18.
GABRIEL
Mi lecco le labbra. In questo momento mi è impossibile non farlo. Mi è impossibile non volere il sapore di esse, perché ne ho un estremo bisogno. Un bisogno che si placherà solo quando l’avrò stretta a me, perché ho bisogno di sentirla mia. Di baciarla senza fretta e di poter accarezzare ogni lembo della sua pelle. Ho bisogno di sentirla fremere per me. Di vederla accendersi e lasciarsi andare senza timore con me, liberandosi di ogni cosa negativa, e so che lei ne ha bisogno tanto quanto me, perché in queste settimane non abbiamo fatto altro che accumulare sofferenza inutilmente ed è il momento di dire basta. Basta con le stronzate.
Io e lei abbiamo bisogno di un po’ di pace e prenderci del tempo per noi. Spogliarci di qualunque cosa ci è rimasta attaccata addosso.
Entrambi abbiamo bisogno di amore, di perderci l’uno nelle braccia dell’altra e svegliarci ancora così. Ho bisogno di vederla libera da ogni paura. Ho bisogno di viverla e perdere la testa semplicemente guardandola. La voglio esattamente così, come la prima volta che l’ho vista: sveglia e dannatamente bellissima.
<<Sei troppo per me, cazzo>> ma è ciò che voglio.
Voglio tutto di lei.
Voglio quel visetto d’angelo ingannatore che spero non perda mai, e voglio continuare a vedere quello strato di furbizia che non ho mai visto in nessun’altra donna.
Lei è stata il primo disarmo totale.
Ha iniziato ad esserlo nel momento in cui mi ha fatto perdere la logica oltre che la testa, cosa che per altro non mi dispiace. Tantomeno se mi permette di lasciare il mondo fuori dalla mia vista. Quando sono con lei mi succede sempre e voglio che continui ad essere così perché mi permette di vivere serenamente e mi fa godere dei cambiamenti che prima neanche vedevo. Cambiamenti interiori e non solo, perché da quando la conosco sto imparando a guardare la vita per quella che è: semplice, oltre che più….eccitante. Esattamente come questo momento, in cui mi sento libero e pronto a lasciarmi andare.
Un uomo fatto di desideri e istinti e, al quale mi abbandono.
<<Non mi scappi più piccolo diavolo>> mormoro, guardando la donna che ho davanti agli occhi. Nuda e dannatamente sensuale.
<<Non scappo da qualcosa che voglio dal primo giorno>> si tuffa sulle mie labbra, facendole rinascere ancora e, ancorandosi più forte ad esse nel momento in cui la tiro in avanti in direzione del mio corpo, tirandola su di me.
<<Io non scappo da te>> mormora, stringendo le gambe attorno i fianchi.
<<Non lo farai stavolta, te lo assicuro>> riesco a dire prima di perdermi completamente su noi due e sul letto che ora è il nostro punto d’incontro. <<Non lascerò le cose a metà ancora>> mormoro, intrufolandomi con la testa tra i suoi seni e mordendoli e stuzzicandoli come si deve.
<<Stavolta non mi lascerai sul più bello>> mugola. <<Non azzardarti>> si aggrappa ai miei capelli spingendomi con le mani ancora più in basso: tra le sue gambe. Tra le sue voglie, e le mie.
<<Sei perfetta cazzo, anche mentre gemi>> soffio tra le sue gambe per sentirla ansimare e per sentirla implorare. Voglio che mi chieda di essere toccata. Voglio che mi dica cosa vuole.
Voglio sentirlo dalle sue labbra.
<<Non puoi farmi impazzire così, va più veloce>> continua a spingere.
<<Manca qualcosa, piccola.>>
<<Quando fai lo stronzo ti odio>> piagnucola.
<<Non hai visto ancora niente piccola, credimi>> biascico, succhiando e mordendo l’interno coscia, ma molto lentamente.
<<Ga-Gabriel, ti prego!>> geme ancora più forte appena le sfioro dove desidera.
<<Sì, così>> ansima, lasciando fare alla mia lingua il gioco che vuole. <<Ancora>> mormora. <<Più veloce, ti prego.>>
Il clitoride è completamente ricoperto dalle mie labbra, stuzzicandolo a mio gradimento.
<<Merda!>> la sento imprecare per il piacere, un piacere che si espande anche dentro di me.
<<Liberati Emma, lasciati andare>> la sento venire, lo sento sulla mia lingua in questo momento.
<<Gabriel…>> mormora.
<<Sono qui>> mi avvicino al suo viso. <<Sono qui>> ripeto, avvicinandomi al suo viso e baciandola in un modo diverso dal solito. In un modo carnale. Che mi fa supplicare di averla ancora e ancora. <<Sono qui per te, lo sono dal primo momento.>>
<<Allora dimostramelo, fa in modo che questo giorno non finisca mai. Fallo e te ne sarò riconoscente per sempre.>>
<<Non ce n’è bisogno, mi basta che non mi lasci andare, ragazzina. Non farlo mai e te ne sarò grato per il resto dei miei giorni, te lo giuro>> la bacio di nuovo e faccio in modo che questo momento non passi tanto in fretta perché abbiamo appena iniziato. Tutto quello che spero di avere per il resto dei miei giorni è appena iniziato. Se lei mi vorrà avremo qualcosa di nuovo sempre, e giuro che non lo dimenticheremo tanto facilmente. Lei soprattutto, perché glielo devo e, perché è proprio questo che lei ha fatto con me, rendendomi una persona nuova e c’è riuscita semplicemente essendo sé stessa: cruda ma reale, vera e dannatamente inebriante. È così che mi è entrata dentro.
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Non eri nei miei piani
RomanceGabriel, è un imprenditore italo-spagnolo di quarantuno anni, molto noto per il suo cognome, ma ancor di più lo è diventato per il lavoro in proprio che svolge, nato nientemeno che dalle sue sole forze: il "Blue Sky". Luogo che tra l'altro ha tirato...