23. We're getting married.

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La verità nascosta.

We're getting married.



A Keira sembrò di non aver mai corso così tanto in vita sua.
Si fermò un secondo per respirare, poggiando le mani sulle ginocchia, poi alzò la testa e scorse la casa di Niall da lontano. Non mancava molto, solo qualche metro e l'avrebbe raggiunto. E poi?
Prese un ultimo respiro, prima di chiudere gli occhi e riprendere a correre. Sembrava quasi una lotta contro il tempo.
Più i secondi passavano, più i battiti del suo cuore acceleravano, più Keira sentiva l'ansia su di se.
E se lui l'avesse rifiutata?
In quel momento decise che non le sarebbe importato cosa sarebbe successo. Lei voleva solo provarci, senza gettare via quell'unica possibilità che aveva.
E se lui avesse deciso di non volerla più nella sua vita, l'avrebbe accettato. A malincuore, magari ci sarebbe stata male per chissà quanto, ma l'avrebbe accettato.
Le sarebbe bastato voltare l'angolo e correre per altri dieci secondi per arrivare alla villa di Niall.
Qualcosa però le bloccò la strada ed anche il respiro.
"Ma che.. Ah, scusami, davvero, non so che dirti, mi dispiace da morire.." Alzò lo sguardo, di fronte a lei un ragazzo ad occhio e croce della sua età che aveva in mano un bicchiere di carta quasi vuoto.
Guardò la sua maglietta, notando la macchia di aranciata che si espandeva sempre di più sul petto.
"Io non volevo, non ti ho vista e.." continuò il tipo attirando la sua attenzione. Aveva i capelli quasi neri, più scuri alla radice e gli occhi marroni, probabilmente i più belli che avesse mai visto.
"No, non preoccuparti, non fa niente" lo interruppe, lanciando un occhiata alla casa di Niall.
"No, davvero, non volevo, posso fare qualcosa per aiutarti? Aspetta, forse in quel bar hanno uno smacchiatore, vieni.."
"Non c'è bisogno davvero, non fa niente.." Batté ripetutamente il piede a terra, sperando di liberarsi in fretta.
"Insisto, mi dispiace davvero."
"Però.." provò a dire, ma il suo braccio era già stato avvolto dalla mano del moro che ora la trascinava nel bar indicato poco prima. Keira sospirò, rassegnandosi all'idea di dover aspettare per vedere Niall.
"Io comunque sono Dylan" si presentò.
"Keira" sorrise la mora, prima che lui chiedesse aiuto alla cameriera.
"Ti va di prendere qualcosa? Visto che siamo qui.." propose lui e, ormai totalmente rassegnata, lei annuì.
"Va bene" accettò.
"Quindi.. quanti anni hai?" le chiese sedendosi ad uno dei tavolini liberi.
"Ventidue. Tu?"
"Anche io! Sei di qui?" Lei annuì.
"Io sono americano, mi sono trasferito da poco e sto ancora cercando lavoro. Tu che lavoro fai?"
"Sono una giornalista.." disse, ripensando al giorno in cui si era ripresentata in ufficio. La direttrice era stata titubante, e le aveva assegnato un articolo come prova. Prova che naturalmente Keira aveva superato, quindi era stata riassunta quasi senza difficoltà.
"Bello!" Lei sorrise e la discussione prese una piega sempre più piacevole, mentre si conoscevano meglio.
Erano quasi due ore che chiacchieravano ininterrottamente.
"Beh, si è fatto tardi, devo andare.."
"Certo, ti accompagno, anche se sono a piedi." Lei rise e lui pagò le ordinazioni, prima di prenderla sottobraccio ed uscire. Durante la conversazione, lei aveva anche accennato a Niall, sorprendendosi piacevolmente della schiettezza del moro nel porle ogni genere di domanda.
"Domani sei libera?" le chiese.
"La mattina no, finisco di lavorare alle tre.."
"Ed il pomeriggio?"
"Credo di sì, perché?"
"Non ho ancora visitato la città e mi servirebbe una guida.. non è che tu.." Lei rise di nuovo, annuendo.
"Certo, domani ti porto in giro, ma ti avviso, Cranfield è esattamente ciò che vedi. E' una piccola cittadina, niente di speciale." Lui alzò le spalle, annuendo.
"Dove ci incontriamo?"
"Se mi lasci il tuo numero ti chiamo quando esco dall'ufficio e ti dico dove sono, così mi raggiungi, ok?"
"Certo!" Si scambiarono i numeri e Keira arrivò fuori casa.
"Sono arrivata. Beh, allora ci vediamo."
"Ok, ciao Keira" sorrise lui spensierato.
"Ciao Dylan." Le diede un bacio sulla guancia, prima che lei lo vedesse andar via. Scosse la testa, intenerita da tanta semplicità, poi entrò in casa.
"Eccola, chissà che avranno fatto tutto questo tempo!" sentì dire da qualcuno. Entrò in salotto, trovandoci Stephanie, Jade e Liam.
"Sei ancora qui, bionda?" chiese a Steph.
"Ciao ragazzi, nonna.." sorrise raggiungendoli sul divano.
"Come mai qui?" chiese poi.
"Prima dicci com'è andata!" Jade le lanciò un occhiata maliziosa facendole scuotere la testa.
"Non sono andata da Niall" raccontò.
"Come no? Avevi detto che ci saresti andata Keira!" sbottò Stephanie.
"Sì, infatti volevo andarci ma per strada ho conosciuto un ragazzo e siamo rimasti a parlare tutto il tempo."
"No, aspetta, fammi capire. Tu hai mandato all'aria l'occasione di tornare con Niall solo perché per strada c'era un tipo carino che ha attirato la tua attenzione?!" Jade era quasi sconcertata.
"Punto uno, non era un'occasione, posso andarci anche domani da Niall.. punto due, non è che ha attirato la mia attenzione perché è carino, mi ha solo versato un po' di aranciata addosso e per farsi perdonare mi ha invitato a bere qualcosa ad un bar. E comunque, non c'è bisogno che vi scaldiate tanto, è carino, ma non è il mio tipo" disse infine. Le due ragazze mormorarono qualcosa di incomprensibile, mentre Liam si limitava a guardarla in silenzio.
"Allora, perché siete qui?" Gli occhi di Jade si illuminarono di colpo.
"Ah già! Dobbiamo dirti una cosa." Sorrise come forse Keira non l'aveva mai vista fare prima.
"Che succede?" Sorrise anche lei, contagiata dalla sua amica. Lei guardò Liam, che la prese per mano.
"Ci sposiamo" annunciò infine, con gli occhi leggermente più lucidi. Keira rimase in silenzio, assimilando la notizia, prima di saltare addosso ad entrambi e soffocare un urlo.
"L'ha presa bene" disse Stephanie sorridendo.
"Scherzi? Sono felicissima per voi ragazzi, davvero!"
"Grazie." Liam le sorrise.
"Quindi mia cara, ora manchi solo tu e vedi di fare in fretta a riconquistare il tuo uomo eh!" scherzò Jay.
"Ci proverò" promise Keira, che però era seria. Aveva deciso che il giorno dopo sarebbe andata da Niall, prima di vedere Dylan. Voleva chiarire ogni cosa e al più presto.
"Finalmente ha capito che nessuna lo merita quanto lei!" esclamò Steph.
"Guarda che io penso ancora che lui meriti di meglio" ammise.
"Solo che lascerò che sia lui a decidere" disse.
"E vedrai che saprà decidere" la rassicurò Jade. Liam annuì.
"Ehi ragazzi, cenate qui?" chiese Nana che fino a quel momento era rimasta seduta su una poltrona a leggere in silenzio.
"Io devo tornare in hotel, Louis e Matt mi aspettano." Jade e Liam invece accettarono.
"Ciao Steph, salutami tutti."
"Ciao ragazzi! Arrivederci signora" salutò la bionda, prima di andare via prendendo la stessa strada in cui era sparito Dylan poco prima.

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"Ti va?" era stata l'ultima domanda di Lisa dopo un intero monologo di cui Niall aveva si e no capito la metà. Nonostante tutto, annuì, stampandole un bacio sulle labbra. Si erano svegliati da poco, sebbene fossero quasi le due ed ora stavano programmando- anche se aveva fatto tutto Lisa- di andare a mangiare fuori.
Niall sembrava convinto della sua scelta, quella notte avevano scambiato due chiacchiere e lui era rimasto col sorriso stampato in faccia fino alla mattina successiva. Sembrava felice.
"Allora vado a prepararmi" disse lei, alzandosi dal letto ed entrando in bagno.
Quella stanza le fece uno strano effetto. Era da tanto che non ci entrava e quando il suo sguardo si posò sullo specchio, ebbe la sensazione che Keira la stesse osservando ancora. Scosse la testa, ridendo.
Rideva perché quella storia assurda era finita, Keira era sparita dalla vita di Niall e dalla sua e lei aveva ottenuto ciò che voleva.
Si fece una doccia veloce, indossando poi i vestiti con la quale era arrivata il pomeriggio precedente. Piegò la maglia che Niall le aveva prestato per dormire e, dopo essersi data un ultima sistemata allo specchio, tornò in camera da letto.
Sentì l'acqua scorrere al piano di sotto e pensò che lui si stesse lavando. Posò la maglietta sul letto, sedendosi poi a sua volta.
Lo squillo di un cellulare ruppe il silenzio e Lisa lanciò uno sguardo al comodino di Niall. Prese il telefono, notando il nome di Keira comparire sullo schermo.
Guardò la porta confusa, poi di nuovo il cellulare del moro e si affrettò a rifiutare la chiamata.
Il telefono squillò altre due volte e, alla terza, Lisa decise di rispondere.
"Pronto?"
"Niall!"
"Non sono Niall, cara" disse. Dall'altro lato nessuno rispose e questo la fece sorridere.
"L.. Lisa?"
"Ciao Keira."
"Che.. Perché hai il cellulare di Niall?"
"Oh, lui si stava lavando e lo ha lasciato in camera."
"Sei a casa sua?"
"Sì."
"Ah. Perché?" Lisa sorrise di nuovo, vittoriosa.
"Abbiamo chiarito."
"State insieme?" si sentì chiedere dopo un attimo di silenzio e poté giurare di aver sentito Keira trattenere il fiato.
"Sì." E la linea dall'altro lato cadde. Guardò il telefono, prima di rimetterlo sul comodino e scendere in cucina.
Aprì il frigo e prese l'acqua, versandone un sorso in un bicchiere. Se lo portò alla bocca quando due mani le cinsero i fianchi.
"Pronta?" Le chiese Niall all'orecchio, baciandole poi il collo.
"Sì, ma se fai così non usciamo più." Ridacchiò. Lui si staccò, sorridendo.
"Andiamo?"
"Andiamo" acconsentì lei prendendogli la mano.
"Aspetta, prendo il cellulare e il portafoglio e torno." Lei si irrigidì un secondo, prima di annuire.
Cinque minuti dopo erano per strada, pensando ad un posto in cui fermarsi per il pranzo. Alla fine entrarono in un locale in cui entrambi erano stati spesso.
Carter chiamò Lisa al cellulare, costringendola ad allontanarsi qualche minuto, intanto Niall controllò l'orario. Erano le tre meno dieci e lui pensò, divertito da quell'idea, di non aver mai mangiato così tardi.
La cameriera si avvicinò e lui si prese la briga di ordinare per entrambi, cosa che non dispiacque a Lisa quando tornò al tavolo. Quando i piatti arrivarono, entrambi erano immersi in una conversazione banale, tanto che Niall non ci mise molto a perdere l'attenzione e concentrarsi sui suoi pensieri.
"Niall? Mi ascolti?" chiese Lisa dopo un po', facendolo riscuotere.
"Eh? Scusa, ero distratto.." ammise lui.
"Ho notato. Tutto ok?"
"Sì, certo." Le sorrise rassicurante, poi si voltarono entrambi verso la porta che si era appena aperta.
Niall osservò attentamente la coppia che era appena entrata.
E sentì qualcosa agitarsi nello stomaco, quando capì che la ragazza in questione, era Keira.


La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora