Incapacità di cambiare...

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<< ancora una volta! >> gli urlò Dakota, aveva il fiatone, la coda scompigliata, la fronte sudata e i vestiti appiccicati addosso ma non sembrava volersi arrendere.

James scosse la testa.

<< almeno riprendi fiato prima! >> le urlò dall'altra parte della stanza.

<< l'ultima volta e poi facciamo pausa, per favore >> chiese lei mordendosi il labbro sapendo che il ragazzo a quella vista non avrebbe saputo trattenersi.

<< giochi sporco, Hill! >> le urlò Zabini dal fondo della stanza con un grosso sorriso sulle labbra.

<< tutto pur di ottenere ciò che voglio >> rispose al sorriso Dakota.

James acconsentì a ripetere di nuovo l'esercizio.

Si mise in posizione di attacco mentre due grosse sfere di fuoco gli riempivano le mani.

<< pronta? >> chiese alla ragazza.

<< fallo e basta, le altre squadre non chiederanno il permesso per attaccarmi >> gli fece notare Dakota mesta.

James gli diede mentalmente ragione ed attaccò. Spedì le due sfere contro la ragazza che riuscì a pararle con uno scudo di fiamme, il moro a quel punto richiamò un arco di fuoco modellandolo nella fantasia e scoccò cinque frecce fatte totalmente di fiamme ardenti.

La ragazza mosse veloce le mani ed un dragone di fuoco ingoiò le frecce a lei destinate.

A quel punto fu lei ad attaccare.

Portò le mani su un fianco, le alzò in aria e infine le protese verso la direzione in cui era James.

Il drago le girò attorno, le lunghe spire che la proteggevano mentre le fauci infuocate si apprestavano ad attaccare il ragazzo. 

Il Grifondoro mosse in modo circolare le braccia sulla sua testa e una cupola protettiva arancione arrestò l'avanzata dell'animale di fuoco.

Dakota prese ad avanzare, le spire del suo drago ancora a proteggerla.

Gli occhi erano decisi, la fronte corrucciata dalla concentrazione e i passi ben misurati.

Doveva costarle molta fatica tenere su quella bestia enorme, James dovette ammettere che era diventata davvero brava.

Il ragazzo teneva la cupola alta in attesa di conoscere la mossa dell'avversario mentre ne studiava i punti deboli.

Dakota era magra, il che voleva dire che non aveva grande forza muscolare. 

Se avessero voluto vincere facile, i suoi avversari avrebbero dovuto attaccarla direttamente.

<< devi mettere su qualche muscolo, piccola >> la prese in giro James cercando di farla deconcentrare per avere uno spiraglio in mezzo a quel vortice che la proteggeva.

La ragazza ormai gli era arrivata di fronte e con sguardo teso poggiò una mano sulla semisfera protettiva che aveva creato risucchiandone l'energia.

La difesa di James si infranse e lui rimase indifeso.
Il drago attaccò e il moro seppe di aver perso.

<< bene! Purtroppo, però James ha ragione, fai troppo affidamento sul tuo elemento. Mantenere quel drago ti costerà caro in battaglia ed inoltre contro i ragazzi di acqua non sarà molto efficace >> le spiegò Harry avvicinandosi a loro.

Dakota richiamò a sé il drago di fuoco e quasi crollò per terra.

Il professore aveva ragione, il drago le risucchiava un sacco di energie ma d'altronde era il suo unico spiraglio di difesa essendo debole fisicamente.

James Sirus Potter e il torneo degli elementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora