Capitolo 32

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Mi piaccio le sorprese, a voi no?🙃✨
Mi siete mancate tanto.🥹
Buona lettura!💖

«Ho paura ad alzare lo sguardo e vedere le facce dei miei amici

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«Ho paura ad alzare lo sguardo e vedere le facce dei miei amici.» confidai ad Eve staccandomi dal suo bacio e facendo combaciare le nostre fronti.

«Pensi che si arrabbieranno?» mi chiese lei ridacchiando.

«Penso che succederà un putiferio. Soprattutto con Dylan.» risposi con nonchalance sapendo già di dover affrontare una discussione accesa con i miei amici.

«Meglio farlo adesso. Via il dente, via il dolore.» mi incoraggio e io annuii ridendo. Mi scostai da lei per raggiungere io i miei amici, lei le sue amiche.

Mi girai verso la loro direzione sapendo che quelle fossero proprio l'espressioni che mi aspettavo di trovare.

Ormai la tribuna si stava svuotando, persino il padre di Eve che aveva assistito a tutta la scena insieme a mia madre sembrò essere andato via.

L'avevo notato solo quando avevo segnato l'ultimo punto.

In quel campo eravamo rimasti in pochi, anche il coach se l'era svignata.

«Che cazzo significa?» sbottò Dylan raggiungendomi a grande falcate. Aveva uno sguardo minaccioso e per poco il fumo non gli usciva dalle orecchie.

«Quello che hai visto. C'è qualche problema?» chiesi quando ormai si mise tu-per-tu con me.

«Il problema, stronzo, è che mi hai mentito per tutto il cazzo di tempo.» mi spinse facendomi barcollare all'indietro, ma io ripresi l'equilibrio e lo spinsi a mia volta.

«Ho il diritto di avere un segreto?» tuonai spingendolo ancora e ancora.

«No, io e te ci raccontiamo sempre tutto.» mi guardò male «Anzi, ci raccontavamo, dato che tu hai smesso da un bel po'.» si corresse gettando uno sguardo a Eve dietro di me che nel frattempo guardava la scena rispondendo a qualche domanda delle sue amiche.

Brandon e Tyler si avvicinarono a noi anche loro incazzati.

«Forse non hai afferrato il punto, amico.» Brandon sottolineò la parola amico come se fosse qualcosa di dispregiativo in quel contesto.

«Illuminatemi, perché davvero non capisco perché era obbligatorio dirvi di noi.» dissi indicando me ed Eve che ora insieme alle sue amiche si erano avvicinate a noi curiose.

Dylan scoppiò a ridere in modo amaro. «Adesso c'è un "noi"?» scosse il capo portandosi una mano di fronte alla bocca.

«Ecco! Ecco perché non ti facevo più vivo, ecco perché non mi scrivevi. Per quella troia!» strepitò con voce stridula Destiny che fino a quel momento era rimasto ferma a guardare la scena scioccata.

Eve si avvicinò a lei in modo minaccioso. «Fossi in te starei a cuccia, Des.» le consigliò la rossa trafiggendola con il suo sguardo di fuoco.

«Altrimenti che fai? Hai paura che ti rubo il giocattolo nuovo?» la provocò Destiny fronteggiandola.

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