20. A long story.

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La verità nascosta.

A long story.



Niall era seduto su quella sedia da almeno tre ore, senza neppure sapere il perchè.
Era entrato in quella stanza sotto indicazione di Nana, aveva visto Keira immobile su un lettino ed un dottore che la sommergeva di flebo, il mondo sembrava aver smesso di girare, ma nessuno gli aveva ancora spiegato cosa fosse successo. Il medico era uscito di fretta, senza calcolarlo minimamente e lui era rimasto li, con l'unica consapevolezza di non voler andare via senza di lei.
Stava quasi per addormentarsi, quando Nana entrò nella camera.
"Come stai?" chiese subito lei.
"Cos'è successo?" domandò ignorandola.
"E' una lunga storia.."
"Dov'era? La polizia aveva detto che.."
"No, non era lei. Ho parlato poco fa con l'agente, probabilmente era una sua collega di lavoro o qualcuno che era stato a contatto con lei ultimamente."
"E lei dov'era?"
"E' una lunga storia.." ripeté la donna.
"E mi sembri abbastanza stanco per stare a sentirla tutta" continuò.
"Almeno, è grave?" chiese lui guardando Keira.
"E' in stato avanzato di anoressia." Quello che arrivò alle orecchie di Niall fu un sussurro, tanto debole che gli sembrò di averlo sognato.
"Cosa?" Quando Nana ripeté a voce più alta ciò che aveva detto, lui si rifiutò quasi di crederle.
"Com'è possibile? Perché?!"
"Non ha mangiato niente per un intero mese. Prima ho provato a darle una mela, ma non l'ha mangiata e poi è svenuta. Il dottore dice che non è la prima volta che sviene. E' così.. Non puoi neanche immaginare quanto mi senta in colpa per.." Si bloccò.
"Perché ha smesso di mangiare?" chiese Niall, ignorando l'ultima frase.
"E'.. a causa mia?" sussurrò, stringendo più forte la mano della sua ragazza. Incredibile come si ostinasse a chiamarla così, quando ormai non lo era più.
"No, no, è solo colpa mia! Non avrei dovuto mai parlarle di quel posto e.."
"Quale posto?"
"E' una storia lunga" disse per la terza volta.
"Senti Nana, io non.. Tu non hai la più pallida idea di quanto mi sia mancata, di quanto sia stato male in questo periodo quindi sai quanto può importarmene della lunghezza della tua storia? Voglio solo sapere cosa le è successo ed assicurarmi che stia bene" rispose lui sospirando.
"Vorrei saperlo anch'io Niall" disse abbassando lo sguardo.
"E credo sia lei a dovertene parlare" proseguì.
"Niall Horan?" Un dottore entrò nella stanza proprio in quel momento, catturando la loro attenzione.
"Sì?"
"La signorina Grace si è appena svegliata. Niente di grave, per fortuna, ma continua a chiedere di lei e una certa Kayla o qualcosa dell genere.." Niall aggrottò le sopracciglia in un espressione confusa
"Kayla?"
"Non lo so, se vuole seguirmi le mostro la stanza.." E quella fu la prima volta che Niall si ritrovò a scegliere. Il suo sguardo passò da Nana a Keira, poi al dottore, infine di nuovo a Keira.
"Se vuoi andare vai, resto io qui." Lui rimase in silenzio, accogliendo quell'offerta silenziosa di Nana.
"Se succede anche la più insignificante delle cose, chiamami" la avvisò alzandosi. Lei annuì, sorridendo debolmente.
"Grazie Nana" disse infine, uscendo senza darle il tempo di rispondere. E lei sorrise di nuovo, perché sapeva che era sincero.

Il medico lo condusse fino ad una camera del piano di sopra.
"Prego" disse indicando la porta, prima di sparire nel lungo corridoio. Niall respirò profondamente, prima di decidersi ad entrare.
"Niall?" parlò subito Lisa in un sussurro.
"Ehi."
"Dov'è Keira?" Lui la guardò.
"Come fai a sapere che è qui?" le chiese. Lisa sbarrò gli occhi.
"Qui?"
"E'.. lascia perdere, te lo spiego dopo. Come ti senti?"
"Mi fa solo un po' male la testa, ma sto bene. Per fortuna il colpo non era tanto forte.."
"Cos'è successo?"
"Io.." chiuse gli occhi per un secondo, prima di riaprirli.
"Ho scoperto dov'è stata in questi mesi. Non era morta lei era solo.. intrappolata."
"Chi?" chiese ingenuamente Niall.
"Keira." E lui si posizionò meglio sulla sedia, pronto ad ascoltare ogni singola parola.
"Intrappolata?"
"Dietro lo specchio, nella tua stanza.. C'è un bunker. Sai, tipo quelli che si vedono in televisione nei documentari.. Non ti sei mai chiesto perché non riuscissero a vendere la casa?" E non ci fu bisogno che Lisa aggiungesse altro, perché ogni cosa gli parve avere un senso, ora.
"Come ci è finita lì?"
"Non lo so. So solo che il fantasma di cui ti parlavo l'altro giorno, in realtà era lei. E quando l'ho capito ho provato a liberarla e lei mi ha rotto qualcosa in testa. Il resto già lo sai, immagino.."
"E' assurdo, perché avrebbe dovuto colpirti se tu la stavi aiutando?"
"Non lo so, amore. Quella ragazza è strana e sinceramente mi fa paura.. Cosa ci fa qui?"
"A questo punto immagino che in quel posto non ci fosse niente da mangiare.."
"E questo cosa c'entra?"
"E'.. E' svenuta. E' diventata.. anoressica, anche se probabilmente non avrebbe voluto" si decise a spiegare infine lui.
"Oh." Niall puntò lo sguardo in quello di Lisa ed in un secondo quella stanza sembrò essere troppo stretta per starci in due.
"Riposati, io vado a prendere un po' d'aria" disse stampandole un bacio fugace sulla fronte. Lisa gli bloccò il polso, trattenendolo.
"Ti amo" disse con gli occhi socchiusi per la stanchezza. Lui le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi premette leggermente le labbra sulle sue.
"Dormi.." sussurrò dolcemente infine, prima di uscire.
In cinque minuti, si ritrovò in un piccolo spazio aperto, sul retro dell'ospedale. Non si preoccupò neanche di chi lo circondasse, si lasciò cadere su una panchina e appoggiò la testa sui palmi delle mani.
Troppe cose in troppo poco tempo da assimilare.
Prima di tutto, Keira non era morta. Era rimasta chiusa in una stanza per un mese o poco più, senza cibo ed ora era in ospedale e la situazione era probabilmente più grave di quanto credesse. Lisa, d'altro canto, fino a quel momento non aveva dato segni di tristezza o disagio. Era sembrata felice, soprattutto negli ultimi giorni, quando lui le aveva dedicato un po' di tempo un più. Poi aveva scoperto il luogo in cui Keira era intrappolata e l'aveva salvata, ricevendo in cambio una bella botta in testa. I medici si erano presentati a casa sua, con una chiave ed un biglietto tra le mani, avevano armeggiato con qualcosa nell'armadio, poi avevano preso il corpo privo di sensi di Lisa e l'avevano portata in ospedale. Ora stava di nuovo bene, ma Keira no.
Ripensandoci, quella storia non aveva un filo logico.
Perché Keira sarebbe dovuta entrare in quel posto e rimanerci intrappolata? Lisa come aveva scoperto che fosse lì? E perché Keira avrebbe dovuto colpirla?
Nei due anni in cui erano stati insieme, gli era sempre apparsa come la persona più dolce del mondo. Stronza, a volte, ma comunque in un modo adorabile. E, dopo il racconto di Stephanie sulla loro amicizia, quella mattina, aveva continuato a vederla in questo modo. Keira non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Eppure lui l'aveva visto con i suoi occhi. Ogni punto di quella faccenda era vero.
Doveva esserci qualcos'altro, per forza.
"Niall?" Alzò di scatto la testa, notando un bambino di fronte a lui.
"Matthew! Cosa ci fai qui?" Lui alzò le spalle.
"Papà mi ha detto di venire qui, perché nella stanza davo fastidio." Niall sorrise.
"Perché siete venuti?"
"Non lo so, mamma ha detto che dovevano controllare una cosa.." rispose distrattamente calciando l'aria.
"Ah.." Annuì, pensando alla gravidanza di Stephanie.
"Tu perché sei qui?"
"La mia fidanzata non si sentiva bene" rispose, non sapendo davvero se si stesse riferendo a Lisa o Keira.
"Oh, ed ora sta bene?"
"Diciamo di sì" disse semplicemente. Matt si sedette accanto a lui.
"Com'è essere fidanzati?" chiese guardandolo.
"Com'è? Beh, dipende!"
"Da cosa?"
"Dalla tua ragazza e da quanto le vuoi bene." Il bambino sembrò pensarci su.
"Per te com'è?" chiese infine.
"Prima era bellissimo."
"Ed ora?"
"Ora è ok, credo.."
"Bellissimo è meglio di ok.." notò Matthew.
"Sì, immagino di sì."
"E perché ora è solo ok?"
"E perché fai tutte queste domande?" lo prese in giro Niall, evitando di rispondere. Lui arrossì lievemente.
"Nella mia scuola c'è una bambina molto carina.. Però ho paura di chiederle di fidanzarci."
"Perché pensi che possa dirti di no?"
"No, anche io piaccio a lei."
"Allora qual è il problema?" Il bambino incrociò le braccia al petto, assumendo un espressione piuttosto arrabbiata.
"Perché nelle favole si fidanzano tutti, ma sono cose da femmina! I supereroi non hanno una fidanzata."
"Come no? Certo che ce l'hanno."
"Sì, ma quelli che ce l'hanno perdono sempre per amore. Io non voglio perdere." Niall rise sommessamente, provando a non farsi vedere. Quel bambino lo divertiva troppo, da un lato era proprio uguale a Louis.
"Lo sai che io prima mi sentivo proprio un supereroe?" chiese Niall, scompigliandogli i capelli.
"Quando era bellissimo?" domandò Matt. Lui annuì.
"Perché?"
"Perché ogni volta che la mia ragazza mi dava un bacio era come un premio. Come se avessi vinto, capisci?"
"Un premio?"
"Sì! E poi guarda che un supereroe non deve per forza solo salvare il mondo."
"E qual'era la tua missione?" Niall alzò gli angoli delle labbra, vedendo l'immagine felice di Keira davanti a se.
"Farla sorridere ed avere un bacio come premio" ribadì.
"Quindi secondo te dovrei chiedere a Julie di metterci insieme?" Lui tornò a guardare Matthew, ritornando con la mente al discorso principale.
"Julie è la bambina che ti piace?" Dopo aver ricevuto un cenno d'assenso, Niall annuì.
"Allora sì, dovresti chiederglielo appena torni a scuola."
"Bello!" esclamò il bambino, probabilmente esaltato all'idea. Lui rise, facendo volare lo sguardo alla porta di ingresso dell'ospedale.
E quando vide Nana sorridergli dolcemente, come se avesse sentito ogni parola, si alzò dalla panchina.
"Novità?" chiese subito alla donna.
"Non credo sia psicologicamente pronta per parlare con te, ma si è svegliata." Nonostante tutto, Niall sorrise.
"Grazie. Che dici campione, andiamo a vedere se mamma ha finito i controlli?" chiese poi, rivolgendosi a Matt che annuì vigorosamente.
"Arrivo tra poco, non voglio parlare, mi basta vederla" disse infine a Nana, prima di rientrare.
"Grazie Niall." E allo stesso modo in cui lei aveva reagito prima, anche Niall sorrise, perché sapeva che era sincera.

La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora