Tato Ale

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Il ragazzo si svegliò prima di Elisa, erano circa le 6 e, quando notò la posizione in cui erano finiti sorrise leggermente.
Elisa era a pancia in giù, una mano sotto il cuscino e l'altra vicino al petto di Alessio; lui sdraiato di lato, con un braccio sulla schiena della ragazza e l'altra mano vicina a quella di Elisa dal suo petto.
Decise di fare una foto della situazione per ricordo e prese a fare dei grattini in testa alla ragazza.

Elisa ha i capelli biondo cenere e gli occhi che sono un misto di colori: azzurro, grigio e verde a seconda del meteo. Ma non è la solita ragazza magra che vedi e a cui tutti vanno dietro. No. Elisa era una ragazza un po' in carne per motivi di salute che non racconteremo. Si è sempre impegnata tanto per raggiungere il fisico che ha sempre voluto, ma non ci è mai riuscita e non per mancanza di volontà, ma perché il suo corpo era fatto così.
Il suo problema l'aveva studiato anche in università, aveva capito molte più cose rispetto a quando glielo dissero la prima volta.
Quante volte si è sentita sbagliata, in difetto rispetto alle sue amiche e fuori luogo in discoteca per esempio.
Solo nell'ultimo periodo aveva acquisito un pochettino in più di confidenza in sé stessa, ma era ancora lunga la salita.
Nessuno poteva sapere tutto questo, figuriamoci Alessio.
Ma il ragazzo neanche ci diede peso al suo fisico. Era il suo carattere quello che lo incuriosiva.
Aveva notato subito quanto fosse timida la ragazza appena conosciuti, ma anche un po' ora; però aveva la capacità di metterti a proprio agio. Capiva perché avesse scelto di fare l'infermiera: aveva empatia e sensibilità.
Con questi pensieri il ragazzo non si accorse che Elisa si stava svegliando piano piano
<<mhh, se continui potrei riaddormentarmi anche adesso>> disse la ragazza con voce ancora addormentata
<<Buongiorno. Se vuoi puoi dormire ancora, sono solo le 6.30>> le disse sottovoce Alessio
La ragazza si avvicinò di più a lui, richiuse gli occhi e Alessio sorrise ancora.
Erano più o meno le 7 quando Alessio sentì i bambini agitarsi.
Cercò di alzarsi senza svegliare la ragazza e andò al piano di sopra per vedere i due bambini svegli.
<<Ale>> <<Lesio>> dissero i più piccoli
<<Hey buongiorno>> e prese Tommaso in braccio per poi sdraiarsi con entrambi sul letto della bambina.
<<Dov'è la tata?>>
<<La tata sta dormendo. Era molto stanca>> e prese a coccolare i bambini
<<Ale, ma tu vuoi bene alla tata?>>
Il ragazzo non si aspettava questa domanda, o per lo meno non di prima mattina
<<Sai piccola, io ed Eli ci siamo conosciuti solo ieri. Però è una bella persona>>
<<La tata è bellissima. Ci vuole bene tanto così>> e allargò le sue braccia al massimo
<<È vero. Spero di poter diventare suo amico>>
<<Ma tu sei già suo amico. Non ci fa conoscere quelli che non sono suoi amici>>
<<Allora sono fortunato di avervi conosciuto>> e abbracciò forte i bambini

La ragazza però era sveglia, e sentì tutto dal baby monitor che aveva lì vicino.
Non sapeva cosa dire, cosa fare. Aveva gli occhi talmente lucidi che tra un po' si sarebbe messa a piangere.
Alessio era un bravissimo ragazzo, aveva un'anima pura e bellissima.
E questo lo dimostrò quando senti poi continuare il discorso tra i due
<<Alessio, vuoi essere il mio fidanzato? Tu hai giocato con noi, hai ballato e cantato con me e vuoi bene alla tata>>
Il ragazzo, alla domanda, sorrise a trentadue denti
<<Certo principessa. Mi piacerebbe tantissimo>>
La ragazza era in una valle di lacrime. Sorrideva e piangeva allo stesso tempo.
Quando la sveglia suonò, segno che era ora di iniziare a prepararsi, si asciugò le lacrime e andò su in camera dove erano tutti

<<Bimbi, sveglia. Bisogna andare a scuola>> e si avvicinò a loro
<<Tata, vieni qui anche te>>
<<Ari, non mi compri così. Dovete andare a scuola>>
<<Ma. Ale, dille qualcosa>>
<<Dai Eli. 10 minuti e poi ci alziamo. Promesso>>
<<Ale, no>> e si avviò verso l'armadio per preparare i vestiti dei bambini
Alessio, però, che non voleva deludere la sua nuova fidanzatina, le suggerì un piano che lei accettò subito.
<<Va bene tata. Se però mi porti giù in braccio a fare colazione>> e la ragazza si avvicinò per prenderla ma Arianna, più veloce di lei si spostò ed Ale, riuscì a trascinare Elisa sul letto
<<Attacco di solletico>> urlò e, in men che non si dica la ragazza si ritrovò con addosso due bambini e un ragazzo di 19 anni a farle il solletico. Stava ridendo, tanto, troppo.
<<Okok, va bene. Basta. Tregua. Altri 5 minuti e ci alziamo, mh?>> si arrese
<<Siii>> e si ritrovò con entrambi i bambini su di lei
Alessio si alzò dal letto e prese il telefono della ragazza
<<Sorridete>> e scattò una foto
<<Tato vieni anche tu>> disse Arianna con semplicità.
Alessio sbarrò gli occhi un attimo e la ragazza, vedendolo così, parlò
<<Ale>> e gli sorrise <<Tranquillo. Solo se vuoi>>
E il ragazzo si buttò con loro sul letto.
Arianna prese il telefono in mano e iniziò a scattare tantissime foto come solo un bambino di 4 anni poteva fare. I due risero divertiti dalla situazione

<<Forza. Ora però dobbiamo andare. Ari, in bagno>> e questa volta andò veramente
<<Ale, anche tu a cambiarti. Porto loro a scuola e poi dobbiamo fare altre foto così per le due riesci a prendere il treno e arrivare a casa a un orario decente>>
<<Calma. Vengo anch'io con voi>> e le diede un bacio sulla testa per poi avviarsi in camera a cambiarsi.
Elisa cambiò i bambini e, in fretta e furia si cambiò anche lei.

Preparò la colazione per tutti e quattro
<<Ale, so che mi avevi detto del latte e biscotti. Te li ho preparati sul tavolo. Non sarà mezzanotte e non c'è il tuo amico, però spero che possa andare bene comunque>>
Alessio sorrise per questo e andò ad abbracciarla
<<Grazie. Sono sicuro che Matti non si offenderà>>
Quando finirono e si furono messi le scarpe e le giacche, si avviarono alle scuole dei bimbi.

Per prima portarono Arianna, che non ne voleva sapere di lasciare Alessio.
<<Ari, guardami. Alessio deve tornare dalla sua mamma e dal suo papà. Non può stare con noi per sempre>> cercò di spiegarle Elisa
<<Piccoletta. Facciamo un patto?>> si accovacciò Alessio per guardarla negli occhi. La bimba, che aveva gli occhi pieni di lacrime alzò il viso
<<Quando vuoi parlarmi, dillo alla tata e così mi chiamate. Io vi rispondo subito. Basta anche solo che Elisa mi scriva un messaggio e io ti chiamo. Sei la mia fidanzatina adesso, o sbaglio?>>
<<Mhmh. Va bene. Ma prometti che rispondi?>>
<<Promesso>>
<<Ti voglio bene tato Ale>> e gli si buttò nelle braccia
<<Anche io piccola Ari>>
La bimba dopo aver salutato anche la cugina entrò nella sua classe e i due poterono portare l'altro bimbo al nido. Con lui fu tutto molto più semplice, niente pianti.

Quando tornarono a casa della zia di Elisa, i due recuperarono le loro cose e tornarono a casa della ragazza in auto.







Author's note:
Hola :)
Primo capitolo di oggi. Più tardi ne uscirà un altro.
Un beso <3

Ossitocina | Alessio Cavaliere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora