Steve restò fuori l'ascensore fermo, completamente congelato. Le porte suonarono e iniziarono a chiudersi ma Steve le fermò rapidamente con la mano ed entrò anche lui premendo il tasto per salire al quindicesimo piano.
Tony si poggiò sulla parete di fronte a lui e restò in silenzio.. non sapeva cosa dire o cosa fare. I due restarono in silenzio per molto tempo.. e ormai avvertiva le tensione salire sempre di più.
Alzò di poco lo sguardo e incrociò di nuovo i suoi occhi blu.. quei due lapislazzuli così brillanti che tanto amava.. Alla memoria gli riapparve quella sera del loro bacio.. ripensò al sapore delle sue labbra e a quanto avrebbe tanto voluto risentirlo così vicino a lui.
Prese un grosso respiro e iniziò a parlare senza fermarsi -"non devi andare via, non sei costretto"-
-"Tony io.."-
-"no Steve, lo capisco mi odi.. e forse fai bene a farlo.. ma non punire anche gli altri per errori che ho commesso io.. Siamo una squadra, dobbiamo restare uniti"-
-"io non.."- provò ancora a dire Steve, ma Tony non voleva dargli occasione di cercare una scusa
-"odiami quanto vuoi, toglimi anche il saluto se questo ti fa stare meglio, non parlarmi più.. Ma non trasferirti.. non andare da lei.."- si morse l'interno della guancia per evitare di scoppiare a piangere -"mi dispiace per quello che ti ho fatto.. non avrei dovuto mentirti"-
Steve prese un grosso respiro -"devo comunque andare a Washington in questi giorni"-
-"fa quello che devi fare.. ma non andare via"-
"ho bisogno di amarti.. anche se devo farlo mantenendo una distanza di sicurezza" avrebbe tanto voluto dire..
Steve tirò su con il naso -"hai ragione non ha senso andare via.. ma credevo che non vederti tutti i giorni avrebbe potuto migliorare le cose"-
Tony si sentì come se qualcuno gli avesse appena tirato un pugno al centro dello stomaco
-"ma in un modo o nell'altro non riesco mai a dimenticarmi di te.. e di quella sera"-
-"nemmeno io riesco a farlo"- ammise Tony
Steve sbuffò esasperato
-"che cosa c'entra Sharon in tutto questo?"- gli chiese
-"è solo un'amica.."-
-"che è innamorata di te"-
-"Tony ti prego.."-
-"No Steve! ti prego un cazzo! che bisogno c'è di andare da lei?! è tutto un piano per farmi stare ancora più male?!"- sentì di nuovo il cuore iniziare a battere troppo velocemente
-"non hai nessun diritto di essere geloso!"- urlò Steve -"io e te non siamo niente! ed è tutta colpa tua cazzo!"-
Steve abbassò lo sguardo strofinandosi gli occhi con le mani.. Tony avrebbe tanto voluto urlargli ancora contro in quel momento, ma le porte dell'ascensore si aprirono e Steve uscì di corsa senza dargli il tempo di aggiungere altro.
Tony riprese a respirare tranquillamente solo una volta che le porte si chiusero dietro Steve.. si strinse forte il polso cercando di fare respiri profondi, quella era stata la cosa più dolorosa a cui si era mai sottoposto.. vedere Steve parlargli così, litigare con lui con così tanto odio.. vederlo così da vicino eppure sentirlo così lontano.
Si passò una mano tra i capelli e sbuffò sentendo le lacrime iniziare a rigargli le guance.. avvertì di nuovo quella voglia di bere corrodergli lo stomaco e per la prima volta dopo due settimane stava quasi per cedere a quel bisogno. Quando le porte dell'ascensore si aprirono infatti i suoi piedi lo portarono di fretta verso camera sua in cerca del minibar, ma non appena entrò in camera sua si rese conto di quanto fosse sbagliato cedere così velocemente.. non poteva ricadere di nuovo in quel limbo, anche perché era sicuro che se mai avrebbe ricominciato.. non avrebbe mai più trovato le forze di fermarsi.
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You saved me - Stony AU
FanfictionCi troviamo a New York poco dopo l'attacco dei Chitauri. Tony Stark è tormentato dagli incubi e nella disperazione trova rifugio nell'alcool. Pensa ormai di essere rimasto solo, tormentato dalle sue paure, ormai arreso all'idea di dover vivere per s...