Quelle stesse urla le risento una notte di Aprile, sono sempre io che urlo e stavolta il dolore è straziante ma meraviglioso: sto mettendo al mondo mio figlio.
C'è un trambusto enorme intorno a me, medici e infermieri fanno a destra e a manca, si scambiano informazioni, si passano cose, mentre il mio dolore la fa da sfondo. Improvvisamente il trambusto si placa, tutti si rilassano non appena si sente un pianto straziato.
"Ecco qua, ce l'ha fatta." La dottoressa sorride e me lo posiziona tra le braccia.
È nato mio figlio e con lui sembro essere rinata anche io.
Salgo in stanza poco dopo, ho la testa intontita da mille emozioni, guardo il mio bambino e ancora non riesco a credere sia qui.
Sento bussare alla porta, un mazzo di rose blu e azzurro compare sull'uscio.
"Auguri mamma." Massimo entra con un sorriso raggiante.
"Oh, vieni papino." Mi sciolgo nel vederlo così emozionato, si accosta alla culletta e lascia andare le lacrime.
"È bell comm 'a te." Lo prende in braccio e si siede accanto a me.
"Mi sento rinata." Sospiro, gli eventi degli ultimi mesi mi hanno scossa non poco.
"Senti amore, stavo pensando." Massimo esordisce guardando il piccolo. "Ricordi quando Ciro ti ha chiesto di non farlo crescere come lui? E se gli dessimo una seconda opportunità? Se Ciro rivivesse attraverso le azioni di questo piccolino?"
"Non ti seguo amore." Dico scuotendo la testa.
"Ti va se lo chiamiamo Ciro?" Chiede e delle lacrime gli passano negli occhi.
"Ciro, sì." Annuisco e lascio andare le lacrime.
Del resto, Ciro è stato una vittima di questo sistema, Ciro è stato cresciuto da vittima e carnefice. Ciro, non è mai stato Ciro. È stato suo padre, sua madre, i loro uomini d'onore. Ciro ha salvato Massimo.
E il mio piccolo Ciro vivrà libero, come Ciro non è stato mai.
"Mammina, Ciro mi ha detto di chiederti anche se per caso tu volessi sposare il suo papà." Massimo interrompe i miei pensieri, mi fa notare che tra i fiori c'è un anello e con quell'anello mi sta chiedendo di diventare la sua prima e sola.
"Mh, che dici Ciro? Me lo devo sposare questo papà?" Scherzo afferrando una manina del mio piccolo. "Sì, mille volte sì Comandà." Gli sussurro sulle labbra e lo bacio.
Così finalmente siamo una famiglia a tutti gli effetti, posso smetterla di rincorrere i fantasmi della mia vita, posso smettere di credere che ciò che mi ha fatto la mia famiglia si ripeterà come una maledizione. Massimo ha rimesso in gioco il suo cuore dopo un matrimonio fallito e ha deciso di farlo con me, mi ha rimessa al mondo facendomi mettere al mondo nostro figlio.
E per questo Ciro, sicuramente, non sarò mai seconda.
Adesso comincia ad esser davvero bella la vita.
Sento bussare alla porta, si apre scoprendo la figura di Carmine e la sua Nina che porta tra le braccia la loro bambina, sono accompagnati da Beppe e la Direttrice.
"Tanti auguri." Beppe stringe Massimo sorridente. "Rassegnati Massimo, è identico alla mamma." Lo prende in giro.
"Quanto siete belli ragazzi." Sorrido nel vedere Carmine e Nina, mi mostrano la loro bambina.
"Lei è Futura." Nina mi dice e mi dedica uno di quei suoi sorrisi genuini.
"Futura." Ripeto. "Che meraviglia."
"E lui è Ciro." Massimo prende parola, c'è un attimo di silenzio, la direttrice mi tiene una mano.
"Abbiamo pensato, o meglio Massimo lo ha fatto, che Ciro merita di rivivere e farlo alla grande stavolta." Dico lasciando andare delle lacrime, alle mie si aggiungono quelle degli altri.
"Avete pensato bene." La direttrice ci dedica un sorriso.
Non so che tipo di genitori saremo, di certo non perfetti. Sbaglieremo i tempi, forse i modi e anche i toni, non ci sentiremo mai totalmente all'altezza, ma di una cosa sono certa, daremo al nostro bambino gli strumenti per scegliere sempre la retta via e gli ricorderemo che ce 'sta 'o mar ed è meglio goderselo da fuori.
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𝐌𝐚𝐫𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨
FanfictionSofia arriva all'IPM con un progetto e dei segreti che sconvolgeranno la vita dei ragazzi, ma soprattutto quella del comandante, che ormai sembra non credere più in nulla. --‐----------------‐------------- Dato che la serie è seguita da molte perso...