CAPITOLO XXV

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"Ti sei divertito con la signorina Selene?" Chiese il professore Leonard guardando dalla finestra il tramonto color arancio con riflessi d'oro, il ragazzo era intento con una riga a fare una linea sul foglio.
Il principe alzò gli occhi grigi al cielo, all'ennesima domanda del professore. "Non è il momento di parlare di questo. Che cosa sta combinando mio padre con i mercenari di guerra? Sta lasciando un Regno pieno di debiti, le entrate sono minori delle uscite."
"E che cosa gliene frega al futuro tiranno?" Chiese Leonard con un sorriso rammarico, Gilwash fece cadere la matita che fece rumore sulla scrivania.
"Pagherà il popolo con le tasse, come sempre." Il professore assunse un'espressione fredda, mentre continuava a guardare l'erede.
"Il popolo non può pagare questa botta di cifra." Il ragazzo sottolineò i debiti con un inchiostro rosso, da quando Kibrish non poteva più contare sulla forza di Aster, suo padre aveva contattato diversi mercenari stranieri per aumentare il dominio, ma aveva esagerato.
"Ripeto per l'ennesima volta." Il professore Leonard guardò l'erede in quei occhi grigi luminosi. "Cosa gliene frega al futuro tiranno?"
Il ragazzo rimase un attimo in silenzio, i ciuffi biondi caddero sulla fronte, il suo sguardo era intento a osservare il professore con i riccioli castani.
"Sei arrabbiato perché alla fine ho scopato Selene?" Chiese Gilwash con un sussurro, se le guardie o gli anziani saggi scoprissero che gli parlava con rancore, per il povero professore sarebbe stata la fine, una volta finito al cospetto del trono di re Gulliver non si sarebbe stata ancora di salvezza.
"Sono arrabbiato perché..." Il professore buttò il libro sul pavimento. "Tu ti ostini a negare i tuoi desideri con le frasi più assurde. Se tu li avessi tenuti almeno in considerazione, sai quanto dolore avresti risparmiato alla signorina Selene?"
"Primo." Gilwash raccolse il libro di storia dell'antica Roma con cura, portando il volume al petto. "La signorina Selene prima di oggi non mi era mai interessata, e ciò che ho detto sul tradimento lo penso tutt'ora, ogni singola parola."
"Secondo." Il ragazzo guardò il professore negli occhi. "È stata Selene a buttarsi nel letto con noi, io e Marianne abbiamo fatto il suo gioco, considerando che né tu né le guardie mi avete aiutato. E sai che la disubbidienza è un atto di ribellione, la punizione è la morte."
"Terzo." Il principe fece uno un'espressione più severa nei suoi occhi grigi. "Come erede al trono, sono di un rango superiore a te, gradirei non essere preso in giro."
Il professore sentì una distanza tra loro che gli fece paura.
"Quarto." Gilwash con un sorriso dolce accarezzò il libro caduto a terra. "Sai che questo libro ha anni di storia? Un professore amante della cultura, non dovrebbe avere questi comportamenti."
"Gilwash..." Il professore gli consegnò una lettera. "Io ho deciso, voglio partire nelle Terre del Sud."
"Perché?" Chiese il ragazzo accarezzando la busta bianca.
"Riguardo a te non ho più niente da insegnarti, scrivimi quando troverai qualcuno che ne ha veramente bisogno."
Il principe lesse le prime righe di scuse, e strappò la lettera in briciole. "Se questa è la tua decisione, io non ti persuado a restare, non hai bisogno di giustificazioni."
Leonard notò il sorriso freddo dell'erede al trono.
"Gilwash..." Il professore toccò la scrivania. "Non ti perdere in pensieri inutili, se trovi qualcuno che avesse il desiderio forte nel cuore di imparare a leggere e a scrivere, scrivimi una lettera, io mi precipiterò subito a Kibrish, non importa se sarai diventato il tiranno."
"Lo prometti." Sussurrò il ragazzo con gli occhi lucidi.
"Lo giuro sul mio nome." Leonard si inginocchiò alla figura del principe. "Te lo prometto, Gilwash."
"Non assicurerò nulla." Il ragazzo divertito si portò la penna alle labbra, facendo brillare i suoi occhi grigi.
Leonard notò una penna di piuma d'oca, bianca e candida che assomigliava alla piuma d'angelo.
"Se vuoi te la puoi prendere." Il ragazzo tracciò con la riga una linea dritta sul documento di un foglio. "Almeno ti porterai via qualche bel ricordo da Kibrish."
"Vi ringrazio infinitamente." Sussurrò Leonard rivolgendosi a lui come l'erede, il giovane professore prese la penna d'oca e la conservò con cura nella tasca della sua giacca verde scura.
"Tu vuoi qualcosa dalle Terre del Sud?" Chiese con voce timida al ragazzo intento a scrivere.
Gilwash pensò al libro illustrato, ma ora come ora era difficile da trovare.
"Non ti preoccupare." Il principe fece un sorriso freddo. "Sono l'erede al trono, ciò che voglio lo prendo."
Il professor Leonard fece un inchino prima di lasciare la grande stanza della biblioteca.

LA LUSSURIA DEL RE, LA MASCHERA DORATA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora