La fine di un'avventura...

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Il ballo di fine anno accademico sarebbe stato quella sera, quella sarebbe stata inoltre l’ultima notte sia per gli studenti che per i visitatori al castello di Hogwarts.

I ragazzi dell’ultimo anno erano tristi di lasciare quella che era stata la loro casa per ben sette anni e si aggiravano all’interno dell’imponente castello in modo da memorizzare più dettagli possibili.

James e Alexander Zabini si trovavano sulle sponde del lago nero, il sole scaldava i loro visi mentre i due stesi sul prato parlavano e ricordavano i bei tempi ad Hogwarts. James fingeva di ascoltare il racconto dell’amico di come si era accorto di amare la sua, ormai, ragazza Selene Nott mentre si rigirava pigramente tra le mani una sfera di fuoco. Dopo l’ultima prova, ai vincitori del torneo era stato dato l’onore di mantenere il possesso del controllo del proprio elemento guardiano, così lui e Dakota ogni tanto si divertivano a comunicare con quelle piccole sfere di fuoco in un modo che fosse solo loro.

Zabini sorrise nel vedere il suo migliore amico che non lo stava ascoltando affatto e che, invece, fissava felice la sfera di fuoco dove all’interno scritte volteggiavano poche parole. 

“ci vediamo al ballo, tua Dakota “.

Il giovane grifondoro probabilmente non si era neanche reso conto di star sorridendo come un ebete ma non poté biasimarlo, aveva passato gli ultimi sei anni a desiderare quella ragazza e adesso che finalmente lei era al suo fianco, non riusciva a nascondere la sua felicità. Zabini ridacchiò ripensando a tutti gli scherzi che James aveva fatto alla sua ragazza e a come lei poi si era vendicata. 

Non aveva mai visto una coppia così perfetta come quei due. Sembravano creati l’uno per l’altro. Lei era l’unica che riuscisse a far ragionare quella testa calda che era il suo migliore amico, a farlo calmare. A fargli desiderare qualcosa di più che pochi attimi fugaci di felicità. Potter d’altro canto era l’uragano che aveva portato imprevedibilità e gioia alla vita noiosa e monotona della bella grifona. Fino dal primo anno Dakota era sembrata una ragazzina spenta, gli unici sprazzi di vita, passione ed emozione si manifestavano quando inveiva su James per l’ennesimo stupido scherzo. Fin da piccoli quei due si erano completati senza neanche saperlo.

Alex fu felice per sé e per il suo migliore amico. Entrambi avevano trovato la donna adatta a loro e presto sarebbero entrati nel mondo degli adulti, magari non erano ancora pronti ma di sicuro avrebbero avuto qualcuno da cui trarre la forza per vincere ogni sfida che gli sarebbe capitata a tiro.

Le due ragazze si sorrisero complici mentre a passo lento scendevano l’ampia scalinata che le avrebbe condotte dai loro cavalieri in smoking scintillante.

Non potevano credere che quell’anno pazzesco stesse già per finire. Era la loro ultima notte ad Hogwarts, l’ultima volta in quelle coperte rosso-oro e verde-argento. L'ultima volta che entravano in Sala Grande. 

Il tempo quell’anno sembrava essere volato e adesso mentre James e Alex le guardavano rapiti si resero veramente conto di quanto entrambe fossero cambiate, cresciute e maturate. Solo una cosa sarebbe sempre rimasta uguale; l’affetto che le legava. Loro erano molto più che amiche. Erano sorelle per scelta. E ragione di vita per caso. 

Le due si sorrisero di nuovo mentre si separavano per unirsi ognuna al proprio cavaliere.

I quattro entrarono insieme nella sala gremita di persone, sorrisero e salutarono Albus Severus, Rose, Hugo, Lily Luna e Victoire.

Da un angolo della stanza Harry Potter con al braccio la moglie Ginny weasley, li guardava fiero. 

Al loro fianco, la Ministra della Magia Granger sorrideva intenerita al suo nipotino James. Non lo aveva mai visto così felice.

Ron invece occhiolino e pollice all’insù si complimentava con il nipote per la riuscita del suo piano di conquista. Cosa che strappò un sorriso a Dakota che però finse di non aver notato il rosso zio di James.

Il mondo appariva roseo e luminoso dinanzi a loro, ogni cosa a portata di mano.

Dakota guardò il ragazzo al suo fianco e con un sorriso si sporse verso di lui per baciarlo. 

Le loro labbra si incontrarono in un dolce bacio che sapeva di promesse e di felicità.

<< ti amo, James Sirius Potter >> disse poi sulle sue labbra.

Gli occhi del grifone brillarono per l’emozione, nonostante glie lo avesse detto prima, ogni volta che sentiva quelle parole il suo cuore faceva una capriola.

<< ti ho sempre amato, Dakota Faith Hill >> disse in tono solenne poi con un gran sorriso aggiunse << e lo farò per sempre, anche quando il mio piccolo James non darà più le strabilianti performance che da adesso, io ti amerò in altri modi... >> disse malizioso.

Dakota alzò gli occhi al cielo e lo colpì al braccio con uno schiaffo più giocoso che doloroso.

<< sai sempre come rovinare un momento romantico! >> lo riprese la ragazza indispettita.

<< oh piccola. Dopo sarò romantico quanto vuoi nella mia stanza, nella tua stanza, nello sgabuzzino... dimmi dove mi vuoi romantico e io lo sarò >> ghignò il moro con tono allusivo.

<< James! >> rise allora la grifona pensando che il suo ragazzo fosse proprio incorreggibile. D’altronde però non lo avrebbe cambiato con nulla al mondo.

James Sirus Potter e il torneo degli elementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora