14. Why don't you test him?

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La verità nascosta.

Why don't you test him?



ATTENZIONE: Vi ricordo che i capitoli che succederanno sono tutti
la ricostruzione dei fatti "dal punto di vista" di Keira.


"Ma davvero? No, dico, sei serio?" chiese con le sopracciglia inarcate,sperando la stesse prendendo in giro.
"Sì, perché?" chiese non capendo.
"No, ma, cioè.. insomma, con Fabiana?" domandò di nuovo.
"Si, Keira, con Fabiana, me lo hai già chiesto dieci volte, qual è ilproblema?"
"Il problema è che lei non vuole solo 'lavorare' come dici tu."
"Keira.."
"No, Niall, dico davvero. Si vede lontano tre chilometri che vuole altro date."
"Amore, ti ho già detto che tra me e lei non c'è e non ci sarà mai niente. Nondevi essere.. gelosa."
"Non sono gelosa."
"Ne abbiamo già parlato" rispose lui, ignorando il suo tentativo di fingere.
"Lo so, però.."
"Però niente." Le stampò un bacio sulle labbra, poi sorrise.
"Lo sai che ti amo Keira." Lei si ritrovò a sospirare, nascondendo un sorrisoed arrossendo.
"Lo so" confermò.
"Quindi non farti paranoie, dobbiamo solo fare una specie di duetto, niente dipiù" spiegò, ripensando a ciò che Paul gli aveva chiesto il giorno prima.
"Va bene" si arrese lei, prima di baciarlo di nuovo.
"Quindi.. Suonerete insieme.." commentò.
"Niente a che fare con i nostri concerti in casa, ovviamente" aggiunse luischerzando.
"Sono felice di sapere che ti piaccia la mia abilità di suonare il triangolo,allora" rise quando l'immagine di Niall al piano e lei con il triangolo in manogli apparve in testa.
"Mi fa impazzire" sussurrò lui, poi la prese in braccio, facendola ridereancora di più.
"Niall! Mettimi giù!" esclamò Keira senza riuscire a trattenere una risata.
"E tu cosa mi dai in cambio?"
"Quello che vuoi."
"Tutto?"
"No" si affrettò a specificare vedendo la sua espressione maliziosa.
"Allora dovrò passare alle maniere forti.." commentò entrando nella loro camerae lasciandola cadere sul letto.
"Che intenzioni hai?" chiese quasi preoccupata.
"Fossi in te, passerei alla difesa" disse lui, prima di dare inizio ad unalotta con i cuscini.
Risero, risero così tanto che alla fine si accasciarono sfiniti, sul lettoormai disfatto, provando a riprendere fiato.
"Oh mamma.." riuscì a dire lei, prima che un altro cuscino le arrivasse infaccia. Si affrettò a rilanciarlo a Niall, prima di rotolare sul materasso efinire sopra di lui.
"Ti amo" disse semplicemente, sorreggendosi sui gomiti per guardarlo negliocchi.
"Ti amo" ripeté lui sorridendo.
"Ma questo non ti autorizza a colpirmi con un cuscino senza pagarne leconseguenze!" continuò ricominciando la lotta.
"Ma sei hai iniziato tu! Niall!" riuscì a dire, presa alla sprovvista. Luirise, lasciando perdere i cuscini e baciandola.
"Sì, decisamente ti amo" commentò, facendola sorridere.

Il giorno dopo, fu quello in cui ogni cosa finì. Si erano ripetuti parole dolcitutta la mattina, tramite messaggi, ma evidentemente questo non era bastato.
La paura che sconvolgeva lo stomaco a Keira non se ne era andata, anzi!
Si era rinforzata e più continuavano a scambiarsi quei messaggi, più lei siinnamorava, più la paura di perderlo cresceva.
Iniziava a rendersi conto che Niall era diventato indispensabile per lei e che,nonostante provasse a fidarsi ciecamente di lui, quello stupidissimo terroreche lui non ricambiasse la faceva stare male. Costantemente.
Non appena riuscì ad ottenere una pausa all'ufficio, Keira prese la metro eraggiunse Niall in teatro.
Era andato lì per le prove, o almeno questo era quello che gli aveva dettoquella mattina prima di scendere.
Restò ferma qualche minuto davanti all'entrata, poi si decise a spingere laporta.
Con passo incerto arrivò all'ultima fila di poltrone, sedendosi una voltaappurato che Niall stava suonando.
Sentì il cuore esploderle nel petto, quando le note arrivarono alle sue orecchie.Era incredibile ciò che provava quando lui suonava, era come se tutta la suaparte dolce venisse fuori quando le sue dita sfioravano i tasti del pianoforte.
E, seppure lui provasse a dimostrarglielo in tutti i modi possibili, Keiraancora non capiva che non era solo il piano a fargli quest'effetto.
Non appena finì di suonare si alzò e provò a raggiungerlo.
"Keira!" esclamò Paul alle sue spalle, facendola bloccare sul posto.
"Ehi!" lo salutò lei sorridendo.
"Come va?"
"Tutto bene, a te?"
"Benissimo, quei due sono fantastici insieme!" esclamò indicando con un cennodel capo il palco su cui poco prima c'erano Niall e Fabiana.
"Immagino.." si limitò a commentare lei, senza riuscire a trattenere unasmorfia.
"Professionalmente intendo! Ci mancherebbe.." si corresse lui, notando la suaespressione contrariata.
"Sì, certo" provò a sorridere lei.
"Che ci fai da queste parti?" Già, che cifaceva lì?
"Ero venuta a trovare Niall.."
"Non devi lavorare?"
"Sono in pausa."
"Capisco.. Beh, non ti rubo altro tempo allora."
"Non preoccuparti." Sorrise.
"E' sempre un piacere chiacchierare con te, ma dovresti venire più spesso. Nonti vedo molto in giro e certo non mi dispiacerebbe!" disse Paul guardandola condolcezza.
"Ci proverò se il lavoro me lo permette."
"Ci conto! Ora devo proprio andare, spero di rivederti presto." In realtà,quella sarebbe stata l'ultima volta in cui quel teatro avrebbe ospitato Keira.
"Ciao Paul" lo salutò, prima che lui si allontanasse.
Si guardò intorno, smarrita, prima di ricordarsi chi cercare, quindi si diressedietro le quinte.
Arrivò nel corridoio principale e lo attraversò tutto in cerca di Niall.
Quando, alla fine, lo trovò, si pentì immediatamente di essere lì.
La scena che le si era presentata davanti, dopo le parole di Paul e tutte lesue paure, le aveva tolto il respiro per un intero minuto, mentre il cuore,dopo essersi fermato, sembrava essersi rotto irreparabilmente.
Niall e Fabiana. Insieme.
No, non si stavano baciando, ma erano quasi sul punto di farlo e Keira non potésentirsi più male di così.
Fabiana stava sussurrando qualcosa a Niall, che sorridendo, aveva scosso latesta. Intanto, lei si ne aveva approfittato per avvicinarsi ancora di più alsuo viso.
Non volendo vedere altro, Keira finse un colpo di tosse, interrompendoli.
Niall si allontanò immediatamente, Fabiana, invece, la squadrò da capo a piedi.
"Keira." Non era un saluto, decisamente e quelle parole pronunciate dallaragazza che le stava di fronte erano piene di fastidio e.. disprezzo.
La mora si limitò a scuotere la testa, prima di voltargli le spalle e andarevia.
"Keira aspetta!" esclamò Niall provando a raggiungerla.
"Keira!" disse di nuovo, afferrandole il polso. Lei, però, si sottrasse dallasua presa e continuò a camminare.
"Ehi, aspetta, che ti prende?!" chiese seguendola.
"Come se non lo sapessi.." sussurrò lei, senza farsi sentire.
Si affrettò ad uscire dall'edificio e salì nuovamente sulla metro che per suafortuna era appena arrivata. Le porte si chiusero un secondo prima che Niallarrivasse, quindi Keira si ritrovò da sola tra le altre persone.
Ripensò a ciò che era appena successo e non trattenne una lacrima quandorealizzò che forse le sue incertezze non erano del tutto infondate.
Avrebbe davvero potuto perderlo.
Sentì il cellulare vibrargli nella tasca dei jeans e quando lesse il nomedi sua nonna sullo schermo, si affrettò a rispondere.
"Keira!"
"Nonna.."
"Tutto ok? Che succede tesoro, ti sento strana.."
"Niente solo.. niente, lascia perdere."
"Domattina vengo a trovarti, è da troppo che non ti vedo."
"Già.. Ti aspetto allora."
"Sicura di stare bene?" provò di nuovo Nana.
"Si, tranquilla. Devo andare, ci vediamo domani."
"A domani tesoro, ciao."
"Ciao." Attaccò senza neppure finire di parlare. Scese dal treno e, dopo averpercorso il tratto di strada che separava la fermata da casa sua, si chiuse laporta alle spalle.
Non passò molto che Niall bussò al campanello.
"Keira?" Lei non rispose, piuttosto andò a sedersi sul divano. Sapeva cheevitarlo non era ne la cosa giusta, ne la migliore, ma sapeva anche che seavessero parlato gli avrebbe detto tutto ciò che sentiva. E non voleva, nonancora almeno.
Si diede della stupida quando sentì il rumore della serratura scattare. Eraovvio che Niall avesse le chiavi.
Sentì i suoi passi avvicinarsi al salotto e quando fu davanti a lei, abbassò losguardo.
"Posso spiegarti?" chiese inginocchiandosi per guardarla negli occhi.
"No."
"Keira.."
"No, Niall. Non c'è niente da spiegare, non ora."
"E allora perché sei arrabbiata?"
"Secondo te?" domandò retorica.
"Non è successo niente!"
"Ah già, scommetto che aveva una ciglia nell'occhio e tu, gentilmente, ti seiofferto di aiutarla, no?" Il sarcasmo era evidente nelle sue parole.
"Keira, non è davvero successo niente."
"Certo, perché vi ho interrotti! Mi dispiace, la prossima volta rimarrò inufficio, così che possiate fare le.. vostrecose senza essere disturbati."
"Ma.."
"E non dire che non è vero, perché non è la prima volta che vi sorprendo inatteggiamenti così intimi" gli ricordò.
"Ti giuro che non c'è mai stato niente, credimi!"
"Davvero, Niall? Ma tu credi sul serio che io sia così stupida?!" esclamò lei.
"Te lo giuro Keira. Sai perfettamente che è una cosa che non farei mai!"
"Oh invece io credo che sappiamo entrambi quale sia la verità." Scosse la testalasciando scivolare una lacrima.
"Avevi promesso Niall. Mi sono fidata di te, perché devi sempre rovinaretutto?" chiese di nuovo, delusa.
"Keira, ascoltami. Per una fottutissima volta, ascoltami. Posso giurarti su ciòche ho di più importante al mondo che non ti ho tradita. Non ci ho mai neppurepensato!"
"Ed io come faccio a crederti Niall?" chiese lei esasperata.
Odiava litigare con lui, odiava ripensare a quando lui era solito cambiareragazza ogni giorno come se fosse un oggetto, odiava soprattutto dubitare dellasua lealtà. Ma non poteva fare altrimenti, non in quell'occasione.
"Fidati di me! Anzi no. Andiamo a chiederlo a lei. Eh? Te lo giuro Keira, nonho fatto niente." La ragazza sospirò scuotendo la testa.
"Forse è meglio se per stasera dormo sul divano" dichiarò infine sospirando.
"Keira.."
"No, Niall. Almeno per stanotte no." Lui si lasciò sfuggire un sospirofrustrato, annuendo.
"Però ci dormo io sul divano" disse. Keira annuì, lanciandogli un ultimosguardo, prima di salire al piano di sopra.
Non si parlarono per tutto il pomeriggio e a cena lei non uscì dalla camera. Siaddormentarono così, lui pensando ad un modo per rimediare, lei cercandodisperatamente di fidarsi di lui.


La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora