1. Where are you?

269 14 1
                                    


La verità nascosta.

Where are you?






Era uno di quei giorni in cui non ti va di fare niente. Uno di quelli in cui l'unica cosa che vorresti è startene a letto e dormire tutto il giorno.

Lo era per Niall, come lo era per Keira.

Ma nessuno dei due poteva rimanere tranquillo. Lei troppo impegnata a piangersi addosso, lui troppo impegnato a provare ad odiarla.

Immerso nei suoi pensieri, gli parve di sentire un rumore. Scosse la testa poco dopo. Gli succedeva spesso ultimamente, ma sapeva che era solo frutto della sua immaginazione. Decise di alzarsi dal letto solo quando il suo telefono prese a squillare.

Ignorò nuovamente la chiamata di Nana, che nelle ultime settimane era diventata parecchio assillante, per poi accettare quella di Lisa.

"Pronto?"

"Ehi amore!" Fece una smorfia a quel nomignolo. Non ci era ancora abituato, Keira era stata l'unica a poterlo chiamare in quel modo e una parte di lui voleva che rimanesse così.

"Lisa.." Da quando lei lo aveva lasciato, Niall non stava quasi mai a casa. Appena tornava dal lavoro andava alla villa solo per cambiarsi, poi andava diritto in discoteca e dopo nemmeno mezz'ora se ne usciva con una nuova ragazza. Una notte di fuoco, poi chi si è visto si è visto. Niente di serio.

Lisa però non era proprio così.

Non aveva un corpo meraviglioso, ma sapeva come muoversi. Eccome se lo sapeva!

Inoltre, quando era con lei sotto le lenzuola, Niall riusciva a non pensare. Lisa si era auto convinta di essere la sua ragazza e lui non aveva mai detto niente per farle pensare il contrario.

"Tutto ok?" gli chiese con voce squillante.

"Si, te?" biascicò ancora addormentato.

"Si, ma andrebbe meglio se tu fossi qui."

"Sei a casa?" le chiese lui stropicciandosi gli occhi.

"No, un emergenza all'ufficio. Ti va di vederci appena finisco?"

".. Va bene."

"Ma stavi dormendo?"

"No, non preoccuparti."

"Ok allora. A dopo tesoro."

"Ciao." Attaccò sprofondando di nuovo la testa nel cuscino. Riuscì ad addormentarsi, ma nemmeno venti minuti dopo venne svegliato dal suono incessante del campanello. Sbuffò, alzandosi. Si infilò un paio di jeans, poi scese al piano di sotto per aprire.

"Chi cavolo è che.." Non riuscì a finire la frase che si ritrovò davanti una donna anziana, sulla settantina. Aveva la fronte corrugata che metteva in evidenza le rughe ormai da tempo visibili sul suo volto. Gli occhi azzurri erano ancora vispi e giovanili. I capelli bianchi, raccolti in uno chignon alla cinese, erano perfettamente incastrati nella pinza. Il piede batteva fastidiosamente a terra, in segno di impazienza e le mani erano incrociate sotto i seni. Due orecchini pesanti si muovevano avanti e indietro, pendenti dalle sue orecchie.

Ciò che fece allarmare di più Niall non fu la sua espressione preoccupata. Fu il nome che aveva affibbiato a quella donna.

In realtà il suo vero nome era Megan, ma nessuno la chiamava più così.

La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora