava ad Hobi.Ho passato tutta la sera, o quasi, al telefono con la mia migliore amica. Mi ha parlato del più e del meno e mi ha fatto vedere come se la passa. Io anche le ho raccontato le ultime notizie. Finite queste ore al telefono, sono entrata sotto le coperte, pensando a Jk e a come si sarà sentito. Gli mando un messaggio, poi i miei occhi si chiudono in un sonno profondo.
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Chi Ama Chiude Gli Occhi - L'essenziale è Invisibile agli occhi!
FanficÈ la prima volta che scrivo... spero vi piaccia. È una storia basata sulla mia vita le mie esperienze, le mie emozioni come persona è difficile per me aprirmi. Ma l'ho fatto. Non ho messo il mio nome nella protagonista per farvi entrare meglio nel...