XI

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Restare uniti... questa è una cosa che avevo promesso a Minho.
E ora mi ritrovo qui... senza di lui, in un silenzio assordante, che non appena viene interrotto da un suo movimento sul mio petto sussurra più di mille parole diverse.
Felix si è addormentato e svegliato per praticamente tutta la notte... non riusciva a stare tranquillo se non a contatto con me. Dopotutto anche lui si è preso cura di me, pur non conoscendomi appieno, anche se già sapendo vagamente di Minho, praticamente sa di quasi tutta la mia vita. E anche di come è finita.

<<Felix, dormi?>> il suo respiro, leggero e caldo, sul mio collo, non si era mai spostato. Se era questo a cui saremo andati in contro in caso non avessimo rispettato le regole di questo gioco malato... avrei preferito mille volte soffrire io. Non si meritava tanta violenza... anche se mi ha mancato di rispetto in una certa maniera, facendo una cosa sbagliata... riconosco che la sua punizione non era davvero adatta.
Portai le mani sulla sua schiena, stringendolo per quanto possibile a me, neanche tutta la dolcezza di questo mondo potrà riempire quello che è successo ieri. Anche se adesso conosciamo la sua punizione attentamente, devo comunque trovare un modo per fargli passare il dolore. Essendo bloccati qui, non so neanche dove guardare per provare a tirargli su il morale. L'unica cosa che posso fare è abbracciarlo fino a quando non gli passerà... anche se dovrei fare il percorso di riabilitazione... penso che lui sia la mia priorità al momento.
Guardando i lati positivi, non è affatto un brutto ragazzo, anzi ci sono dei lati di lui che trovo anche "carini". Per esempio, le sue lentiggini mi piacciono davvero molto, gli donano, e gli danno un senso di dolcezza che riempie il suo volto... so che non dovrei pensare a certe cose, però in qualche modo devo farmi coraggio e pensare a dei modi per potergli tirare su il morale.
Il suo petto iniziò a muoversi diversamente, senso che si fosse svegliato in quell'esatto momento.
<<Non volevo svegliarti>> sussurrai concentrandomi a pieno su di lui, mosse il braccio, prendendo il mio e portandolo verso il centro della sua schiena. Stava simulando un abbraccio... perché trovo questa cosa davvero carina?
Provai a fargli delle coccole... anche se ero davvero molto arrugginito, forse gli avrebbero fatto piacere. 

<<Mh... non smettere>> mi strappò un leggero sorriso, la sua voce aveva una intonazione acuta in quel momento, più del solito, come se mi stesse supplicando con tutto se stesso di farlo.
Il suo corpo si aderì maggiormente al mio... era la prima volta dopo tanto tempo che non succedeva questa cosa. Solitamente io ero al suo posto con Minho, e rare volte mi ritrovavo nella posizione di adesso... un po' perché preferivo il contrario, ma principalmente perché lui era più grande, e mi piaceva stuzzicarlo ricordandogli la nostra differenza d'età.
Dopotutto... lui faceva parte di tutte le mie giornate... e non potrei davvero ringraziare questa cosa... soprattutto ora che so... che lui non tornerà più da me.
Ricordo ancora la sua testa... che perdeva sangue... lasciandolo scorrere incessante, il suo corpo, ormai senza vita, davanti a me, non lasciandomi nessuna possibilità di poterlo salvare in nessun modo. Mi mancava terribilmente. E nessuno avrebbe potuto colmare tutti quegli anni, passati a piangermi addosso, dove venivo torturato nel mentre, senza sentire dolore per via del mio dolore maggiore. Dato dalla sua morte. Il mio cuore è in frantumi ancora adesso... e non so quanto possa rigenerarsi... neanche se mi dicessero che lui in realtà non è morto, non penso che senza vederlo il mio cuore abbia anche solo la minima speranza di potersi ricomporre così tanto facilmente.
Lanciai un'occhio al ragazzo che si stava prendendo le mie coccole, notai la sua mano accarezzarmi i capelli, vicino alla spalla. Lo rilassava particolarmente... unito alle mie mani... sembrava davvero di aver a che fare con un bambino.
Erano passati più di sei mesi dal suo arrivo... ciò significa anche che lui attualmente ha la mia stessa età.
Malgrado quello che è successo anche lui deve distrarsi, io sto pensando davvero troppo... e non mi fa affatto bene.

<<Felix... penso che sia già passato>> lui alzò leggermente il viso per potermi guardare <<Auguri... anche se in ritardo>> lui mi guardò negli occhi per svariati secondi, incredulo, per poi rispondermi con un sorriso dolce.

the feel of HIMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora