Dubbi e debolezze

530 16 2
                                    

Lo scorrere dei giorni sembra tranquillo, ho quasi paura a tirare sospiri di sollievo, molto spesso chi fa silenzio sta macchinando qualcosa.
Così immagino Ciro a cercare un altro modo per ottenere la testa di Carmine.
Ma stamattina ci penso poco, stamattina un terribile mal di stomaco con nausea hanno deciso di non abbandonare il mio corpo.
Ho già vomitato due volte, così Massimo mi ha raccomandato di non andare a lavoro, è poi uscito di casa.
Ma stare senza far nulla mi incupisce, così raggiungo lo stesso il minorile.
"Amore, che ci fai qua?" Massimo mi viene incontro non appena mi vede, mi porta le mani al viso. "Dovevi restare a riposare."
"Mi sento molto meglio e in casa mi annoio." Rispondo appena e una morsa mi prende lo stomaco, così corro in bagno seguita da lui.
È fuori la porta mentre io sono con la testa infilata nel wc.
Mi aspetta con dei fazzoletti in mano.
"Stai molto meglio, eh? Prova a dirmelo senza vomitare." Mi prende in giro e ride.
"Perché dobbiamo farlo noi il lavoro sporco?" Dico sciacquandomi il viso.
Facciamo per uscire dal bagno, Lino è fuori.
"Ma che lavoro sporco 'a fai fa 'a 'sta piccerella?" (Che lavoro sporco fai fare a questa piccola?) Chiede intrigandosi.
"Lino." Lo ammonisco.
"Chiedo per chiedere." Alza le mani in segno di resa.
Lo vedo guardare Massimo e fargli segno per capire cos'è che sta succedendo, Massimo in risposta scuote la testa. Raggiungo la sala break per prendere dell'acqua, mentre Massimo viene chiamato da Gennaro all'ingresso. Lino continua a seguire ogni mio movimento.
"Fate sul serio tu e Massimo, allor?" Chiede e mi fissa.
"Mh?" Non capisco, sorseggio l'acqua e presto nuovamente attenzione a lui. "Perché me lo chiedi?"
"No, così." Porta le mani nei jeans. "Sembrate affiatati, ma non vorrei tu rimanessi male."
"Rimanere male per che cosa, Lino? Mi devi dire qualcosa?" Mi scaldo.
"Quello ha una moglie, tu 'o sai no?"
"Ex moglie." Lo correggo.
"Sofì, ex moglie è quando tieni un divorzio firmato." Sembra quasi attaccarmi.
"No Lino, ex è già quando non vuoi starci più assieme." Rispondo stizzita. "Comunque?" Lo invoglio a parlare.
"Niente, è che tu sei una bella e brava ragazza, non meriti sofferenze. La moglie non lo mollerà facilmente, proprio mo stava al cancello di ingresso." Mi spiega e il calore mi prende alla bocca dello stomaco, questa è gelosia.
"Embè? Hanno un figlio insieme." Sminuisco, nel frattempo sento di nuovo il pugno dentro.
"Non era con il figlio ora."
Le sue parole cominciano ad unirsi fra loro, ho di nuovo la nausea, mi porto una mano allo stomaco e un capogiro mi fa sbandare, devo essere diventata bianca.
"Oh Sofia." Lino urla e mi afferra veloce. Mi bagna i polsi.
"Devo vomitare." Gli confido e corro in bagno.
Mi segue e resta ad aspettare, lo trovo fuori a braccia conserte.
"Ti sei innervosita per quello che ti ho detto?" Chiede accarezzandomi una guancia.
"Lino, ma tu a me che vuo? (Tu da me cosa vuoi?) Io non sono una sprovveduta, so quello che faccio." Dico e per un momento il dubbio mi assale, so davvero cosa faccio?
Massimo lo conosco da così poco e sebbene il mio cuore urla diecimila volte che lui è l'uomo giusto, la mia testa si chiede se non abbiamo corso un po' troppo.
Le parole di Lino stanno a confermarmi proprio questo e mi rimbombano in testa come un trapano acceso alle 7.30 di domenica mattina.
Faccio per raggiungere la sala per le prove, quando sul mio cammino incontro Consuelo, l'ex moglie di Massimo.
Sembra innervosita, lo diventa ancor di più nel vedermi.
"Proprio te cercavo." Dice spalancando gli occhi, mi punta il dito.
"Mi hai trovata." Apro le braccia.
"Sei seria? Un figlio con uno sposato?" Chiede e le leggo la rabbia negli occhi.
"Consuelo, siete sposati ancora per poco." Dico mantenendo la calma, sospiro.
"Non ho nessuna intenzione di firmare il divorzio." Afferma convinta. "Io e Massimo abbiamo sempre fatto così, ma poi torniamo insieme perché siamo una famiglia. Non è che se stavolta si è rifugiato tra le tue cosce cambia qualcosa, hai capito?" Mi urla contro.
"Senti, stai straparlando." Tento di calmarla, intanto vedo sullo sfondo Liz, Gennaro e Beppe. "Questo figlio è voluto, quindi farai bene a fartene una ragione. Massimo vive con me, lo sai." Abbasso la guardia, voglio solo farla ragionare.
"Massimo viene e ti scopa, niente di più. Tornerà a casa sua dalla sua famiglia." Urla piangendo, gira i tacchi rumorosamente sul pavimento e va via.
Respiro a fatica, delle lacrime passano anche nei miei di occhi. Sono furiosa, per la prima volta sto mettendo in dubbio Massimo.
"Sei..." Beppe si avvicina premuroso.
Annuisco e lascio andare le lacrime.
"Incinta, sì."
Farfuglio e ho la testa confusa, getto un'occhiata in giro cercando Massimo ma Massimo non c'è.

𝐌𝐚𝐫𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora