XIV

181 20 9
                                    

<<Sei un mostro Yongbok>> lui saltellò sorridente per poi indicarmi... anche se i miei occhi in quel momento si colmarono di rabbia e pianto.

Mi dimenai, consapevole di essere legato a quella parete, il mio fidanzato è morto per sbaglio, staccai una gamba dalle corde con un calcio, è pure morto per errore e voleva pure chiedermi di sposarlo il giorno del mio compleanno. Staccai l'altra gamba dalla parete, nessuno interveniva.
Mia madre è morta e non ho potuto neanche dirle addio, staccai un braccio da quel muro tirando un pugno alla mano opposta.

<<H-Hyunjin>> sussurrò mio padre prima che caddi a terra sofferente. Mi sarei dovuto alzare da solo. Quel sentimento di rabbia mi stava ormai persuadendo la mente.

<<Non ti conviene correre, l'ortopedico ha parlato quella volta, non ricordi amore mio?>> parlò quella voce orribile della persona che si stava avvicinando a me <<cosa pensi di fare mh? Vuoi correre e scappare via? Sappi che non puoi farlo, nessuno verra a salvarti, il tuo eroe è morto con la tua dignità, non puoi capire quante volte mi abbia eccitato il tuo corpo nudo mentre ti lavavi, sai almeno paparino ti ha fornito bene>> volevo alzarmi, picchiarlo, andare contro tutti i miei ideali, ma sapere che si trattava proprio di lui mi faceva malissimo.
<<Ti ho sempre osservato, fin da quando sei arrivato qui, nessuno ti accompagnava fuori dalla stanza senza la mia autorizzazione, e tu potevi essere sfiorato solo da me... scoparti quel giorno è stato come avere a che fare con un dio greco... non mi dimenticherò mai sensazione più bella... pensavi davvero che io adesso fossi dalla tua parte? Piccolo illuso... ti sei solo aggrappato alle ultime scaglie del tuo cuore>> mi tirai su, provando a mettermi in piedi davanti a quel ragazzo con le mani in tasca <<io non farei niente se fossi in te... i miei adorabili ragazzi sono forniti di pistola, quasi tutti, tranne uno, se lo sceglierai risparmierai la morte di tuo padre>> lo guardai dritto negli occhi <<non guardarmi così, mi fai eccitare, risparmiatelo quando diventerai il mio giocattolo sessuale amore>> a quelle parole strabuzzai gli occhi.

<<YONGBOK I PATTI NON ERANO QUESTI, SE AVESSI FATTO TUTTO QUESTO TU AVRESTI DOVUTO LIBERARLO>> urlò mio padre sulla difensiva, alche il bruno neanche si girò.

<<E cosa farebbe li fuori? Senza nessuno da cui andare? Penso che da quando la sua psiche è instabile, lui preferisca stare con me, e tu cosa ne pensi I.N?>> lui guardò verso il biondo... no, non dirmi che anche lui è peggio...

<<La mia opinione su tutto questo è scorretta, tu la conosci Yongbok hyung, ma devo ammettere che è davvero un bel ragazzo, dopotutto signor Hwang lei ha detto lo stesso>> mio padre strinse le sbarre.

<<Tu sei l'unico che per me si possa salvare, perché diamine gli dai tregua, sembra davvero che tu non centri niente con questo>> guardai il biondo ma il mio viso venne spostato dal bruno sulla sua figura, gli tirai uno schiaffo sul braccio... non doveva permettersi neanche di toccarmi.

<<Uh, violento, mi piace>> sussurrò mordendosi il labbro.

<<Ha ragione, io non centro niente con questo, sono solo uno studente di medicina, e purtroppo assisto a tutto questo perché mio fratello mi ha obbligato>> Felix indicò Jisung e mio padre strinse le sbarre. Tutte le guardie si misero dietro di me, mentre io restai a fissare il ragazzo vestito di bianco con tutto l'odio che potessi mai provare.

<<Prima di farmelo venire duro, signor Hwang, per me è stato un piacere conoscerla, suo figlio ha una possibilità su cinque prima che venga ufficialmente trasferito di abitacolo, quindi non ci sarà nessun problema per lei, qui nei dintorni non ci sono più vicini, e lei mi ha giurato di non fare parola di questo con nessuno, o rinnega la tomba di sua moglie? Perché in caso contrario...>> sentii quattro pistole puntate alla testa.

the feel of HIMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora