12. I know there's a ghost.

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La verità nascosta.
I know there's a ghost.

Pensare che il loro rapporto fosse superficiale sarebbe stato qualcosa di sbagliato.
Niall provava qualcosa per Lisa. Non l'amava, ormai di questo ne era sicuro, ma non poteva neanche negare che tra loro ci fosse attrazione.
Magari solo fisica, magari in fondo era anche qualcosa di più, ma era pur sempre attrazione.
Per questo, quando lui tornò a casa, si sentì leggermente in colpa per come la stava trattando.
Stavano insieme, ma non le dava le attenzioni giuste, non la faceva sentire apprezzata, non le dimostrava di tenere a lei.
E sapeva che Lisa ci stava male per questo. Magari non lo dava a vedere, ma Niall sapeva che quella ragazza non era forte come sembrava.
Certo, non era neanche debole, ma si spaventava davvero per poco.
"Lisa?" chiamò, senza ottenere risposta. Confuso, entrò in cucina, giusto in tempo per sentire un lamento provenire dal salotto.
"Lisa??" riprovò, quando i suoi occhi trovarono il corpo della ragazza steso per terra.
"Ahia.." Si lamentò lei portandosi una mano alla testa.
"Ma che.. cosa è successo?" chiese Niall, affrettandosi a raggiungerla ed aiutarla.
"Cos'hai fatto?" le domandò, facendola sedere su una sedia.
"Aspetta, vado a prendere un po' di ghiaccio" disse, prima di allontanarsi e tornare poco dopo con la busta.
"Allora?" chiese di nuovo, tamponandole la parte che Lisa si teneva tra le mani.
"Sono caduta ed ho sbattuto la testa al pianoforte.." spiegò, quando la luce si accese improvvisamente. Lisa sobbalzò, impaurita.
"Tranquilla, lo fa sempre quando piove" la rassicurò Niall, lanciando un occhiata alla finestra.
"Ti sei spaventata perché è andata via la luce?" indovinò guardandola. Lei scosse la testa titubante.
"Niall.."
"Sì?"
"Succedono cose strane in questa casa.." ammise.
"Davvero?"
"Sì."
"Cose tipo..?" chiese lui.
"C'è.. C'è un fantasma" constatò lei, guardandosi intorno.
"Ah, davvero?" Lisa annuì.
"E dove sarebbe?" Lei si alzò, facendogli segno di seguirla, poi salì al piano di sopra ed entrò nel bagno della camera di Niall.
"Qui, ascolta." Indicò il lavandino, prima di abbassarsi leggermente per sentire quello strano fruscio che aveva già sentito poche ore prima. Lui seguì i suoi movimenti, prima con lo sguardo, poi la imitò.
"Non potrebbe essere l'aria che passa nelle tubature?" chiese, quasi divertito. Lisa scosse la testa.
"No.." ripeté Niall.
"Va bene, allora, fantasma che sei li dentro, prova a fare qualcosa a Lisa e te le vedrai con me, chiaro?" disse, cercando di suonare autoritario.
"Ecco, ora non dovrebbe più darti problemi."
"Niall, sono seria" lo rimproverò lei, capendo che la stava prendendo in giro.
"Ma dai, Lisa, non c'è niente qui, fidati!"
"Sì, invece. Forse è per questo che non riuscivi a vendere la casa!"
"Ehi.." provò ad interromperla.
"E poi ti dico che c'è, Niall, davvero!"
"Lisa.."
"Te lo giuro, non è la prima volta che.." Non riuscì a finire la frase che le labbra del biondo si posarono sulle sue.
"Stai tranquilla" le disse. Lei annuì, prima di baciarlo di nuovo.
"Ora.. Perché non vai a cambiarti?"
"Perché?" chiese sorridendogli.
"Volevo farti vedere un posto.." cominciò, vago.
"E poi, magari, portarti a mangiare fuori.." continuò, sorridendo. Lo sguardo di Lisa si illuminò di colpo.
"Ci metto dieci minuti esatti, aspettami" disse uscendo dal bagno. Prese un vestito viola, poi rientrò e si chiuse la porta alle spalle.
Si spogliò ed entrò sotto la doccia, cercando di fare più in fretta possibile, quando un urlo uscì dalle sue labbra, causato dall'improvviso cambiamento di temperatura dell'acqua.
Provò a regolarla di nuovo, e tornò a bagnarsi, quando un altro getto di acqua bollente le cadde sulle spalle.
Istintivamente chiuse l'acqua, e, uscendo dalla doccia, si posizionò davanti allo specchio.
"Ahi.." sussurrò guardando la sua spalla destra leggermente rossa.
Sobbalzò quando la luce si accese e si spense per l'ennesima volta. Scuotendo la testa, si affrettò ad asciugarsi e rivestirsi e in cinque minuti era già pronta.
Guardò la mensola alla sinistra dello specchio e non esitò a prendere un beautycase ed usufruire dei trucchi al suo interno.
Dopo un po' di ombretto, matita, mascara e rossetto, pensò che per quella volta sarebbe potuto bastare, quindi, rimettendo tutto a posto, raggiunse Niall nella camera da letto.
"Andiamo?" chiese con una certa fretta.
"Sei pronta?" chiese lui prendendo la giacca.
"Sì, vieni" rispose scendendo al piano di sotto. Due secondi dopo erano già per strada.
"Ti va di camminare un po' o prendo l'auto?" Le chiese Niall.
"Un po' quanto?"
"Una decina di minuti.." Lisa sembrò pensarci su, poi sorrise.
"No, va bene. Andiamo a piedi." Lui le riservò un sorriso, poi le diede un bacio leggero sulle labbra, prima di prendere a camminare.
"Allora, dove mi porti?" chiese facendo incrociare le loro mani.
"Sinceramente non ho idea di come possa sembrarti, ma è in assoluto uno dei posti più tranquilli del mondo, soprattutto a quest'ora.."
"Dov'è?"
"Vedrai" rispose semplicemente.
"Perché non vivi in centro?" gli chiese lei, cambiando discorso.
"Perché la vita qui è più calma. Più tranquilla."
"Non ti facevo un tipo.. calmo" disse.

"Sono nato a Londra, in pieno centro, poi a quattro anni mi sono trasferito qui. Da allora non ho mai pensato di muovermi da Cranfield, in fondo mi piace questo posto.." Lisa annuì.
"Tu invece?" chiese lui, continuando a camminare.
"Oh, io e Carter viviamo qui da sempre. Siamo nati qui, ma mia madre è spagnola, quindi sei anni fa ci siamo trasferiti in Spagna e siamo tornati a vivere a Cranfield circa due anni fa.."
"Capisco.."
"Ci manca ancora molto?" chiese, impaziente. Niall ridacchiò.
"No, siamo quasi arrivati."
"Ma dove andiamo?"
"Guarda" disse semplicemente lui, indicando l'edificio d'avanti a loro. Lisa aggrottò la fronte.
"Il teatro?" Niall sorrise, scrollando le spalle.
"Vieni" disse poggiandole una mano dietro la schiena e spingendola dentro il teatro.
"Di qua." Indicò le scale, prima di salirci. Al piano superiore, c'era solo un immenso corridoio pieno di porte. Lo sguardo di Niall si fermò per qualche secondo su una di queste, svelando per un istante un senso di malinconia. Poi si affrettò a guardare altrove, sorridendo quando i suoi occhi si posarono su quelli di Lisa. La guidò fino ad un'altra porta più lontana, prima di aprirla e permetterle di entrare.
Quando entrambi furono dentro, Niall spostò la tenda rossa che avevano davanti, lasciando intravedere a Lisa l'intero teatro, vuoto. Lei spalancò gli occhi, prima di lasciarsi andare ad un sospiro incredulo.
"Wow" riuscì a dire, avvicinandosi alla ringhiera di fronte a lei.
"E' un posto stupendo.." disse.
"Grazie per avermi portata qui" aggiunse, voltandosi verso Niall.
"Sono felice che ti piaccia" si limitò a dire lui. Lei annuì.
"E' qui che vieni a suonare?" chiese ancora Lisa.
"Sì."
"Mi.. Mi fai sentire qualcosa?" chiese quasi timidamente, indicando il pianoforte al centro del palco sotto di loro.
"Solo se prima mi dai un bacio" scherzò. Lei rise, poi si avvicinò a lui.
"Mi piaci così" disse.
"Così come?"
"Così.. felice, spensierato, sorridente.." Lui si sporse leggermente, per sfiorarle le labbra.
"Anche un po' stupido" aggiunse ridendo sulle sue labbra. Niall si staccò immediatamente, trattenendo un sorriso.
"Ah sì?" Lisa annuì.
"Sì, decisamente." Lui incrociò le braccia al petto sbuffando, fingendosi offeso.
"Bene, allora niente canzone" disse. Lei rise di nuovo.
"Dai!"
"No, niente da fare, sono stupido, non posso suonare" scherzò.
"Ah, ma sta' zitto!" esclamò allacciandogli le braccia al collo e facendo sfiorare le loro fronti.
Subito le mani di Niall le cinsero la vita, mentre lui sorrideva.
"Allora? Sto aspettando."
"Cosa?" chiese Lisa confusa.
"Mah, non lo so, magari un paio di scuse.."
"Scordatelo" sorrise lei.
"Ah beh.." rispose alzando le mani ed allontanandosi.
"No, no, scherzavo" si affrettò a dire lei, facendo riavvicinare i loro corpi.
"Ti conviene, vero?" la prese in giro Niall.
"Credo di sì" ammise, stando al gioco, prima di baciarlo con passione.
"Dai, fammi sentire cosa sai fare!" disse cominciando a scendere le scale.
"Oh, tante cose, credo di avertelo dimostrato qualche giorno fa, sai, nel letto.." Nessuno gli impedì di ricevere un leggero schiaffo sulla nuca.
"L'ho detto che sei anche stupido, no?" commentò lei, entrando in una porta del piano inferiore e salendo sul palco.
"Sì, ma hai detto anche che sono sexy, simpatico e bello da togliere il fiato.."
"Quando?"
"Mentre dormivi." Lisa arrossì.
"Davvero?" Niall rise.
"No, ma so che lo pensi sul serio."
"Scemo" disse spingendolo leggermente. Lui le rubò un altro bacio, prima di sedersi al piano.
"Allora, cosa vuoi sentire?"
"Tu cosa sai fare?" lo sfidò.
"Ti ricordo che questo è il mio secondo lavoro, so fare qualunque cosa." Si pavoneggiò, gonfiando il petto. Lei ridacchiò.
"Non lo so, scegli tu, tanto io non ci capisco niente.." ammise.
"Bene" disse Niall, prima di cominciare a suonare.
E per la prima volta, poté dire che in quella giornata aveva finto davvero bene, dato il sorriso di Lisa che non accennava a spostarsi dal suo viso.




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Ehi!
Capitolo un po' smielato per Lisa, ma a quanto pare piuttosto finto per Niall, non trovate?
Ho aggiornato oggi perchè non credo di riuscirci per questa settimana, volevo solo avvisarvi che dal prossimo capitolo le cose cambieranno un po'.. Poi vedrete ;) 
A presto, baci! <3 C.


La verità nascosta || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora