[...]
Il viaggio fu silenzioso, ma ormai il silenzio era regnante da un po' nella mia vita.
La macchina si fermò e sentii la portiera accanto a me venire aperta, accompagnata da delle mani che mi presero subito in braccio.
Venni preso come se fossi una principessa e portato dentro, dopo una rampa di scale...verso il basso probabilmente, venni appoggiato a terra dove iniziarono a spogliarmi più di due mani, una di queste mi tolse i boxer sostituendoli con quella gabbia di castità che non sopportavo.
I miei occhi non vedevano... potevo solo sentire quello che mi stavano facendo.
Sentii dei pantaloni larghi attorno alle mie gambe e una specie di camicia venire infilata solo sulle mie braccia, mi venne messo anche qualcosa sul collo...non capivo cosa fosse.
Venni preso in braccio e poi appoggiato su un suolo, la benda mi venne tolta e la porta si chiuse.
Ero da solo nella stanza in cui ero sempre.
Sentii un vociferare fuori dalla porta confuso.
'Ne sono consapevole...fallo' in quell'istante la porta si aprì e mi venne lanciato Felix in braccio.<<Togliete gli auricolari e metteteli in questo sacchetto>> disse voce gentile entrando con un sacchetto trasparente.
Io tolsi il mio e Felix mi passò il suo in modo tale che potessi mettere anche il suo, lui uscì chiudendo la porta a chiave e abbassai lo sguardo sul ragazzo disteso su di me.
Aveva una espressione addolorata in volto.
I suoi vestiti erano completamente bianchi, mentre i miei erano tendenti ad un grigio... cos'è il colore per chi non deve essere trattato male? Si va per cromia?<<Ti hanno fatto qualcosa?>> domandai non capendo perché non si alzasse, lui invece mi guardò negli occhi e arrossì abbassando lo sguardo completamente.
<<Ho opposto resistenza... non volevo togliere i boxer ed ecco qui>> si massaggiò la spalla <<Hanno fatto più forza del previsto e ora sentirò dolore per un po'...oh scusa, vieni ti porto a letto>> sorrise leggermente in imbarazzo dalla situazione... anche se io non lo sentivo, lui si accorse di essere sopra di me per poi scegliere di alzarsi e porgermi le mani per potermi aiutare.
Io invece scelsi di stendermi a terra, notai ad occhi socchiusi le sue guance arrossirsi.
<<H-hai la camicia aperta>> feci le spallucce chiudendo gli occhi <<Puoi chiudertela? Potrei non pensare lucidamente dopo quello che è successo prima>> lo guardai notando i suoi occhi puntati sul mio addome che risalivano lentamente.<<Sono dimagrito tanto in questi anni, non capisco che pensieri tu possa farti, lo faccio solo per rispettarti>> mi chiusi la camicia lentamente, restando disteso in quella posizione.
Bottone dopo bottone, sentivo i suoi occhi ispezionarmi.<<Dai ti porto a letto>> mi prese le braccia facendo forza per tirarmi su, piantai il piede destro a terra salendo con il corpo, il mio busto cadde in avanti incontrando il suo, del resto come fecero la sua fronte e il mio naso. <<Ahia>> sussurrammo insieme, lui sorrise lasciandomi divertito da quella scena, malgrado non riuscissi a dimostrarlo.
Spostò il mio braccio sulla sua spalla e le sue braccia sul mio addome circondandolo.
Iniziai a saltellare con lui che mi teneva saldo a se, per non cadere, solo che in qualche modo, arrivati accanto al letto sentii l'altra gamba cedere e caddi sul letto trascinando lui con me.
Aprii gli occhi e trovai il suo volto alla mia stessa altezza sotto il mio, mi trovavo sopra di lui, confuso, con tanti pensieri per la testa.
I nostri sguardi si incrociarono, leggendo tante domande in essi.
<<Riguardo a prima...>> studiai il suo viso mentre mi chiedeva questa cosa... era ancora rosso dall'imbarazzo.
Ripensai a quel momento rude e violento avuto prima...e la nostra minima distanza mi confondeva ancora di più.<<Ti chiedo scusa...non so cosa mi sia preso>> provai ad alzarmi...ma solo ora notai le sue mani sulla mia schiena che mi tenevano stretto al suo corpo.
Mi guardava... come solo lui mi guardava... negai con la testa cercando di distrarmi, lui...non era più con me.
<<Felix... andiamo a dormire?>> chiesi sperando in un riscontro positivo provando a staccarmi nuovamente.
Lui mi strinse ancora.
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the feel of HIM
Fanfiction> lui mi guardò dritto negli occhi per poi tirarmi uno schiaffo e svegliarmi. La mia fronte era completamente bagnata, colma di gocce di sudore e le mie mani continuavano a essere placcate dietro alla mia schiena. Queste sono le parole che gli avrei...