Vacanze

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Dopo quel weekend, i tre ragazzi dovettero ripartire.
Elisa si era divertita con loro e le ha fatto piacere conoscere due persone a cui Ale teneva, tanto che si scambiarono i numeri per tenersi in contatto.

Pure giugno era finito e, come l'altro mese Elisa e Alessio si sono sentiti tutti i giorni, ma con meno frequenza.
Alessio però capiva il perché e non si poteva neanche arrabbiare; come lui aveva la danza, Elisa era in tirocinio in ospedale con annessi esami del secondo semestre da finire.
Ogni tanto alla sera, quando erano in videochiamata, Alessio stava lì ad ascoltarla mentre ripeteva per un esame e si imbambolava, un po' perché non capiva di cosa stesse parlando e un po' perché gli piaceva ascoltarla.
Questa sera però, mentre parlavano al telefono, Alessio la interruppe mentre gli raccontava della giornata passata
A: <<Eli ho una proposta>>
E: <<Dimmi>>
A: <<Matti ha organizzato una vacanza con alcuni dei ragazzi che erano ad Amici e ha detto di venire pure tu se vuoi>>
E: <<Ale, finisco tirocinio tra 20 giorni io>>
A: <<È perfetto. Aveva organizzato per fine luglio-inizio agosto>>
E: <<Mh. Ma sei sicuro che posso venire?>>
A: <<Assolutamente. È stato lui a dirmi di portarti>>
E: <<Ok. Se non sono un peso allora va bene>>
A: <<Certo che non sei un peso. Anzi, vieni prima da me. Ci facciamo dei giorni da soli e poi stiamo con loro>>
E: <<Ale...>>
A: <<Cosa Eli? Mi manchi, vorrei solo passare dei giorni con te, senza nessuno>>
E: <<Anche tu mi manchi Ale. E dove vorresti andare da soli?>>
A: <<A quello ci penso io. Tu devi solo venire qua da me>>
E: <<Posso fidarmi di te?>>
A: <<Ovvio>>
E: <<Va bene allora>>
...
L'ultimo giorno di tirocinio era arrivato.
Elisa era sia triste che felice: triste perché aveva avuto la possibilità di conoscere persone, soprattutto anziane, che erano state capaci di mettere subito a loro agio ragazzi come Elisa che indossavano la divisa per la prima volta; e felice perché tra due giorni avrebbe rivisto Alessio.
Era stata dura convincere i suoi genitori a lasciarla andare in vacanza, ma ci era riuscita; solo sua mamma sapeva che sarebbe stata prima da Alessio e poi sarebbero andati con gli altri.

A: <<Sono quasi arrivato, c'è un po' di traffico>>
E: <<Tranquillo Ale. Esco così non devi trovare parcheggio>>
A: <<Va bene, grazie>>
Quando il ragazzo arrivò dopo 5 minuti, Elisa mise la valigia nel bagagliaio e salì al fianco del ragazzo in auto
A: <<Mi dispiace. Mi hanno trattenuto in palestra e ho trovato traffico a venire qua. Scusa>>
E: <<Ale, sta tranquillo. Non è successo niente>>
A: <<Ok, ok. Comunque, hai preso dei costumi vero?>>
E: <<Non tanti. Perché?>>
A: <<Perché staremo al mare per tipo tre settimane. Quindi ora, prima di portarti dove ho pensato di stare, andremo a fare shopping>>
E: <<No Ale, ti prego. Non dirmi che hai speso tanto perché mi incazzo>>
A: <<Tranquilla tu. Forza, andiamo>>
...
E: <<Scordatelo Ale. Non mi metterò mai una roba del genere>> gli disse indicando un costume a due pezzi
A: <<Dai Eli. Di che ti preoccupi?>> le chiese con le braccia spalancate
E: <<Ale no. Non ho il coraggio di mettermi un costume così al mare davanti a tutti. Mi si vede tutta la pancetta>>
A: <<E allora? Ca te ne frega, te tenghe già ritte ca seje belle>>
E: <<Ale...>>
A: <<Almeno provalo. Se poi non ti piace allora ne troviamo un altro>>
E: <<Va bene...>>
La ragazza si diresse ai camerini per provare quel costume.
Il costume in sé era bello, chiariamo, ma per Elisa non su se stessa.
A: <<Quindi? Com'è?>>
E: <<Sul serio sei stato qua davanti ad aspettare che lo provassi?>> gli chiese Elisa ridendo e facendo sbucare fuori dalla tenda solo la testa
A: <<Si, ma non cambiare discorso>> le rispose con un sorrisino
E: <<È bello, però Ale non ce la faccio a usarlo>>
A: <<Perché dici così?>>
E: <<Perché c'è la pancetta, te l'ho detto. Per questo metto gli slip a vita alta al mare, mi vergogno di meno così>>
A: <<Eli>> sospirò Alessio <<Tu non ti devi vergognare di niente. Già te l'ho detto, sei bella così come sei. Io non ti obbligo a comprarlo, però te lo consiglio e, se proprio non vuoi metterlo davanti a tutti, con me puoi perché sai che non ti giudicherò mai>> le disse baciandola in testa
A: <<Ti aspetto di là così puoi ricambiarti>>
E: <<Ok>> e fece una pausa <<Ale. Grazie>>
Il ragazzo le sorrise e poi andò ad aspettarla dove le aveva detto.
Alla fine Elisa prese altri due costumi come voleva lei ma Alessio, di nascosto, le prese e nascose dentro alla borsa con gli altri anche il costume che si era provata prima la ragazza.

A: <<Eccoci arrivati. E prima che tu me lo chieda, non ho speso niente. È una casa della mia famiglia, ce la dividiamo con i miei zii>>
E: <<Ok. Mi taccio>>
A: <<Tieni le chiavi, apri pure la porta che scarico i bagagli>>
E: <<Ok>> aprì la porta e poi tornò indietro ad aiutare il ragazzo con le loro valigie e le borse della spesa
A: <<Mamma ci ha riempito di cibo. Ha detto che non ti devo far morire di fame ahahah>>
E: <<Tua madre è la migliore. Ringraziala da parte mia>>
Dopo che ebbero finito di mettere nelle dispense tutto ciò che Fulvia aveva dato loro, Alessio decise di far vedere ad Elisa le camere in cui avrebbero dormito convinto che la ragazza volesse dormire in due camere separate. Ma a quanto pare si sbagliava.
Ad Elisa piaceva dormire al fianco di Alessio. È sempre stata una ragazza che fa fatica ad addormentarsi e che si sveglia ripetutamente durante la notte non riuscendo poi più a dormire; la presenza di Alessio la aiutava in questo e se n'era accorta quando avevano dormito insieme la volta che era venuto a trovarlo a Napoli.
E: <<Siccome sono già le sette passate, se ci facciamo una doccia e poi andiamo a preparare la cena?>> gli propose
A: <<Ok. Ma prima una cosa...>> si avvicinò e la abbracciò mettendole le braccia attorno al collo per poi iniziare a lasciarle tanti baci a stampo
A: <<Non ti avevo ancora salutato per bene>>
E: <<Che semo che sei>>
A: <<Mhmh>> e continuò con i baci <<Ora puoi andare a lavarti>>
E: <<Grazie ahah>>
Quando Elisa finì di fare la doccia, tornò in camera dove il ragazzo era disteso sul letto
E: <<Ale puoi andare>>
...
A: <<Quindi che cuciniamo?>> le chiese arrivando in cucina
E: <<Ti va bene del pollo alla pizzaiola? O vuoi qualcos'altro?>>
A: <<Va benissimo. Vado ad apparecchiare in veranda e poi vengo ad aiutarti>>
E: <<Ok>>
I due provarono a cucinare insieme, provarono perché Alessio per poco non si tagliava con il coltello, ma il risultato fu soddisfacente per entrambi
E: <<Quindi, mi spieghi meglio questa vacanza a cui sono stata aggiunta?>>
A: <<Mhmh, Matti aveva pensato di chiamare alcuni dei ragazzi di amici da lui a Bari per passare due settimane insieme al mare. Non tutti ci sono però>>
E: <<E chi c'è? Così da non fare brutta figura subito>>
A: <<Oltre a Matti e a Samu, ci sono Waxiello, Piccolo, Gianma, Ramon, Fede, Megan, Angelina e forse Iso se riusciva. Con gli altri ci sono stati dei problemi durante il percorso e altri ancora non riuscivano a venire>>
E: <<Ok. Quindi nessuno sa che vengo anch'io vero?>>
A: <<Beh...>> iniziò a dire grattandosi il retro del collo
E: <<Cosa?>>
A: <<Matti si è fatto accidentalmente scappare il tuo nome sul gruppo WhatsApp... ha subito cancellato il messaggio eh, però alcuni l'hanno visto>>
E: <<Okok. Non è tanto grave no? Non sanno ancora chi sono alla fine>>
A: <<Ho dovuto solo dire che vieni con me, tutto qua. Solo che alcuni sono arrivati a delle loro teorie e non so cosa possa succedere settimana prossima>>
E: <<Va tutto bene Ale, tranquillo>>
...
I due erano ancora in veranda a parlare. Entrambi avevano già sentito i genitori al telefono e ora si erano ritrovati a raccontarsi di quello che è successo nel tempo in cui non si sono visti.
Elisa ascoltava con interesse delle giornate in sala del ragazzo, e lui faceva domande sul tirocinio conclusasi di lei.
Stavano bene, erano tranquilli e in pace.

Ossitocina | Alessio Cavaliere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora