Buon compleanno

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Da quando Elisa e Alessio si salutarono in stazione a Napoli, successero un po' di cose.
Lei aveva ripreso con l'università e iniziato la famosa sessione estiva per poi iniziare il tirocinio ad agosto; lui invece fu chiamato per molti stage e masterclass.
Ma questo non impedì loro di sentirsi tutti i giorni: si ritagliavano un momento per loro alla sera per videochiamarsi e durante il giorno si messaggiavano in ogni momento libero.
La distanza era notevole, Modena - Napoli non è una passeggiata, ma ciò non impedì comunque ai ragazzi di iniziare quello che avevano deciso.
Tra loro stava andando tutto bene, tant'è che Elisa, una sera decise di prendere da parte solo sua mamma per dirglielo.
<<Mamma... ti devo parlare>>
<<Dimmi Eli>>
<<Ti ricordi di Ale?>>
<<Certo. Il ragazzo che è venuto qua per le foto. A proposito, come sta?>>
<<Sta bene. È molto felice di quello che sta facendo ora. Però non è quello che ti volevo dire, cioè c'entra lui quello si>>
<<Elisa, un bel respiro. Parla con calma>>
<<Ok... quando sono andata a Napoli ero da sola. Non c'erano le altre ragazze. Sono andata per andarlo a trovare>>
<<Eli... perchè non ce l'hai detto?>>
<<Avevo paura della vostra reazione. Forse di più per quella di papà>>
<<Tesoro... sai come è fatto tuo padre>>
<<Proprio per quello adesso sto parlando solo con te>>
<<Ok. E come è andata?>>
<<Bene. Molto bene. È proprio di questo che ti volevo parlare. Ha detto che gli piaccio...>>
<<Davvero? Ma è bellissimo amore>>
<<Si. Mi ha portato nella palestra dove balla tutt'oggi e gli ho raccontato delle medie... mamma, non mi ha giudicato. Anzi, mi ha consolato e mi ha riempito di sorprese. Mi ha dato un girasole con la colazione a letto, mi ha portato a cena sul lungomare e mi ha dato un mazzo di tulipani bianchi... E poi, beh... ha detto che voleva baciarmi. Abbiamo parlato tanto e alla fine abbiamo deciso di volerci provare...>>
<<Amore mio... sono così felice per te. Vieni qua. Te lo meriti un ragazzo così. Già l'avevo notato che avesse qualcosa di bello quando è venuto qua>>
<<Ti giuro mamma. È un bravissimo ragazzo. Non ha mai fatto niente contro la mia volontà, mi ha chiesto il permesso in tutto. E mi ha riempito di bigliettini dato che si è ricordato quanto mi piacciono>>
<<Sei felice. Si vede>>
<<Si. Scusa se vi ho mentito>>
<<Fa lo stesso Eli. La prossima volta però, almeno a me dillo. Con tuo padre vediamo che fare mh?>>
<<Ok, anche perché molto probabilmente verrà per il mio compleanno. Forse>>
<<Va bene. Inizia a pensare a cosa vuoi fare che manca pochissimo eh>>

Il compleanno di Elisa era arrivato. Quest'anno cadeva di sabato. Aveva organizzato un semplice pranzo a casa sua e alla sera, sotto costrizione delle sue amiche, serata in discoteca.
La ragazza aveva chiesto ad Alessio se poteva e voleva venire, ma il ragazzo le disse che purtroppo aveva un impegno.
Elisa ci rimase male, tanto. Sperava nella presenza del ragazzo, ma fece finta che andasse tutto bene.
Quello che non sapeva però, era che Alessio riuscì a mettersi in contatto con la migliore amica di lei, Rebecca.
Le disse che sarebbe arrivato circa per le 14.30 in stazione a Reggio Emilia, ma non da solo; Amici era finito e quel weekend, infatti, si sarebbe dovuto vedere con Samu e Matti. I due avevano accettato ad accompagnarlo, Samu per conoscere finalmente Elisa di persona e Mattia per vedere chi avesse rubato il cuore al suo amico nel tempo in cui sono stati separati.
Perciò, con la complicità di Rebecca, Alessio riuscì a non perdersi il compleanno di quella ragazza così tanto speciale per lui.
...
E: <<Rebe, dove sei? Mancate solo te e Alex>>
R: <<Amore sto arrivando. Il treno di Alex ha fatto ritardo. Siamo quasi da te>>
E: <<Va bene. Parcheggia dove metti sempre tu la macchina quando vieni qua. Ti ho fatto lasciare il posto libero>>
R: <<Perfetto. Voi iniziate pure a preparare. 10/15 minuti e ci siamo>>
E: <<Va bene. Ciao ciao>>
Rebecca chiuse la chiamata e parlò direttamente con Alessio che si trovava seduto dietro con i suoi due amici
R: <<Questa è la volta buona che mi ammazza. Le avevo promesso che almeno per il suo compleanno sarei stata puntuale>>
A: <<Scusa. Se si arrabbia le parlerò io>>
R: <<Ci conto eh>>
I cinque arrivarono a casa di Elisa.
Alcuni dei suoi amici e amiche si trovavano nel giardino davanti dove era stato allestito il tavolo per pranzare sotto il gazebo, gli altri erano dietro, compresa Elisa.
A: <<Prendo il regalo e possiamo andare>>
R: <<Va bene. Facciamo così. Andiamo subito noi due, voi nascondetevi all'angolo del muro. Se senti che inizia a darmi contro esci così non ci sarà nessuna carneficina. Ok?>>
A: <<Perfetto. Grazie ancora>>
R: <<Figurati. E ora andiamo>>
I tre amici presero a camminare dietro Rebecca e il suo fidanzato, che fecero segno agli amici di non dire fiatare.
R: <<Dov'è la mia migliore amica?>>
E: <<Sono qui. Ciao Alex>>
Al: <<Ciao Eli. Auguri>>
E: <<Grazie. Rebecca...>>
R: <<Lo so, lo so. Sei arrabbiata perché ho fatto tardi, ma non è colpa mia. Lo giuro>>
E: <<Mh, dici sempre così>>
R: <<Lo so. Ma a sto giro è per una buona causa>>
E: <<E sentiamo qual è questa buona causa?>>
Sentendo questo, Alessio si girò verso i suoi due amici che gli fecero cenno di andare. Alessio, prese un respiro profondo e uscì
A: <<È colpa mia se ha fatto tardi. Scusa>>
Elisa si voltò verso la voce e non riuscì a credere ai suoi occhi. Alessio era lì, davanti a lei. Le ci vollero un paio di minuti prima di elaborare
E: <<Ale? Che ci fai qua? Avevi detto che non riuscivi>>
A: <<Beh, era una bugia. Volevo farti una sorpresa. Auguri Eli>>
E: <<Mio dio. Giuro che ti uccido>> gli disse la ragazza avanzando verso la sua direzione
A: <<Mi dispiace. Ma era per una buona causa. Rebecca era mia complice, mi sono messo d'accordo con lei>>
E: <<Tu sei tutto matto>> disse ridendo ma con gli occhi lucidi. Elisa gli avvolse le braccia intorno al collo e lo abbracciò forte
<<Ti voglio bene Ale. Grazie per essere qui>> sussurrò nell'incavo del suo collo
<<Ti voglio bene anche io Eli. E se non fosse per tutte queste persone ti avrei già baciato>> si staccarono e il ragazzo le lasciò un bacio in fronte
A: <<Comunque non sono venuto da solo. Ci sono altre due persone per te che hanno insistito per conoscerti>>
<<Sei un falso Alè>> disse una voce con un forte accento siciliano
E: <<Non ci credo. Ti sei portato Samu con te?>>
S: <<Ciao Eli. Buon compleanno>>
E: <<Grazie. Finalmente ci conosciamo>> e lo abbracciò leggermente
S: <<È più simpatica di te compà>>
A: <<Smettila. Eli, Samu già lo conosci, mentre lui è Mattia. È uscito da poco da Amici>>
M: <<Piacere. Spero che non sia un problema per te se ci siamo intrufolati alla tua festa>>
E: <<Piacere mio. Non è assolutamente un problema, se Ale si fida di voi perché non dovrei volervi>>
<<Samu già l'avevo conosciuto in chiamata, mentre di te Ale mi ha parlato tanto>> gli sorrise Elisa
A: <<Si ehm... ho voluto dire a Matti quello che è successo. Scusa>>
E: <<Ma che scherzi. È un tuo amico  e se vuoi che lo sappia per me non ci sono problemi. Matti spero di conoscerti meglio oggi, stessa cosa vale per te Samu>>
SeM: <<Assolutamente>>
E: <<Venite. Vi presento i miei amici, sono pochi ma buoni>>
...
Dopo aver fatto il giro presentazioni, Elisa fece mettere tutti a sedere a tavola e iniziò a fare avanti e indietro per portare i vassoi con il cibo.
Rifiutò più volte l'aiuto degli altri, dicendo che fossero gli ospiti e quindi non dovessero muovere un dito.
Gli amici di Elisa erano davvero interessati a conoscere il trio e iniziarono a fargli alcune domande.
E: <<Becca... grazie per aver aiutato Ale>> sussurrò all'amica di fianco a lei
R: <<Figurati. Ho visto quanto sorridi quando mi parli di lui e, quando l'hai visto prima ti si sono illuminati gli occhi. Ti voglio vedere sempre così>>
Elisa abbracciò la sua amica, che non esitò a ricambiare.

Ossitocina | Alessio Cavaliere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora