Di burro-birre e frasi ambigue...

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<< volevo complimentarmi con voi per il modo brillante in cui avete superato...  >> iniziò Harry Potter ma sbuffò infastidito.

Era ovvio che James non lo stesse minimamente calcolando, lo sguardo del figlio era poggiato su Dakota che parlava in modo amichevole con un ragazzo poco più grande di lei, aveva i capelli ricci e scuri fino alle spalle e occhi nero pece. 

Dakota si era avvicinata al bancone dei tre manici di scopa per prendere le loro tre burro-birre quando quel tizio le si era avvicinato e avevano iniziato a parlare.

James controllò l'orologio che aveva al polso e notò con una certa stizza che ormai quei due parlavano ininterrottamente da venti minuti.

<< James! >> lo richiamò l'ex bambino che è sopravvissuto. Quando si girò, il padre lo guardava con sguardo complice.

<< allora è vero quello che si vocifera nei corridoi di Hogwarts... >> notò l'uomo con un sorriso divertito.

Amava prendere in giro il suo primogenito, era quello che più di tutti assomigliava a suo padre.

<< e cosa si vocifererebbe? >> chiese James tornando a guardare la bionda grifona ancora a parlare con quel damerino.

<< che James Sirius Potter, noto playboy, stia mettendo la testa a posto perché innamorato di una certa bionda Grifondoro dal temperamento focoso >> sghignazzò l'uomo puntando gli occhi verdi in quelli di James che si era voltato di scatto verso di lui.

Il ragazzo abbassò la testa ed annuì.

<< papà lei, mi ha stregato. Non riesco neanche più a guardare le altre da quando c'è lei. Sono sette anni che la guardavo ma... credevo fosse solo la fissazione di avere ciò che non potevo... >> disse poi.

Harry gli sorrise.

<< comunque quello e Trenton Valdez, era un playboy ai tempi di Hogwarts, si è diplomato tre anni fa se non sbaglio e adesso lavora in un negozietto qui ad Hogsmeade >> disse poi al figlio con tono eloquente.

James ringhiò.

<< scusami un secondo papà >> disse con il viso contorto in una smorfia infastidita.

<< figurati figliolo, basta solo che non finisci nei guai >> gli ricordò l'uomo.

<< è davvero così importante? >> gli chiese James riferendosi all'ultima frase che il mago aveva pronunciato.

<< no, ma tua madre mi ucciderebbe se non te lo dicessi >> sorrise l'uomo.

James ricambiò mesto il sorriso e si diresse a grandi falcate verso Dakota e il tizio spuntato dal nulla.

Quando la ragazza lo vide avvicinarsi da lontano spalancò gli occhi preoccupata. 

James aveva i muscoli tesi, la mascella serrata, gli occhi chiusi a fessure e la fronte corrugata.

<< Hey piccola, ancora non sono pronte le nostre ordinazioni? >> gli chiese in tono innocente mentre le avvolgeva la vita con un braccio.

Le si era parato davanti fingendo di non vedere il ragazzo moro di fronte a lei.

<< uhm no... >> disse lei mentre alzava gli occhi al cielo per quella reazione di gelosia.

<< James, comunque lui è Trenton, Trenton lui è... >> fece le presentazioni la ragazza indicando il ventenne di fronte a lei.

<< James Sirius >> quasi ringhiò il Grifondoro guardando con astio il ragazzo.

<< è un piacere >> sorrise Trenton.

James Sirus Potter e il torneo degli elementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora