CAPITOLO 15

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Ancorauna volta Daniele sognò lo stesso albero, ma questa volta tra lacorteccia poteva distinguere il volto del padre in mezzo a tantialtri. Saverio appena vide il figlio arrivare verso di lui si separòdal tronco e spalancò le braccia. Il ragazzo corse verso di lui e loabbracciò, una forte luce verde li avvolse e si risvegliò. Nonriusciva a muoversi. Così chiuse semplicemente gli occhi e siriaddormentò nuovamente. Sognò la stessa scena ma questa volta ilpadre non abbracciava lui, bensì la nonna Matilda. Piangevanoentrambi e sorridevano allo stesso modo, Daniele notò che siassomigliavano molto, sorrise anche lui e si avvicinò ma un demoneli separò e mise delle manette rudimentali alla nonna, portandolavia. Un altra creatura alata spinse nuovamente il povero uomo dentrol'albero che cercava di liberarsi dalle sue grinfie e urlava chevoleva altro tempo e aggiunse "Il cerchio Dani. Il cerchio!".Il giovane si volse verso la nonna che stava lentamente sparendo egli disse "A costo di rimanere intrappolata nel cerchio."

Danielesi svegliò ancora una volta, si mise le scarpe, andò nella stanzadi Annabel ma lei non c'era. Scese ancora e finì nell'ufficio delpadrone di casa, ma neanche lui era presente. Uscì dall'enormeportone e guardò Giuda.

<<Dadove sbuchi fuori te? Quando sei entrato? E da dove soprattutto?>>chiese l'uomo che si era rasato la barba per la quale era statoderiso qualche giorno prima.

<<Nonimporta. Dove sono Annabel e suo padre?>> chiese frettoloso.

<<IlSignore delle Tenebre è andato ad una convencion sulla tecnologia eAnnabel credo che sia in camera sua>>

<<Nonc'è in camera! Seriamente dove sono? Ho urgenza di parlare conloro.>> disse spazientito.

<<Tiripeto che è a una convencion e se non è in camera, allora sarà ingiro a controllare che sia tutto apposto.>> rispose luitamburellando con le dita sul tavolo.

Danielesbuffò e provò a chiamare la ragazza.

<<Anna!Grazie a Dio! Dove sei ho bisogno di parlarti urgentemente! Okay,arrivo subito>>

Corsecome mai prima d'ora fino all'entrata dell'Inferno, dove trovò laragazza che parlava animatamente con un uomo.

<<Questinon sono lombrichi non morti! Sono comunissimi lombrichi di terra! Mispieghi cosa me ne faccio? Tra una settimana saranno tutti morti, seva bene. Ciao Daniele.>> fece Annabel

<<Ciao,senti è un'emergenza. Continuo a sognare mio padre che mi chiama.>>

<<E'normale. Avrà saputo che sei qui e vorrà vederti, i genitorisentono quando i figli li raggiungono oltre la morte e viceversa. Atal proposito, come ti senti? Pensavo che avresti dormito molto dipiù, tipo fino a domani mattina. Hai preso la radice che ti ho messosul comodino? So che ha un saporaccio, ma ti sistema lo stomaco che èuna meraviglia.>> disse lei apatica firmando il foglio che glireggeva l'uomo dall'aspetto ispanico.

Erauscito così velocemente dalla stanza che non aveva fatto caso albigliettino e alla pianta che erano sul comodino.

<<Inrealtà no. Però ascolta: oltre a mio padre ho sognato anche mianonna, continuava a ripete l'ultima frase che le ho sentito dire dopola mia morte "A costo di rimanere intrappolata nel cerchio".>>

Annabello guardò dritto negli occhi e corrugò la fronte

<<Ilcerchio? Oh santo cielo. E' terribile.>>

<<Perché?Cos'è il cerchio?>> chiese lui spalancando gli occhi.

<<Nessunolo sa esattamente. Ma in breve, è un luogo a metà tra i vivi e imorti, dove si rimane intrappolati per l'eternità. Di solito cifiniscono quelle persone che sul punto di morte erano in pena o chehanno una questione in sospeso. Persino le creature demoniache ecelestiali temono questo luogo.>>

Il viaggio nell'oblioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora