Di Delegazioni... E frasi che ti sorprendono.

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Il giovedì erano state sospese le lezioni in attesa che le delegazioni straniere facessero il loro ingresso al castello.  

La scuola era in pieno fermento quando nella tarda mattinata il rintocco della torre dell'orologio del cortile introdusse l'arrivo degli studenti stranieri.  

L' intera scuola si sparse sul viale d'ingresso mentre una fila di quattro carrozze nere avanzava verso la scuola.  

Dalla prima carrozza uscì un omone sulla quarantina, aveva la carnagione scura, i capelli marroni erano brizzolati e corti e sul suo mento cresceva un accenno di barba. Aveva l'aria autoritaria, indossava un completo con giacca e pantaloni antracite, la cravatta viola e una camicia bianca.  

 << Jason, è un vero piacere vederti!>> gli sorrise bonaria la McGranitt abbracciandolo. Le labbra dell'uomo si aprirono in un sorriso brillante mentre dieci tra ragazzi e ragazze prendevano posto dietro di lui.  

 Indossavano divise dai toni caldi, le ragazze avevano una gonna scozzese fin sopra il ginocchio in rosso e beige, camicia bianca e giacca di tweed beige dall'aspetto pesante.  

 I ragazzi invece indossavano jeans neri skinny, camicia bianca, cravatta a quadri che richiamava lo stesso tessuto delle gonne femminili e una giacca sempre in tweed beige.  

 << Serpeverde, accompagnate la delegazione Statunitense nella Sala Grande! >> istruì la preside McGranitt ai ragazzi che si apprestarono ad ubbidire ai comandi.  

 Dalla seconda carrozza scese invece un uomo asiatico, aveva dei lunghi capelli neri impomatati, gli occhi erano di un nero profondo e la carnagione era chiarissima. aveva il lungo corpo magro stretto in un accecante smoking blu elettrico con tanto di panciotto, camicia bianca e papillon nero.  

 Dietro di lui si sistemarono in due file perfettamente parallele 5 ragazzi e 5 ragazze.   

 Avevano la divisa anche loro blu ma di una tonalità più scuro.   

 I ragazzi indossavano pantaloni classici neri, camice bianche, cravatte blu con due strisce oblique bianche e giacche a doppio petto blu navy.  

 Le ragazze indossavano invece, gonne blu con due strisce bianche sulla parte finale in orizzontale, camicie bianche inamidate, cravattino corto blu con strisce oblique bianche e una giacca lunga blu navy, su tutte le giacche un piccolo stemma d'oro riluceva lucidato alla perfezione.  

 << Professor Igarashi, benvenuto ad Hogwarts! >> lo salutò la preside McGranitt con un profondo inchino a cui seguirono quelli della delegazione straniera.  

 << Corvonero, conducete cortesemente la delegazione Giapponese nella Sala Grande e fatela accomodare! >> ordinò allora la donna con un grosso sorriso.  

Il Caposcuola dei Corvonero con un profondo inchino chiese agli studenti ed il loro professore di seguirlo.  

Dakota vide che dall'ultima carrozza in fila Gazza stava procedendo a scaricare i bagagli dei loro ospiti e si chiese dunque chi ci fosse nella terza carrozza.  

 Appena ebbe finito di esprimere il suo pensiero a James in piedi di fianco a lei, dal veicolo scese un uomo sulla trentina con dei corti capelli color grano a spazzola, aveva la pelle abbronzata, gli occhi celesti e un sorriso allegro sul viso. Se non fosse per come era vestito, Dakota avrebbe detto che fosse uno di quei surfisti che si vedono nei film babbani.  

L'uomo aveva un corpo muscoloso e atletico fasciato in un paio di pantaloni neri skinny, camicia bianca e giacca verde con il colletto nero.  

Dietro di lui i dieci studenti si posizionarono in fila orizzontale e Dakota strabuzzò gli occhi tanto erano eccentriche le loro divise.  

James Sirus Potter e il torneo degli elementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora