All over again

Capitolo 10

Sentivo il suo respiro sfiorarmi la pelle. La pressione del suo corpo sopra il mio.
Dopo pochi secondi si alzò improvvisamente e si scrolló la camicia che indossava.

MALFOY
-smetti di entrarmi nella mente-

HERMIONE
-non lo faccio apposta non riesco a controllarlo-

MALFOY
-quindi quello che ho visto prima nel bagno era tutto vero?-

Annuii.
Chissà quanto potevo risultare strana ai suoi occhi. Non ero proprio una "maga purosangue", ero qualcos'altro, qualcosa di mai visto o pensato prima.

MALFOY
-mh...-

Sospirai. Non sapevo cosa dire. Non avevo idea di cosa stesse pensando quella mente malsana di Malfoy.

MALFOY
-io devo andare, vedi di non cacciarti nei guai di nuovo-

Mi fulminó con lo sguardo e uscì dalla sala comune. Mi buttai nel divano, era soffice e comodo, tanto che esasperata iniziai a dormire.

Draco's pov
Uscii innervosito dalla sala comune. Quella mezzosangue deve smettere di entrarmi nella mente. Chi pensa di essere? Sono Draco Malfoy, figlio di stirpe purosangue, educato nel migliore dei modi con valori puri. Quella mezzosangue stà solo cercando di farmi uscire dalla retta via. I sentimenti sono per persone deboli, e non riuscirà a farmi diventare debole.
Mentre ero immerso nei miei pensieri, e camminavo senza meta per Hogwarts, le scale cambiarono improvvisamente direzione portandomi in una stanza mai vista prima. L'avevano costruita oggi? Entrai curioso e mi trovai davanti una stanza completamente vuota, bianca, con al centro un oggetto alto coperto da un telo altrettanto bianco. Mi avvicinai e tolsi il telo con forza. Davanti si innalzava un grande specchio con bordi dorati. In cima si trovava un'iscrizione: Emarb eutel amosi vout linon ortsom. Latino? Non mi sembrava latino. Eppure strano che vi fosse una lingua antica che io non conoscessi. Mi guardai allo specchio per sistemare i capelli, quando, accanto a me apparve la Granger che prese la mia mano. Mi girai di scatto spaventato. Mi aveva seguito veramente? Voltandomi non trovai nessuno, ero completamente solo. Ho le allucinazioni? Riguardai lo specchio e lei era ancora lì. Mise le mani attorno alla mia vita e mi abbracció. Un inevitabile lotta inizió dentro di me, dovuta al fatto che il mio cuore, sorpreso, aveva iniziato a battere più velocemente. Cosa voleva dire? Avevo fumato qualcosa durante la notte?
Mi venne in mente un intuizione: leggere la frase al contrario. "Mostro non il tuo viso ma le tue brame". No. Non era possibile. Io non la bramavo. Io non avevo sentimenti se non l'attrazione per la mia stessa immagine riflessa, o affetto verso la mia famiglia. Sciocchezze. Lo specchio voleva distrarmi dal mio destino. Mio padre a inizio anno mi aveva riferito che avrei dovuto svolgere un importante compito per il Signore Oscuro a fine anno. Che io avrei dovuto aiutarlo a conquistare questa scuola. Ma non volevo ammettere a me stesso di essere spaventato, e che questa era la ragione per cui ero rimasto ad Hogwarts. Non volevo tornare a casa per paura di ricevere un ordine che sapevo di non essere all'altezza di poter compiere. Tutto sommato mi ero affezionato a questo posto.... e forse anche alle persone con cui ero cresciuto qua...
Mi voltai nuovamente verso lo specchio, vidi la mia immagine e quella della Granger così vicine, tanto che si stavano per baciare.
E se davvero...?
No non poteva essere davvero ció che bramavo più nel profondo.
Sentii come se lei fosse la risposta a tutti i problemi, come se fosse lei colei che avrebbe potuto salvarmi.

Hermione's pov

BLAISE
-Hermione?-

Aprii lentamente gli occhi e davanti a me in ginocchio trovai Blaise Zabini, il migliore amico di Malfoy.

HERMIONE
-mmmh-

BLAISE
-ci hai fatto preoccupare tutti... sei scomparsa per 3 mesi... cosa ti è successo?-

Sbadigliai e mi misi composta nel divano

HERMIONE
- ho avuto dei problemi con... i miei genitori adottivi... si sai un emergenza...segreta... per questo non ho potuto dire nulla... ero stata incaricata di una missione.... segreta appunto-

BLAISE
-uh ok... lo faró riferire a tutti, così possono smettere di preoccuparsi e di cercarti.
Siamo appena tornati da Hogsmeade, ma siamo in pochi a non essere tornati a casa per le vacanze. Peró stai tranquilla fra pochi giorni sono finite e ti organizzeró personalmente una di quelle feste Serpeverde segrete nella camera delle necessità-

Blaise gentile e premuroso nei miei confronti? Da quando?

HERMIONE
-ti ringrazio... non devi...-

BLAISE
-stai tranquilla, ti vedo stanca dovresti riposare, se vuoi lì nel tavolo abbiamo messo un sacco di delizie rub... comprate ad Hogsmeade! Serviti pure-

risi e lo abbracciai ringraziandolo.
Mangiai un pezzo di cioccolata e mi diressi in stanza. Mi buttai nel letto. Così soffice e comodo, ma perché mi sentivo così stanca? Guardai il comodino e vi era una boccettina con un liquido trasparente dentro.
Speriamo sia alcool e che mi svegli un pò.
Lo aprii e bevvi in un solo sorso. Mi alzai e andai alla finestra e solo ora notai che era notte fonda.
Ormai avevo fatto un bell'errore e non sarei riuscita ad addormentarmi a meno che prima non avessi smaltito un pò camminando.
Indossai una cosa leggera e iniziai a girovagare per il castello. Mi inizió a girare la testa man mano che camminano da una scala all'altra.
Camminai e camminai fino ad arrivare nella torre di astronomia. Dopo infinite miriadi di scale entrai nella stanza. Fuori era talmente tanto buio che a mala pena riuscivo a distinguere le forme nella stanza, ma per qualche ragione ero attratta dalla notte e dall'oscurità. Camminai lentamente cercando il balcone per ammirare le stelle, quando mi sembró di vedere qualcuno, qualcuno che era al di là della ringhiera e guardando le stelle sembrava stesse per buttarsi. Feci fatica inizialmente a distinguerlo poiché indossava abiti esclusivamente neri, ma poi notai i capelli biondi, quel taglio di capelli che solo Malfoy poteva avere. Mi avvicinai lentamente senza far rumore e sentii che stava piangendo. Cosa aveva intenzione di fare? Il tempo che lo pensai e improvvisamente lasció andare i suoi piedi nel vuoto.
Non potevo credere ai miei occhi.
Rimasi per 2 secondi pietrificata. Ero nel panico più totale. Dovevo salvarlo. Senza pensarci due volte, feci uno scatto verso la finestra e mi buttai anche io, giù dalla torre di astronomia.