Quando quella mattina si svegliò, i ricordi di quello che le era accaduto il giorno prima la investirono come un uragano.
Si alzò di scatto dal caldo letto a baldacchino e si precipitò dinanzi allo specchio.
Davanti a sé vide una ragazza bionda, gli occhi grigi erano gonfi dal pianto della sera prima e intorno ai polsi diversi segni violacei dove Keenan l'aveva afferrata.
Si chiese cosa James avrebbe detto quando se ne sarebbe accorto, avrebbe di sicuro dato di matto e fatto qualche sciocchezza.
Indossò dunque un maglione in cashmere color panna che le copriva persino le mani, un jeans nero e cercò di rendersi presentabile con un filo di fondotinta e mascara.
Quando arrivò nella gufiera, Try, il suo gufo reale le beccò il dito in segno di affetto.
<< hey piccolo, ti va di fare un viaggetto da mamma e papà? >> gli chiese in tono dolce.
L'animale arruffo le penne e spalanco il becco in attesa di ricevere la lettera da consegnare.
Dakota scrisse velocemente sulla pergamena che si era portata, spiegò alla madre tutto quello che era accaduto il giorno prima e di come James fosse arrivato giusto in tempo per scongiurare il peggio.
Legò la pergamena arrotolata con cura alla zampa del l'animale e si assicurò che Try partisse.
Lo osservò fino a quando non divenne un puntino indistinguibile nell'alba scozzese.
La sala grande era deserta mentre prendeva posto al lungo tavolo Grifondoro, ovviamente gli altri studenti avevano fatto le ore piccole al ballo e di certo non si sarebbero svegliati per colazione.
Cercò di fare il prima possibile per evitare di incontrare accidentalmente Potter, lui avrebbe voluto parlare e lei proprio non se la sentiva.
Era imbarazzata, il Grifondoro aveva sempre avuto ragione e in tutti quegli anni lo aveva trattato malissimo quando invece James aveva solo capito il reale scopo di Keenan.
Si precipitò a passo spedito verso il villaggio di Hogsmeade, la domenica i ragazzi avevano il libero accesso al paesino sottostante il castello per svagarsi un po'.
Mentre camminava sulle stradine in pietra umida, le botteghe aprivano timide i battenti, dai tre Manici di Scopa arrivava un forte odore di tortino alle mele, segno che il cuoco si stava preparando a quella domenica piena di studenti.
Passeggiò a lungo rimuginando su quanto fosse stata stupida a essersi fidata di Keenan, in tutti quegli anni lui l'aveva tenuta a fianco a sé nella sola speranza di assoggettarla e spingerla ad amarlo tramite la gratitudine. Scosse la testa e si diresse verso Scrivenshaft, un negozietto su High Street che vendeva cartoleria.
Appena varcò la porta a vetri e legno azzurro una campanella segnò la sua presenza.
Dietro il bancone un ragazzo sulla ventina la guardava curioso.
<< buongiorno >> disse il ragazzo con voce profonda.
Dakota gli sorrise appena e mormorò un buongiorno di cortesia mentre guardava i numerosi scaffali stipati di piume di tutti i colori e forme e pergamene di tutte le fatture.
La ragazza acciuffò due piume una nera ed una bianca e un plico con 200 fogli di pergamena e si recò alla cassa.
<< mattiniera? >> provò a parlare il ragazzo.
Aveva i capelli marroni e ricci che gli arrivavano sulle spalle, gli occhi erano tendenti al nero e portava la barba ispida accompagnata da due baffetti più che evidenti.
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James Sirus Potter e il torneo degli elementi
FanficTRATTO DALL'OPERA: - amico ma che diavolo ti è preso?! - gli chiese Alexander dopo la cena inaugurale del nuovo anno. Era chiaro che si riferisse al suo scatto d'ira di poco prima. ...