XVI

193 19 51
                                    

I miei occhi si aprirono lentamente, l'altra sera quel mostro ha voluto andarci su pesante... per se stesso. Non so se è questo a quello a cui puntava, ma è stato davvero esaustivo, lo odio come non mai... ma ne sono terribilmente attratto fisicamente.
Suo cugino mi ha detto che lui è una persona migliore di così... che è molto simile alla persona che ho conosciuto per quasi un anno all'interno della stanza in cui stavo...

Ancora non ci credo, io ero a casa mia, i miei genitori erano stati costretti da loro a mettere l'azienda in altre mani, e questo tutto per una vendetta? Voce gentile, come tutti gli altri, erano stati pagati per curarmi o torturarmi. Questo spiega anche il fatto che lui non avesse nessun rimorso a fare quello che faceva... dio che malditesta. Sopra di me c'era il bruno, che non si era mai tolto da me per tutta la notte, eravamo nudi, avvolti tra le coperte per stare al caldo. Non volevo guardare ulteriormente quel luogo, con degli spicchi di sole che arrivavano dalla fessura della finestra in alto... quanto mi mancava stare lì fuori. A sentire l'aria pulita, che per più di sette anni mi è stata sottratta, o comunque data senza mai farmi uscire all'esterno.

<<Vorrei correre, sul prato, un'altra volta ancora... sentire il sole addosso, amare ogni singola imperfezione della natura sulla mia pelle>> canticchiai questa melodia in inglese, sperando con tutto me stesso che lui stesse dormendo.
In quel momento sentii una stretta dolce attorno al mio busto il suo cuore battere forte, come se si fosse scordato quello che è successo. Come se si fosse dimenticato di avermi rivelato chi fosse davvero. Non riuscivo davvero più a sentire questo calore, non ce la facevo davvero più... lui mi stava addosso, cercando quella scintilla che solo un paio di volte è scattata, ma nulla di più. Non so con che tipo di persona sono finito, ma almeno so perché sono qui... per un merdosissimo ricatto. Ho vissuto recluso, per quasi sette anni... ed eccomi qui a ragionare sul fatto di essere stato solo oggetto di ricatto.
Il mio ragazzo è morto per niente, avremmo dovuto sposarci... se questo folle non si fosse messo in mezzo. Minho è morto ingiustamente, e se fosse rimasto in vita penso che mi avrebbe fatto molto più male vederlo soffrire. Non sto dicendo che sia giusto il fatto che sia morto. Ma se non fosse morto... probabilmente avrebbero usato questa cosa per farmi soffrire ancora di più.
Mi manca così tanto... spero di poter salire lassù, nel cielo, con lui che mi ha aspettato per tutto questo tempo... solo che prima dovrei trovare il modo di morire... sarà difficile rinchiuso qui. 
<<...vorrei morire... presto... per favore... qualcuno mi uccida, non ce la faccio più... vorrei tornare da te, tra le tue braccia Minho...>> queste parole mi facevano male. Al solo pensarle. Lo volevo al mio fianco. Gli avrei detto quel semplicissimo "Sì" per tutta la vita... anche se le mie lacrime adesso stanno scendendo, me ne importa ben poco.
Lui voleva sposarmi.
L'amore della mia vita ha dato la sua per salvare la mia.
<<Se mi stai guardando... scusami se non ho vissuto>> sussurrai cercando di calmarmi... anche se in inglese, non mi importa. Sto male. Vorrei lui con me adesso, che mi dica di tornare a dormire, con la sua voce roca e grattata.
Dio se mi manca.

Il mostro sul mio petto si mosse, lasciando che il caldo lo cullasse maggiormente... lo invidio... almeno lui può dormire senza ripensamenti o stress.
Sentii un piccolo movimento della sua testa sul mio collo, e dei piccoli contatti causati dalle sue labbra... perché si comporta come se nulla sia successo?

<<Dormi ancora>> lo disse con la sua voce profonda... non volevo ascoltarlo, ma quel clima mi stava facendo desiderare il sonno, più di qualsiasi altra cosa.
I suoi baci sul mio collo non aiutavano per niente. Ma mi ritrovai con le sue labbra sulle mie... mi facevano abbastanza ribrezzo. Era un contatto dolce, senza nessun senso di colpa al suo interno, come per incitarmi al sonno.
<<Prometto, che avrai tregua per un paio di giorni se dormi>> sbuffai leggermente, e malgrado la fatica finalmente riuscì a tornare nel mio mondo a sognare sempre e solo i momenti passati con il mio ragazzo.

the feel of HIMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora