XIII

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I giorni passavano, Felix era davvero molto dolce, mi parlava come se tra noi ci fosse stata davvero quella scintilla... che dopo quel bacio penso abbia potuto palesarsi... ho avuto paura di perderlo, paura di perdere anche questo ragazzo, avendo una reazione che mi ha portato ad un elettroshock... in tutti i sensi.
Non ero io in questo momento, non mi rappresentava per niente questa situazione, mi sentivo male al solo pensarci... io non ero quel tipo di persona violenta, non lo sono mai stato.

<<Non scappo>> sussurrò il minore con la sua solita voce dolce, non quanto come il ragazzo biondo che veniva a portarci da mangiare e arieggiava la stanza. La sua era una voce stridula, come un vocalist all'interno di una canzone.
Lo strinsi maggiormente a me, ci trovavamo sul letto, come sempre, seduti, con il suo corpo davanti al mio, disteso su di me. Non avevo deciso io queste posizioni... ma mi piacevano al quanto.
Non sapevo descrivere il tipo di sentimento che c'era con lui... ma era molto simile a quello che provavo per Minho. Ci guardammo negli occhi... attaccandoci poi in un bacio molto dolce e delicato... dopo quei giorni avevo iniziato a smollarmi desiderando sempre più il tipo di contatti che mi concedeva.
Il permesso glielo avevo dato io, dandogli l'accesso perenne alle mie labbra, nonostante non avessimo alcun tipo di legame, se non quella nostra semplice conoscenza.

Ci staccammo dopo minuti estenuanti, come spesso accadeva, restando senza fiato, sentii le palpebre farsi pesanti, optando per distendermi al suo fianco e provare a dormire. Dopo qualche istante sentii la serratura venire sbloccata.
Penso per via del cambio d'aria o qualcosa del genere. Ero davvero stanco, anche se non avevo fatto niente.

<<Dorme?>> chiese la voce gentile mentre apriva la finestra, sentii il peso del corpo del minore alzarsi accanto a me.

<<È appena crollato>> disse una voce che purtroppo conoscevo benissimo... ma che arrivava dal ragazzo accanto a me... forse mi sono solo sbagliato.

<<Vuoi venire a mangiare qualcosa? Ti fa ancora male la gola?>> appoggiò le mani sul letto.

<<Sì, ma spero che passi presto, vede quando sforzo la voce un po' troppo>> disse Felix in risposta alzandosi <<Stai a vedere se si sveglia, nel caso sai già la procedura, ho bisogno di darmi una sciacquata>> penso che uscì... mentre il tessuto della maschera del biondo si alzò, socchiusi leggermente gli occhi per verificare il fatto che Felix non fosse più accanto a me...

Felix era voce terrificante.

Per tutto il tempo era sempre rimasto con me, infatti voce terrificante non parlava più da un po', se non quando ero bendato oppure quella volta lo fece nella direzione di Felix... perché guardava tutto... decideva tutte le mosse da fare quando dormivo, e se ne andava, facendosi trovare nella stessa posizione in cui era quando io mi addormentavo. Ho sempre avuto il sonno abbastanza pesante... ma adesso non so se riuscirò più a dormire.
Quel ragazzo dall'apparenza dolce, con le lentiggini, uno sguardo tenero, i suoi occhi color nocciola, i suoi capelli neri come l'inchiostro, morbidi e setosi anche se corti... si è rivelato essere l'uomo incappucciato di cui avevo più paura.
Proprio per la sua voce, non riuscivo proprio a capirne il motivo. Perché ero così accecato da lui, dalla sua possibile natura, da non pensare al fatto che la sua gola si potesse grattare talmente tanto da diventare così. Da appena sveglio non mi ha mai parlato... perché il suo timbro si sarebbe abbassato notevolmente?
Io fino ad ora... sono stato sotto la supervisione del peggiore di tutti loro? Senza saperlo? E in più il mio cuore non riesce ad accettare che questa persona così dolce sia colui che, fino al suo arrivo, mi ha sempre trattato come se fossi uno scarto umano. Il mio cuore, o almeno, ciò che ne rimaneva non riusciva ad accettarlo. La persona che mi piaceva era anche una persona orribile.
Non riuscivo ad accettarlo. Era troppo difficile, mi sarei aspettato più dal ragazzo dalla voce dolce una cosa del genere... ma lui... è una persona crudele... voleva manipolarmi fin da quando sono arrivato qui.... e ci è riuscito... cazzo se ci è riuscito.
Per sbaglio scalciai sul materasso attirando l'attenzione di voce gentile.

the feel of HIMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora