Laconversazione avrebbe potutoavere qualsiasi significato e avrebbe potuto riguardare chiunquealtro, ma a Daniele sembrava proprio che Satana stesse parlando dilui. Ovviamente Daniele non voleva origliare, ma aveva sentito laprima frase che stava ancora scendendo le scale e non potè fare ameno di stare a sentire.
<<Sìun ragazzo ti dico. Uno vero, uno vivente che respira...si, loconosco...no, fermo un attimo, non è esattamente così che sonoandate le cose...si quello con la sorellina e il fratello grande. NoAnnabel non lo sa e per ora è meglio così. Lo sai che èirascibile. Si gli stessi sintomi che aveva lei. (sbuffa) svienespesso, non può comunicare con le persone che conosce, ad eccezionedi mia figlia, ha degli apparenti segni di contusioni su tutto ilcorpo e a trovato ed aperto la porta d'ingresso da solo...lo so chequella stramaledettissima porta era rotta, ma lo sai meglio di me chei viventi non possono trovarla da soli e...>> a quello si èfermato e credendo che stesse guardando verso la sua direzione,Daniele busso pesantemente, e al segnale del Re del Male, aprì laporta con un sorriso timido sulla faccia. Era in piedi dietro allascrivania con un completo grigio perlato e i bottoni bianchi.
<<Ah,eccoti, sei in ritardo di esattamente tre minuti e quattordicisecondi, ma forse è meglio così...>> lo squadrò dalla testaai piedi e riprese la telefonata.
<<Sì,so cosa devo fare, non è la prima volta che capita. Se ne senti ilbisogno avvisalo. Ciao Gabriele.>> e sbatte il telefono comeera suo solito fare.
<<QuestiArcangeli mi fanno andare fuori di testa. Possibile che qualsiasicosa succeda debbano a tutti i costi farglielo sapere? Comunque,abbiamo parlato di... non importa di cosa abbiamo parlato, ma hobisogno che tu mi dica se hai sentito anche solo per sbaglio unqualsiasi frammento della conversazione che ho appena avuto altelefono. E vedi di non mentirmi>>
OvviamenteDaniele aveva sentito benissimo quella conversazione, ma temeva chedicendogli la verità Lucifero gli lanciasse contro una tremendamaledizione o delle saette o qualcosa del genere, quindi con unsorriso appena percettibile gli rispose con un chiaro e secco "No".L'uomo col pizzetto lo guardò a lungo per poi indicargli la sediache era di fronte alla scrivania aggiungendo un inquietante epenetrante
<<Accomodati,il pranzo è pronto...>>
Ilpasto era formato per Daniele da pasta al ragù e pisellini, unafettina di pollo cotta alla piastra un po' bruciacchiata concontorno di purea di patate e un biscotto apparentemente vecchio alcioccolato. L'uomo invece avrebbe pranzato con una semplice maenorme porzione di bistecca di manzo cruda. Alla vista di quellacarne così rossa e sanguinosa, il povero ragazzo non potè fare altroche deglutire e iniziare a mangiare il suo primo evitando di alzarelo sguardo verso il piatto di chi era di fronte che stava strappandoa mani nude piccoli pezzi di carne per poi masticarli con tanta fogaquanta eleganza.
<<Speroche il pollo sia di tuo gradimento. L'ho fatto cuocere da uno deigolosi del terzo cerchio. Dicono che sia uno dei migliori cuochi chel'inferno abbia mai avuto.>>
<<Pensoche sia ottima. Ma non c'era bisogno di tanto dist...>>
<<Scusaun secondo devo rispondere>>
Iltelefono squillò e dall'espressione di Satana sembrava una diquelle conversazioni che si cerca sempre di evitare a tutti i costi.Ma in effetti tutte le volte che squillava il telefono, Luciferoassumeva quell'espressione.
<<Parla...haitrovato qualcosa?...allora cosa stai aspettando? Mandami tutto ilfascicolo via mail. Credo che sia meglio aspettare ancora un po'prima di...come dire, sganciare la bomba...vedo che ogni tanto la usila testolina, molto bene.>> e riagganciò. Satana lo guardòbene in volto prima di rimettersi a mangiare.
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Il viaggio nell'oblio
Teen FictionCosa succederebbe se per un motivo sconosciuto la tua esistenza venisse spazzata via all'improvviso? Daniele si ritroverà senza un apparente motivo, a vivere all'Inferno, dove conoscerà alcuni dei personaggi più famosi della letteratura italiana, pr...