17. Stephanie.

115 9 0
                                    





La verità nascosta.

Stephanie.





Era fermo da dieci minuti, forse di più.
Perso nei suoi pensieri, Niall non si era nemmeno accorto di aver guidato fino quel punto. E quando aveva alzato lo sguardo alla sua destra, dopo aver parcheggiato, sentì il fiato mancargli.
Perché tra tanti posti era andato lì? Perché tornarci gli faceva quell'effetto?
Titubante, scese dalla macchina e si avvicinò al cancello.

"Vieni qui Keira!"
"Wow. E' la cosa più.. perfetta che abbia mai visto."
"Già. Questo posto è davvero stupendo" concordò.
"Io parlavo di te" sorrise la mora, prima che un nuovo bacio coinvolgesse entrambi.


Provò a respirare regolarmente, senza grande successo, poi si decise a scavalcare e si ritrovò dentro quel posto paradisiaco che tanto aveva amato un anno prima. Il lago si estendeva davanti ai suoi occhi, bello ed indifferente, come se il tempo non fosse mai passato e a Niall fece male. Tanto.
Non riteneva giusta una cosa del genere.
Il tempo passava, le persone cambiavano, se ne andavano, raramente ritornavano, ma le foto, i ricordi ed i luoghi erano gli stessi di sempre.
Rimanevano invariati. E se molti la reputavano una cosa magnifica, per Niall, che cercava disperatamente di dimenticare, quel luogo non poteva essere più inappropriato.
Avrebbe preferito che durante il corso dell'anno qualcuno lo avesse scoperto. E cambiato radicalmente.
Perché anche se sapeva che una parte di lui si sarebbe spezzata al pensiero, l'altra non ce la faceva a stare lì senza Keira.
Più i secondi passavano, più la voglia di riaverla accanto cresceva.
E questo non andava bene. Lui doveva restare con Lisa, dimenticarsi del suo passato ed andare avanti. Senza Keira. Non era uno sfizio, ne una necessità, ne un dovere.
Era un obbligo. Perché se non fosse andato avanti, la sua vita sarebbe finita lì.
Magari il suo corpo sarebbe sopravvissuto pochi giorni in più, ma la sua anima sarebbe morta completamente.
E Niall non voleva questo. Per quanto in quel mese fosse sembrato indifferente ad ogni cosa, ad ogni emozione, Niall aveva voglia di tornare a vivere.
Certo, avrebbe preferito farlo con Keira al suo fianco, ma doveva imparare a rassegnarsi.
Lei non c'era più, basta, fine della storia. E allora perché ci stava ancora così male?
Si sedette alla riva del lago, con lo sguardo fisso sulla cascata. Lo distolse solo quando una voce acuta lo richiamò.
"E tu chi sei?" chiese il bambino che era appena arrivato. Aveva i capelli un po' lunghi, pettinati in un caschetto alla Justin Bieber e gli occhi azzurro cielo. Gli ricordava vagamente qualcuno, ma in quel momento non seppe proprio chi.
"Sono Niall, tu?" domandò di ricambio.
"Matt. Che ci fai qui?"
"Potrei farti la stessa domanda, sai?" Il bambino alzò le spalle, avvicinandosi.
"Sono qui con i miei genitori" rispose.
"Capisco."
"Ora tocca a te."
"Cosa?"
"Perché sei qui?" chiese curioso. Niall sorrise.
"Non lo so."
"Come non lo sai?"
"Ci sono arrivato per caso."
"Ti sei perso?" Scosse lievemente la testa.
"Una specie."
"Sei strano" decise infine Matt, piegando la testa di lato.
"Può darsi. Quanti anni hai?"
"Cinque." Niall annuì.
"Matthew! Quante volte ti ho detto di non scap.. Niall?!" Una voce adulta richiamò il bambino, interrompendosi alla vista del biondo al suo fianco. Lui si girò di scatto, riconoscendo la familiarità di quella voce.
"Stephanie?"
"Oh Dio, sei proprio tu!" esclamò la ragazza, prima di abbracciarlo.
"Non posso crederci, che fai qui?" La bionda sorrise, ancora incredula di averlo visto.
"Io e Louis siamo in ferie quindi avevamo pensato di venire a fare una specie di 'gita familiare'.."
"Lui è tuo figlio?" Lei annuì e stava per parlare di nuovo, quando un'altra voce la interruppe.
"Steph, lo hai tr.. E lui chi è?" Una figura slanciata apparve alle spalle della bionda, gli occhi rigorosamente azzurri e i capelli alzati in un ciuffo biondo cenere. Impossibile non riconoscerlo, nonostante la pettinatura diversa.
"Capisco che sono passati sei anni, però cavolo Louis ora non riconosci neanche più il tuo migliore amico?" domandò il biondo, facendogli spalancare gli occhi.
L'espressione sorpresa, quasi come non si aspettasse di incontrarlo, nonostante Cranfield fosse piccola e lui sapesse dove abitasse.
"Niall?!" chiese come ad avere una conferma.
"Così pare" annuì Niall, prima di essere abbracciato di nuovo, stavolta da Louis.
Poco dopo, tutti e tre si sedettero accanto a Niall, cominciando a raccontarsi le ultime novità, dove per 'ultime' si intendeva quelle riguardanti gli ultimi sette anni.
Quando Niall aveva 15 anni, Louis era in assoluto il suo migliore amico, nonostante i quattro anni che avevano di differenza.
Louis era già maggiorenne e se inizialmente questo aveva tenuto Niall lontano da lui per un po', dopo l'età era diventata solo un numero. La loro amicizia andava al di là di quegli stupidi dettagli.
Poi Louis aveva conosciuto Stephanie, erano stati insieme per un anno, lei si era velocemente conquistata la fiducia di Niall, legando con lui e diventando la sua migliore amica in assoluto, poi aveva dovuto trasferirsi a causa del lavoro dei suoi genitori.
Louis l'amava troppo per lasciarla andare e dopo un mese di lontananza, aveva deciso di seguirla.
Da allora Niall non li aveva più visti né sentiti, se non qualche rara volta, per telefono.
Ed ora aveva scoperto che lei era rimasta incinta un mese dopo, che, seppure dopo qualche titubanza, la notizia era stata accettata da tutti e che un anno dopo la nascita di Matthew, si erano sposati ed erano andati a vivere insieme.
Ora, lui era un avvocato, lei di nuovo incinta e con un lavoro stabile da insegnante alla scuola primaria. E Niall era sinceramente felice per loro.
Quasi esitò, quando invece Louis gli chiese cosa avesse fatto in quegli anni.
La prima cosa che gli venne in mente da dire, fu Keira. Tanto per cambiare..
Si impose di cominciare dall'inizio e quando arrivò finalmente a quella parte, notò che Stephanie stava trattenendo il fiato.
"K.. Keira dici?" chiese. Niall annuì, tremando al suono del suo nome.
"E perché se ne è andata?" domandò Louis. Niall si rese conto che alla fine, quella era la domanda che gli ponevano tutti.
"Non lo so." E che quella era sempre la risposta che si ritrovava a dare. E per quanto sincera fosse, neanche lui ci credeva fino in fondo.
Quando gli disse che era morta, Stephanie scoppiò in un pianto silenzioso, attirando però comunque l'attenzione di Matthew che fino a quel momento era stato troppo impegnato a giocare per ascoltare il loro discorso.
"Che succede?" chiese il bambino, non capendo.
"Niente tesoro, è solo un po' di allergia" si limitò a rispondere lei. Ed anche se Matt era intelligente ed aveva capito che c'era qualcosa di più, si limitò ad alzare le spalle e tornare a giocare.
"Com'è successo?" sussurrò Steph, cercando di non piangere ancora. Niall distolse lo sguardo.
"Non.. Non vuoi saperlo" la avvertì.
"Ti prego" insistette lei.
"Non ce la faccio, scusa" ammise infine, sperando che il discorso finisse lì. Voleva parlare di lei, non della sua morte alla quale si ostinava a non credere.
"Ed ora?" chiese Louis, percependo i suoi pensieri. Lui alzò le spalle, tornando alla realtà.
"Ed ora c'è Lisa." E raccontò anche di lei, di come l'aveva conosciuta e di come stava provando a darle una possibilità.
"Perché non venite a casa, stasera?" propose dopo qualche minuto di silenzio.
"Meglio di no, Matt la sera è irrequieto, preferirei si addormentasse presto" spiegò la bionda, dispiaciuta.
"Capisco.." annuì Niall.
"Però, teniamoci in contatto, noi restiamo qui per un'altra settimana, magari possiamo vederci!" continuò.
"Per me va bene" disse Niall, forse un po' più leggero dopo aver raccontato quella storia a qualcuno.
Si alzarono e dopo aver chiamato Matthew, si diressero verso il cancello.
"Fatti sentire, mi raccomando. Ti voglio bene" lo salutò Louis con un abbraccio, prima di entrare in macchina.
"Niall, vorrei parlarti.." disse invece Stephanie.
"Dimmi."
"Non ora. Magari domani.. Sei libero la mattina?" chiese.
"Credo di sì."
"Ti mando un messaggio stasera, grazie."
"Figurati! Mi ha fatto piacere rivedervi, mi siete mancati in fondo." Si sorrisero, complici come una volta, poi si salutarono ed entrarono nelle rispettive macchine.
Niall tornò a casa che ormai erano le dieci di sera.
"Amore! Ma dove sei stato?" chiese subito Lisa.
"Scusa, ero uscito a fare un giro, poi ho incontrato dei vecchi amici ed il tempo è volato senza che me ne accorgessi.." Lei annuì, poi lo baciò.
Niall si ritrovò a pensare che ad una come Stephanie, Lisa sarebbe risultata senza dubbio indifferente.
Keira, invece, avrebbe sconvolto anche lei. Sarebbero andate d'accordo.
Scosse la testa, scacciando via i pensieri e sorridendo.
"Vado a farmi una doccia, tu hai già cenato?"
"Sì, scusa."
"Non preoccuparti, io non ho fame."
"Sicuro? Guarda che.."
"Sì, sicuro. Se vuoi andare a dormire vai.."
"Ti aspetto.."
"Come vuoi." Poi sparì dietro la porta del bagno. Intanto Lisa, si era seduta sul divano.
Quel giorno era rimasta a pensare, mettendosi in testa più confusione di quanta non ne avesse già.
Aveva anche provato a ricontattare Keira, in qualche modo, ma non aveva ricevuto risposta.
Aveva pensato che magari stava dormendo, quindi si era ripromessa di riprovarci più tardi, dimenticandosene e rimanendo a telefono tutto il pomeriggio.
La vibrazione di un cellulare catturò la sua attenzione. Lanciò un'occhiata al tavolino di fronte a lei, vedendo il telefono di Niall illuminarsi.
"Chi è Steph?" gli chiese dieci minuti dopo, quando lui uscì dalla doccia.
Non aveva letto il messaggio, ma vedere il nome di una donna che non fosse lei sul telefono di Niall le dava fastidio.
Sperò fosse solo qualche collega.
"E' una mia amica, perché?" rispose invece lui.
E senza saperlo, quella frase gli avrebbe fatto riavere Keira, in un modo o nell'altro. e

La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora