Corro veloce fuori, arrivo al cancello, in questo momento vorrei solo sparire, vorrei solo non averlo mai varcato.
"Amore." Massimo richiama la mia attenzione.
Mi volto con lo sguardo infuocato e gli occhi pieni di lacrime che tento invano di nascondere, non voglio dargli questa soddisfazione.
"Amore, sei sconvolta." Nota e tenta di abbracciarmi.
Lo scosto in malo modo. "Non mi toccare, lasciami stare." Gli urlo contro.
"Sei impazzita?" Resta a fissarmi, tenta nuovamente di abbracciarmi.
"Ho detto che non devi toccarmi." Urlo nuovamente e lo spintono. "Sono impazzita sì, nel momento in cui ho deciso di crederti e fare un figlio con te." Piango tutta la mia rabbia.
"Sofia, qualsiasi cosa ti abbia detto Consuelo..." cerca di spiegare, ma la mia ira non gli permette di continuare il discorso.
"Non lo dice solo Consuelo, Massimo." Respiro a fatica. "Tu tornerai da lei perché siete una famiglia." Annuisco.
"Io e te siamo una famiglia ora." Mi urla contro.
"Mi dispiace, non ti credo, non dovevo crederti da subito. È risaputo che fai così."
"Con chi hai parlato, Sofì?" Mi chiede, ma non ho intenzione di dirgli che in guardia mi ci ha messa anche Lino.
"Cu chi 'e parlat?" Urla forte, chiudo gli occhi e sospiro.
"Ti voglio fuori da casa mia." Asserisco convinta, ritorno dentro.
Ho lezione con i ragazzi, così mi vesto di professionalità e li raggiungo nella sala.
Si posizionano già davanti a me per provare, così ci scambio appena due parole e metto la musica.
"Vuoi parlarne?" Liz mi raggiunge e mi porta dell'acqua.
Scuoto la testa. "No, Liz, grazie." Porto lo sguardo sui ragazzi che provano.
"Guarda che Massimo ci tiene davvero a te." Tenta di spiegare.
"Over Liz? (Davvero Liz?) E tu che ne sai? Te l'ha itt iss? (Te l'ha detto lui?) A me di quello che dice nun me ne fott proprio." (Non mi interessa proprio) Mi innervosisco, forse con la persona sbagliata, ma in questo momento ce l'ho più di tutti con me stessa.
Così passo la lezione in quasi totale silenzio, do qualche accorgimento, dopodiché termino e vado via senza trattenermi troppo.
Ritorno a casa e Massimo è già lì, sta preparando da mangiare come se non gli avessi mai detto di andarsene via.
"Che stai facenn?" Chiedo sbattendo le chiavi sul tavolo. "Ti voglio fuori di qua."
"Sofia, ragiona, ti prego."
"Che c'è? Ti trattieni perché la mogliettina ti ha cacciato di casa?" Giocherello con il bordo delle sue labbra come sono solita fare, ritorno la stronza che ha conosciuto perché sono così quando tengo alta la guarda.
"Quanto sei furbo tu eh? Hai pensato bene di metterti in casa mia così da avere un tetto sulla testa e una stupida che ti soddisfasse le voglie. Mo vattenn, (adesso vattene) le voglie te le fai soddisfare a pagamento, va." Gli indico la porta.
"Sofì." Urla sbattendo il coperchio della pentola. "Io mi so innamorato di te comm 'a 'nu strunz." (Come uno stupido) Urla venendomi incontro.
"Pessima interpretazione, Comandà." Gli stringo il viso con una mano.
Raggiungo il bagno e me lo lascio alle spalle, esco dopo un po' fasciata solo dalla tovaglia, lo vedo raccogliere le sue cose.
"Stiamo per avere un figlio."
"Sto per averlo, Massimo. Ti voglio fuori dalla mia vita." Dico convinta.
Alzo di nuovo ogni difesa, ho stampato in testa le parole di Consuelo, il suo atteggiamento sicuro e spavaldo. Ho stampato gli avvertimenti di Lino. Tutto coincide.
Voglio solo che quest uomo stia quanto più possibile lontano da me.
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𝐌𝐚𝐫𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨
FanfictionSofia arriva all'IPM con un progetto e dei segreti che sconvolgeranno la vita dei ragazzi, ma soprattutto quella del comandante, che ormai sembra non credere più in nulla. --‐----------------‐------------- Dato che la serie è seguita da molte perso...