10. He's my everything.

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La verità nascosta.

He's my everything.



Se Niall era rimasto fermo nella stessa posizione per tutta la mattina, Lisa si era data piuttosto da fare.
Erano due ore che girava che senza sosta tra i negozi, cercando di trovare qualcosa che rimodernasse la casa di Niall.
Troppo vecchia, troppo usata, troppo nello stile di Keira, secondo lei.
Ci sarebbe voluto un po', certo, ma alla fine, lo aveva promesso a se stessa, sarebbe riuscita a ridecorare quella casa.
Quando il suo cellulare squillò, si ritrovò a sbuffare. Lo prese dalla sua borsa enorme e se lo portò velocemente all'orecchio.
"Sì?" chiese subito, portando le buste da una mano all'altra.
"Lisa?" una voce flebile che non riconobbe la chiamò.
"Chi è?" chiese la ragazza, sedendosi sulla prima panchina libera che trovò.
"Sono.. Sono Niall. Mi hai chiamato?" domandò sempre la stessa voce.
"Niall? Ma che hai?"
"Solo un po' di raffreddore. Mi avevi chiamato?"
"No, non ti ho chiamato, perché?"
"Non eri tu?"
"No."
"Ah, va bene.."
"Tutto ok amore?" chiese Lisa aggrottando le sopracciglia.
"Sì, ora vado, a dopo."
"Ciao." La linea non ci mise molto a cadere e Lisa rimase col telefono all'orecchio, confusa.
Dopo aver scrollato le spalle, scosse la testa, ritornando sui suoi passi, tra negozi.
---
Niall, intanto, continuava a guardare il cellulare stranito.
Era ancora sconvolto per la lettera che aveva letto, non aveva voglia di fare o dire niente, ma quando il suo telefono aveva cominciato a vibrare sul materasso, non aveva esitato un solo secondo a rispondere.
Qualcosa, dentro di lui, gli consigliava di farlo.
Solo che l'unica risposta che aveva ottenuto, dopo aveva accettato la chiamata, era stata il silenzio.
"Pronto?" Aveva ripetuto due volte, non sentendo nessuno rispondere, poi la linea era caduta.
Guardando lo schermo, aveva pensato fosse Lisa, che era uscita di casa qualche ora prima. Ma lei gli aveva appena detto di non averlo chiamato, quindi, chi era?
Provò a guardare nel registro chiamate, ma non riuscì a trovare niente di nuovo. Così, dopo averci riflettuto per qualche minuto, si arrese e la sua mente tornò inevitabilmente alla lettera. A Keira.

-Flashback

"Che fai?" le chiese Niall, appoggiandosi alla sedia sulla quale era seduta, e circondandole il collo con le braccia.
In un secondo, Keira girò il foglio sul quale stava scrivendo ed alzò la testa con un sorrisetto angelico.
"Io? Niente!" esclamò subito. Lui la guardò divertito.
"Che scrivevi?" chiese invece.
"Niente, davvero." Niall alzò le sopracciglia, facendole capire che non avrebbe lasciato perdere il discorso. Keira sbuffò.
"Davvero amore, è solo un articolo per l'ufficio, niente di che.." disse, in parte sincera.
"E perché io non posso leggerlo?"
"Perché.. Perché non l'ho ancora finito. Ecco" sentenziò infine, sottraendosi dalla sua stretta e alzandosi.
"Usciamo?" chiese cercando di spostare l'attenzione dal discorso a qualcos'altro.
"E va bene! Però sappi che appena lo finisci, voglio leggerlo" dichiarò Niall, intrecciando le loro mani, per poi lasciarle un bacio leggero sulla fronte.
"Sì, sì" lo liquidò lei con un gesto della mano, prima di trascinarlo fuori.
Quando tornarono, dopo un pomeriggio di svago e risate, Keira era distrutta.
"Non ce la faccio più, sto morendo di sonno.." si lamentò lanciandosi sul letto.
"Vai a dormire, no?"
"Ma è presto.."
"Sono le nove Keira ed oggi non sei stata ferma un secondo. Se sei stanca, vai a riposarti.."
"E tu?"
"Bhe, mi sembra ovvio, vengo con te!" esclamò, facendola ridere per chissà quale motivo.
"Va bene, va bene.." disse infine, entrando in bagno. Si cambiarono in fretta e, alle nove e venti erano già entrambi sotto le coperte.
Il braccio di Niall avvolse il bacino di Keira, attirandola a se.
"Domani mi accompagni in teatro?" le chiese.
"Devi suonare?"
"Sì, avevo in mente qualcosa anche per dopo."
"Allora ci sarò."
"Saresti venuta comunque"disse.
"Cosa te lo fa pensare?"
"Prima di tutto, il fatto che non puoi vivere senza di me.." scherzò.
"E poi il fatto che ti avrei obbligata, perché ho una sorpresa per te" concluse.
"Cosa?" chiese lei sbarrando gli occhi che poco prima aveva socchiuso.
"E che sorpresa è se te lo dico?" domandò retorico. Lei sbuffò.
"Sei fortunato solo perché sono stanca, ma sappi che domani mattina ti non la passerai liscia."
"Tremo di paura.." la prese in giro.
"Scemo.." sussurrò lei, sbadigliando.
"Dormi va, che sei stanchissima."
"'Notte amore."
"'Notte piccola. Ti amo." Lei girò di poco la testa e lo baciò.
"Ti amo anch'io" sussurrò, prima di addormentarsi.
Niall stava per seguire il suo esempio e chiudere gli occhi, quando il suo sguardo si posò sulla scrivania. La curiosità di sapere cosa tenesse Keira in quel foglio era talmente tanta che non resistette, quindi, facendo attenzione a non svegliare la sua ragazza, si alzò ed andò a sedersi alla scrivania.
Prese il foglio in mano e con un piccolo sforzo, riuscì a leggere anche senza dover accendere la luce.
In alto alla pagina, sottolineato e ricalcato più volte c'era scritto 'FUTURO'.
Come se quella parola lo spaventasse un po', Niall sgranò gli occhi, lanciò uno sguardo al resto del foglio, poi tornò a leggere la prima parola. Si calmò subito dopo, quando i suoi occhi volarono alla figura di Keira che dormiva tranquilla sul letto.
'Quante volte vi siete domandati cosa vi riserva il destino?
Quante volte vi siete chiesti cosa succederà in futuro?
La gente parla sempre di 'passato, presente e futuro'.
-Goditi il presente, imparando dal passato e fregandotene del futuro- è la frase che si usa dire più frequentemente.
Ma, se il passato è una cosa che è già successa ed il futuro è qualcosa che ancora deve avvenire, cos'è il presente?
Un tempo verbale, e poi? Esiste davvero?
Ad esempio, io in questo momento sto scrivendo. Eppure, non è un azione che svolgo nel presente, perché, nel frattempo che la scrivo, è già passata.
Forse, è un ragionamento un po' contorto, ma per me il presente non esiste.
Eppure,non si può nemmeno parlare di futuro.. Voi ci avete mai pensato?
Nel senso, vi siete mai chiesti cosa potrebbe succedervi in futuro? Sicuramente la risposta è si, per le cose più banali, come per esempio che abiti indossare il giorno dopo, oppure cosa cucinare per cena, o, al massimo, che indirizzo scolastico o universitario scegliere..
Magari voi avrete pensato anche a che lavoro fare. Avrete già progettato ogni cosa nei minimi particolari.
Bhe, in parte l'ho fatto anch'io. Ma per il mio futuro ho ancora qualche dubbio.
Ad esempio, voi, se siete sposati, quante volte ci avete pensato prima di fare questo passo? E se non lo siete, non avete paura di ciò che possa succedere?
E la nascita di un bambino? E' una cosa che comunque riguarda il vostro futuro, quanto tempo ci avete impieghereste prima di essere sicuri al cento per cento di fare la scelta giusta?
A dirla tutta, il futuro un po' mi fa paura. Credo di essere abbastanza giovane da avere tempo per pensarci, eppure mi sembra una cosa così vicina che non può che spaventarmi.
La verità è che io, nel mio futuro, ora come ora, ci vedo una sola persona. E' qui con me in questo momento ed è la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita. Sono sicura che non riuscirei a vedermi con nessun altro, se non con lui.
Però, nonostante lui mi dimostri ogni giorno il contrario, ho sempre più paura che non veda me nel suo futuro.
Non ne abbiamo mai parlato e non ho intenzione di farlo, perché temo la sua risposta. Eppure non dovrebbe essere così.
Lui.. Bhe, diciamo pure che, forse, ho semplicemente paura di perderlo. Perché se davvero non ci sono io nel suo futuro, non so se riuscirei a sopportarlo.
So che non ce la farei. In pochi mesi è diventato il mio tutto e la sola idea di non averlo più al mio fianco mi terrorizza.
Sono consapevole del fat—'
Niall girò il foglio, sperando di trovarci qualcos'altro, ma le parole terminavano lì. Tornò a guardare la ragazza nel letto e non poté far altro che sorridere dolcemente. Riposò il foglio così come lo aveva trovato sulla scrivania e raggiunse Keira, stendendosi al suo fianco.
Lei mugugnò qualcosa di incomprensibile, girandosi dal lato di Niall.
"Ti amo, ricordalo sempre amore" le sussurrò lui, prima di baciarle la tempia.
Poté giurare di averla sentita sorridere a quelle parole, quando lei si strinse di più contro il suo petto.
Non era mai stato così. In ogni senso.
Non era mai stato con una ragazza così a lungo.
Non era mai stato così felice grazie ad un sorriso.
Non era mai stato così 'tranquillo' in un letto.
Non era mai stato così bene con qualcuno.
Non era mai stato così dolce.
Keira non lo aveva cambiato, aveva solo tirato fuori la parte migliore di lui, quella che sorrideva infilando la lingua tra i denti, facendo quasi sparire gli occhi, quella che, nei momenti di dolcezza, le baciava la fronte, stringendola a se, quella di cui si era poi innamorata follemente.
E forse nessuno dei due lo sapeva ancora, ma per loro il tempo non si sarebbe mai fatto sentire.
Sarebbero stati insieme due anni, ed ogni giorno sembrava essere il primo.
Sarebbero stati separati, dopo la notizia della morte di lei, ma qualcosa li avrebbe tenuti uniti per sempre, al di là delle difficoltà, delle lacrime e del dolore.
Keira ci sarebbe sempre stata per Niall e così lui per lei.
Si sarebbero amati fino alla fine, ma il loro amore non si sarebbe mai consumato.
Perché solo due cuori che battono allo stesso ritmo, che fremono per uscire dal petto che li intrappola solo per raggiungere l'altra metà, solo due cuori che si completano possono sopravvivere ad ogni circostanza.
Keira e Niall si completavano. Ma con loro era un'altra storia.
Non erano solo i loro cuori ad aver bisogno l'uno dell'altra.
Erano i loro corpi, le loro menti, le loro anime che si ricercavano continuamente.
Se Niall fosse stato un libro, Keira sarebbe stata senza dubbio la sua storia.
Se Keira fosse stata una canzone, Niall sarebbe stato senza dubbio la sua melodia.
Si completavano, nient'altro da dire.
E se non era amore questo, io davvero non so cosa altro potesse essere.

La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora