The End- Fallen for you.

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La verità nascosta.
Fallen for you.



Forse era tutto cominciato per gioco, forse all'inizio era stato solo un qualcosa per divertirsi.
Forse se quella sera a casa di Liam, Keira non si fosse concessa qualche bicchiere in più di alcolici non avrebbe accettato.
Forse se gli amici di Niall non lo avessero praticamente spinto in pista da lei, lui non le avrebbe mai chiesto nulla.
Forse se quella sera non si fossero baciati o se la mattina dopo non si fossero rincontrati per caso, la loro storia non sarebbe mai nata.
Tuttavia, quei due erano sempre stati una forza insieme.
Qualcosa che non si poteva discutere, una certezza assoluta eppure allo stesso tempo non sapevi mai cosa aspettarti da loro.
Niall e Keira continuavano a completarsi, anche dopo anni che erano stati insieme e durante i quali i loro pezzi si erano deformati. Loro due continuavano a combaciare comunque, come un puzzle che ti cattura, che non vedi l'ora di finire e quando lo fai te ne staresti lì a guardarlo per ore e a pensare quanto bene si uniscano quei pezzetti di cartone.
L'anno precedente avevano avuto più bassi che alti, erano stati separati per tantissimo tempo, lei aveva quasi rischiato di morire e lui aveva trovato un'altra.. ma nemmeno questo alla fine era riuscito a separarli.
Keira sarebbe sempre rimasta l'unica per Niall e viceversa.

"Sai cosa?" chiese lui. Erano in cucina, nel salotto si era appena accomodato Louis e lei gli stava prendendo una birra. Niall ne aveva approfittato per seguirla e parlare. Lei alzò lo sguardo per guardarlo.
"Cosa?" rispose. Si scambiarono un sorriso.
"Domani ti porto fuori" fu l'unica cosa che disse. Keira aggrottò la fronte, mantenendo il sorriso.
"Eh?"
"E' da quando ci siamo trasferiti che non stiamo un attimo da soli. Non che mi dispiaccia la loro compagnia, ma andiamo! Sembra si diano i turni per non lasciarci!" esclamò. Lei rise, trovandosi tuttavia d'accordo.
Da quando le cose si erano sistemate, con Lisa e tutti, i loro amici andavano a trovarli continuamente. E Niall non esagerava. Erano davvero coordinati! Se la mattina arrivava Stephanie con il bambino, appena se ne andava per pranzo veniva Jade con Liam che gli imponeva di invitarli a mangiare. E quando se ne andavano, arrivavano Lisa e Dylan. Oppure arrivava Louis con Matthew, perché la mattina era andata solo Steph a salutarli e lui si ritrovava magicamente nostalgico, tanto non poter stare senza la compagnia di Niall e Keira.
Ed anche Samantha ed Harry avevano preso l'abitudine di andarli a trovare da quando si erano trasferiti.
In realtà, più che per la loro mancanza, le visite continue dei ragazzi erano tutte per accettarsi che Keira stesse bene e che la sua gravidanza procedesse al meglio.
"Secondo te ci lasciano in pace?" chiese lei, aprendo il frigorifero.
"No, ma ho intenzione di spegnere il telefono e non dire a nessuno dove ho in mente di portarti"
"Oddio, potrebbero pensare che vuoi rapirmi"
"Non sarebbe del tutto sbagliato" ridacchiò lui. Lei prese la birra e tornò a guardare Niall.
"No?"
"No, ti voglio tutta per me" sorrise.
"Vi voglio tutti per me" si corresse poi. E lei non poté fare a meno di gettargli le braccia al collo e stringerlo in un abbraccio, o almeno provarci, con quel pancione che li divideva..
"Guardate che non potete fare altri figli mentre c'è quello nella pancia!" esclamò Louis dal salotto. Keira rise, staccandosi e raggiungendo il loro amico.
"Ma che simpatico che sei!" gli disse poi, porgendogli la birra.
"Sicuro che non vuoi niente tesoro?" chiese poi a Matthew che se ne stava seduto a guardare la tv.
"No, grazie" rispose, quindi lei si sedette accanto al moro.
"Stavo pensando che magari domani potete venire a casa a mangiare, o veniamo noi qui.." disse Louis. Lei e Niall si scambiarono uno sguardo.
"Veramente domani non ci siamo" lo informò Niall.
"Come no? E dove andate?"
"A fare un giro"
"Dove?"
"Non lo sappiamo ancora" lo liquidò.
"Ma.."
"Non preoccuparti, starai bene anche senza di noi" scherzò Keira. Louis puntò un dito contro Niall.
"Sta attento a non farle succedere niente" Lei roteò gli occhi.
"Ma anche con Stephanie eri così? Mio Dio, poverina!" lo prese in giro.
"Ehi, mi preoccupo solo, cosa che dovresti fare anche tu, hai una vita dentro quel pallone" Keira scosse la testa, rassegnata alle parole che, oltre Louis, anche gli altri continuavano a ripeterle sempre.
Come se facesse qualche sport estremo o Niall le permettesse di sforzarsi più di quanto doveva.
Continuarono a chiacchierare per il resto della serata, poi Louis disse che sarebbe tornato a casa sua per cena ed andò via.
"Oddio, finalmente!" si ritrovò ad esclamare la ragazza, dopo aver chiuso la porta.
"Ok, lo adoro e tutto il resto, ma davvero, il prossimo che viene lo picchio con l'ombrello" continuò, tornando a sedersi sul divano, mentre Niall se la rideva. Allargò un braccio e la strinse a sé.
"Ma tu ci credi?" chiese in un sussurro, mentre le baciava i capelli.
"A cosa?" Lui le accarezzò la pancia, sorridendo.
"Che qui c'è nostro figlio. Cioè nostro, mio e tuo!" Keira si morse il labbro inferiore e sorrise a sua volta, mentre lui poggiava l'orecchio sul rigonfiamento.
"Ehi tesoro" cominciò a parlare. Lei prese ad accarezzargli i capelli e trattenne un respiro quando sentì suo figlio scalciare.
"Ti decidi ad uscire? Guarda che qui ti stiamo aspettando tutti!" poi rise, rivolgendosi a Keira.
"Credo che sarà un ritardatario cronico come è diventato il papà" le disse e lei alzò gli occhi al cielo.
"Povera me" commentò poi.
"Sentito? La mamma non vuole aspettare, su, datti una mossa. E poi sono sicuro che anche tu sei curioso di vedere quanto è infinitamente bella, quindi che aspetti?" Keira si piegò a dargli un bacio sulla guancia.
"Magari non domani, visto che sarà il primo giorno in cui staremo da soli, quindi rimani lì ancora per un po', okay?" chiese lei. Niall rise.
"Poco più di ventiquattro ore, poi voglio vederti" sussurrò al bambino dentro la pancia. Poi si alzò e tornò ad abbracciare Keira.
"Ti amo" le disse.
"Ti amo" rispose sorridendo, prima che le loro labbra si unissero.


"Se hai dimenticato gli occhiali non torniamo a prenderli" la avvisò Niall quando entrambi furono in macchina, già consapevole di ciò che sarebbe successo.
"Oh cavolo, è vero!" esclamò lei, riaprendo lo sportello e tornando in casa per prendere gli occhiali da sole.
"Grazie" disse poi, quando tornò all'auto.
"Non c'è di che" sorrise.
"Cosa vuoi mangiare?" le chiese poi.
"No, se te lo dico mi prendi in giro" Lui la guardò male.
"Dimmelo"
"No"
"Keira"
"Niall" rispose lei.
"Andiamo, cosa vuoi?" le chiese di nuovo. Lei sussurrò qualcosa, mettendo il broncio.
"Cosa?" Keira sbuffò.
"Vorrei mangiare al McDonald's, contento?" ripeté ad alta voce. Niall rise e lei incrociò le braccia al petto, portando lo sguardo fuori dal finestrino.
La gravidanza le aveva portato le voglie più impensabili e con esse una grande voglia di fastfood e schifezze. Ovviamente, il tutto doveva poi essere rapportato a frutta e verdura per una sana alimentazione e il risultato erano stati un bel po' di chili in più, che le stavano comunque benissimo.
Lui l'aveva presa in giro per il suo tanto mangiare, ma alla fine l'aveva sempre accontentata e coccolata.
Ed anche quella volta, si fermò al primo takeaway che vide. Lei sbuffò di nuovo.
"Giuro che non comprerò molta roba" disse.
"Prendi quello che vuoi" sorrise lui.
"Mi stai facendo ingrassare tantissimo" disse poi lei, rivolta alla sua pancia.
"Come se fosse colpa sua" rise Niall.
"Sì che lo è"
"No, lui ha fame, se poi tu vuoi nutrirlo con queste cose mica ha colpe!" Lei scosse la testa lasciando perdere.
La commessa sorrise teneramente quando arrivò il loro turno, poi prese le ordinazioni.
Quando le loro buste furono pronte tornarono in auto.
"Non vuoi ancora dirmi dove stiamo andando?" gli chiese.
"No"
"Ti odio"
"Non ci credo neanche se lo vedo" disse Niall. Lei gli fece una linguaccia.
Quando lui fermò la macchina, Keira aggrottò la fronte. Il posto le era dannatamente familiare, ma non riusciva a ricordare quale fosse.
"Vieni" Si fermarono davanti ad una cascata e Keira si portò una mano alla bocca, incredula.
"Oddio, c'è ancora" Era passato tantissimo tempo da quando erano andati in quel posto l'ultima volta, al loro primo anniversario.
"Pensavo potesse farti piacere tornarci" disse Niall, guardandosi intorno.
"E' ancora stupendo" commentò lei sorpresa. Attorno a loro, la cascata terminava in un lago e gli alberi facevano ancora da copertura.
Al posto della tenda in cui avevano passato il loro anniversario però, stavolta non c'era niente e Niall non ci mise molto a coprire l'erba con dei teli che aveva portato.
Si sedettero entrambi e Niall prese a svuotare i sacchetti appena comprati.
"Quando saprà che gli hai fatto mangiare tutta questa roba non credo vorrà più vedere un McDonald's in tutta la sua vita" scherzò.
"Sai sempre come farmi sentire amata" rispose lei sarcastica.
"Vorresti dire che non lo faccio?" Lui si fermò, guardandola. Keira sorrise.
"No" Lui spalancò la bocca, poi lasciò le buste sul telo e si avvicinò a lei.
"E cosa dovrei fare allora?" le chiese.
"Mm, vediamo.." disse lei, fingendo di pensarci, poi si sporse verso di lui e gli stampò un bacio sulle labbra. Lui approfondì il bacio e lei sorrise di nuovo.
"Questo è un buon inizio" disse poi.
"Forse posso fare di meglio" rispose lui.
"Cosa?" Lo vide prendere un respiro più profondo degli altri, poi i loro sguardi si incrociarono.
"Non interrompermi" disse solo Niall. Keira fece una faccia confusa, ma annuì.
"Okay, allora.. premetto che non sono bravo in queste cose, credo tu lo sappia, quindi non aspettarti nessun discorso da oscar o cose del genere. Quando ti ho incontrata per la prima volta ho solo pensato che fossi bellissima. Quando i ragazzi mi hanno 'costretto' a pagare il pegno di quella scommessa e ti hanno indicata, era come se il tuo sorriso splendesse tra quello di tutti gli altri e mi sento un idiota a dirlo, ma credo di averti amata sin dal primo secondo, senza smettere più. Neanche quando ti sei chiusa in quel bunker o quando mi sono messo con Lisa. Continuavi ad esserci solo tu e quando poi l'ho capito mi sono promesso che non ti avrei più lasciata andare. Ti ho dato tutto ciò che potevo darti e poi mi sono chiesto se c'era un modo per averti ancora di più di quanto faccia ora" Si alzò sulle ginocchia e le sorrise.
"Credo di averlo trovato, dovresti solo dirmi di sì" Cercò qualcosa nelle tasche posteriori, poi ne cacciò un cofanetto blu. Keira spalancò gli occhi, ancor prima che lui continuasse.
"Quindi" tossì "prima di rispondere pensaci bene, perché se accetti dovrai sopportarmi per il resto della tua vita, vedere la mia faccia ogni giorno dalla mattina alla sera e lo so che lo fai già, ma se accetti non potrai più tirarti indietro.. Okay, suona un po' come una minaccia, ma in fondo lo è, in un certo senso e comunque volevo avvisarti prima che.."
"Niall, calmati" lo interruppe lei, quando vide che lui aveva preso ad agitare in continuazione la mano libera e a parlare a vanvera. Lui sospirò.
"Sì, quindi.. insomma.." Si morse il labbro inferiore ed aprì il cofanetto.
"Vuoi sposarmi?" buttò fuori tutto d'un fiato, guardandola. Lei sentì gli occhi inumidirsi e riuscì a stento ad annuire e balbettare un "oh mio Dio.. sì", prima che le lacrime cominciassero a scendere copiose lungo le guance.
Niall si accorse solo in quel momento di aver trattenuto il fiato, quindi fece un sospiro di sollievo e, sorridendo come poche volte aveva fatto nella sua vita, le infilò l'anello che aveva scelto qualche settimana prima. Poi la strinse in un abbraccio.
"Sì, sì, sì" ripeté lei sul suo collo.
Lui si allontanò di poco solo per asciugarle le lacrime.
"Scusami, è che.. gli ormoni della g.. gravidanza.." biascicò Keira, provando a trattenere le lacrime.
Quando riuscì a smettere di piangere, sorrise.
"Ti amo così tanto, Niall" gli disse poi. Lui la baciò, poi rise felice.
"Sei contento piccolo? Io e la mamma ci sposiamo" disse poi, rivolto al bambino.
"Oddio, non posso crederci" commentò Keira ancora incredula. Si scambiarono un altro bacio e alla fine lei sorrise.
"Io ho le farfalle nello stomaco e okay, ma tuo figlio sta.. leggermente morendo di fame" Niall rise, mentre tornava al suo posto e le porgeva un panino.

Rimasero lì l'intero pomeriggio, stesi per terra a guardare gli alberi che coprivano il cielo e a chiacchierare come non facevano da tantissimo e mentre Keira rideva ad una battuta, Niall pensò che, se era possibile, si stava innamorando di nuovo.
Ogni parola, ogni sorriso, ogni gesto, tutto di Keira lo faceva innamorare, ogni volta un po' di più e lui continuava a stupirsi di questo. Anche quando aveva pensato di non poter amarla di più, lei gli aveva sorriso e lui si era ritrovato un po' più innamorato. Quasi al limite del ridicolo, ma non gli importava. Il sole stava per tramontare, quando Keira si immobilizzò per un istante, prima di piegarsi.
Urlò, portandosi una mano sulla pancia e Niall accorse subito, preoccupato.
"Tutto bene?" le chiese. Lei scosse la testa, poi urlò di nuovo.
"Oh cazzo" fu tutto quello che disse Niall, prima di prendere al volo la busta con ciò che era rimasto del loro pranzo ed aiutare Keira ad alzarsi.
"Un piccolo sforzo amore" le chiese, trascinandola fino alla macchina. Poi sfrecciò verso l'ospedale.
Quando arrivò, gli infermieri portarono la ragazza in una sala e lui cominciò a fare avanti e indietro per il corridoio.
Accese il telefono e tra tutte le chiamate perse che trovò, gliene arrivò una proprio in quel momento, da Stephanie.
"Niall! Finalmente, Louis è pieno d'ansia e devo dire anche io, che fine avete fatto? Dove siete, tutto b.."
"Siamo in ospedale, credo che Keira stia per partorire, o almeno spero sia quello" L'unica cosa che si sentì in risposta fu silenzio.
"Oh santo cielo, stiamo arrivando" disse infine Steph.
Niall riprese a camminare freneticamente, fin quando un'infermiera non lo chiamò.
"Niall Horan?"
"Io, sono io" Lei gli sorrise.
"E' appena cominciato il travaglio, entro domani sarà padre" Lui si immobilizzò.
"Posso.. posso entrare?" chiese.
"Per il momento no, la chiamo appena siamo pronti per la fase espulsiva, quella delle spinte" Niall annuì.
"Si riposi, potrebbe volerci tanto tempo" lo avvisò l'infermiera, prima di andare via.
Lui si sedette su una delle sedie libere e prese a torturarsi le mani.
Non seppe dire quanto tempo fosse passato, ma quando alzò la testa, Liam gli stava giusto andando incontro.
"Ehi! Louis ci ha chiamato, tutto ok?" Alle sue spalle Jade teneva in braccio Josh, il figlio di Stephanie.
"Loro stanno arrivando" gli disse lei sedendosi accanto a Niall. Lui ripeté le parole dell'infermiera ad entrambi. Dieci minuti dopo erano arrivati anche Lisa, Dylan, Samantha ed Harry.
Nana, la nonna di lei, li seguì con un quarto d'ora di ritardo.
"Sono ancora in tempo, vero?" chiese appena li raggiunse tutti.
"Sì, certo" rispose Dylan.
Verso mezzanotte, la stessa infermiera che era uscita qualche ora prima richiamò la loro attenzione. Sorrideva, entusiasta.
"Keira ti cerca, Niall" disse. Lui e Nana si alzarono nello stesso momento, mentre Jade esclamava un "oddio, è arrivato il momento!"
Il biondo entrò velocemente nella stanza e per un momento si sentì mancare l'aria.
Si guardò intorno, indossò il camice che un dottore gli stava porgendo, poi si avvicinò al letto dove c'era Keira e le prese una mano.
"Niall" sussurrò lei, con il viso contratto in una smorfia di dolore.
"Va.. tutto bene, amore" Lei si morse con forza il labbro inferiore e per Niall fu come se tutto venisse ovattato.
Ogni suono, ogni parola che l'infermiera urlava alla sua ragazza per incoraggiarla, lui la sentiva come se fossero miglia distanti.
Come se stesse guardando la scena dall'esterno, come se non fosse davvero lì in quel momento.
L'unica cosa che riusciva a pensare era: 'sto per diventare padre'.
La realtà tornò a colpirlo solo quando sentì un bambino piangere.
Si voltò verso l'infermiera che in quel momento stava tagliando il cordone ombelicale e strinse un po' di più la mano di Keira, che intanto aveva poggiato la testa al cuscino e respirava sfinita.
"Vuole vederlo, mamma?" le chiese la donna che aveva avvolto il bambino in un asciugamano. Lei annuì in risposta e l'altra gli si avvicinò.
Keira si mise a sedere.
"Ciao piccolo" gli disse, tirando su col naso e sorridendo.
"Congratulazioni" sorrise l'infermiera.
"E'.. è stupendo" riuscì a dire Niall.
"Sì, sei proprio bellissimo" confermò Keira con una voce buffa, guardando il piccolo che aveva tra le braccia.
"Vuoi andare da papà? Sì?" continuò. Niall la guardò.
"E' la cosa più bella che abbia mai fatto in vita mia" le disse poi, stampandole un bacio sulle labbra.
Quando prese tra le braccia suo figlio, Niall provò qualcosa che mai aveva provato prima e sentì come se un'altra parte di lui fosse appena stata lucidata.
Come se a quel puzzle che tanto lo faceva sentire vivo si fosse aggiunto un nuovo pezzo e Niall non poteva far altro che amare alla follia quella variante.
"Oh mio Dio" sussurrò.
"Ciao amore" disse poi, gli occhi lucidi per l'emozione e il cuore a mille.

Forse era tutto cominciato per gioco, ma di sicuro era finito con qualcosa di molto più importante e serio, qualcosa che li aveva legati in modo indissolubile, qualcosa che entrambi amavano alla follia.
Forse all'inizio era solo un qualcosa per divertirsi, ma quando Keira si voltò a guardare Niall che teneva in braccio il loro bambino, non riuscì a non pensare a quanto fosse stata fortunata, a quanto lo amasse e quanto fosse totalmente, inspiegabilmente ed assolutamente pazza di lui.



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Ehi! Ok, ora è ufficialmente finita haha

Ho voluto pubblicare quest'ultimo pezzo oggi perchè la domenica è una giornata piena di noia e perchè così avrei avuto qualcosa da fare (come giustificazione per non aver ripetuto storia haha).
Magari ho dato qualcosa da fare anche a voi, se vi annoiavate :)
Grazie a chiunque abbia seguito la storia, I love you x
Baci <3 C.



La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora