Capitolo 17

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Hermione guardò il ragazzo negli occhi impaurita e arretrò.
Lui la guardò intensamente aspettando una sua risposta. Lo avrebbe accettato comunque?
Hermione uscì dall'acqua e si rivestì velocemente, e così lui, con aria rassegnata.

HERMIONE (con voce tremante)
-dimmi solo... perché?-

DRACO
-non puoi dirlo a nessuno-

HERMIONE
-TI RENDI CONTO DI COSA STAI FACENDO? SEI UN MANGIAMORTE!!-

Draco sospirò tristemente e non rispose.
Lei completamente delusa uscì dalla stanza, lui la rincorse. La bloccò al muro.

Inizialmente il suo sguardo era minaccioso e di sfida, tanto che ad Hermione si mozzò il fiato spaventata

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Inizialmente il suo sguardo era minaccioso e di sfida, tanto che ad Hermione si mozzò il fiato spaventata.
Poi, di colpo, il suo volto si ammorbidì.

DRACO
-mi dispiace... non ho scelta...-

HERMIONE
-c...cosa...-

DRACO (con voce tremante)
-oblivion-

Hermione entrò in uno stato di trance.

DRACO
-dimenticherai ciò che é successo fra di noi... tutto... e dimenticherai che sono un Mangiamorte ... stasera sei andata a fare un bagno rilassante e non hai incontrato nessuno-

Draco le diede un ultimo bacio caldo nella fronte, e poi se ne andò, lasciandola lì da sola.

Dopo poco la ragazza si riprese e si ricordò del suo impegno nell'ufficio di Silente.

SILENTE
-molto bene... ecco a te l'anello...-

Le porse un anello di base dorata con una gemma di quarzo rosa all'estremità.
Lei lo indossò senza pensarci due volte.

SILENTE
-grazie per la collaborazione e spero capirai che questo è per il bene di tutti-

HERMIONE
-se un giorno decidessi di toglierlo? se cambiassi idea e volessi andarmene da Hogwarts?-

SILENTE
-troverà il modo a tempo debito, se sarà ciò che desidera. Badi bene che l'incantesimo usato è molto forte quindi è necessaria una forza di ulteriore potenza per scioglierlo-

Hermione lo ringraziò ma poi si diresse fuori dal castello con una certa fretta, poiché si sentiva di svenire e le era venuto un pesante mal di testa. Si sedette nel giardino vicino casa di Hagrid e si buttò nell'erba a guardare il cielo stellato. Era notte fonda. L'aria era fresca e ossigenata e le riempiva i polmoni.

Ciò che notò però, era che quella sintonia, quell'unione con la terra e la natura, non era più presente. Tutto ad un tratto si rese conto di avere la mente offuscata, e di essere impotente davanti ad essa.

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