Capitolo 13 - Tornare bambini

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La mia mente non fa altro che pensare a lei, a Diana. La ragazza che conobbi per puro caso, la stessa che ha pervaso nella mia mente, nel cuore e nel profondo dell'anima. I miei occhi la cercano ovunque io vada, così come il mio cuore cerca il suo battito, lo stesso battito che le orecchie si beano nel sentire quel dolce suono che ho avuto modo di ascoltare da vicino quando la abbracciai quel giorno alla baita, così come è successo anche l'altro ieri.

Mortificato per il giorno prima, quando per colpa di mia sorella Irina cadete, mi affacciai dal balcone, sperando di vederla, ma quando i miei occhi la videro fra le braccia di Robert una sensazione di fastidio si feci spazio dentro di me, pungendo lentamente il mio cuore, e come addolorato sussurrai il suo nome. Vederla, anche solo per un attimo fra le braccia di un uomo mi ha innervosito al punto di fulminare con lo guardo Robert, dimenticandomi per un istante che lui è il mio amico. Poi però, quella sensazione di gelosia svanì quando i miei occhi incontrarono i suoi tristi, per questo la raggiunsi senza esitare, prendendo la palla al balzo e invitarla da me solo per poter passare del tempo con lei in tutta tranquillità, e incapace di trattenermi la avvolsi fra le mie braccia, stringendola così al mio petto, cercando di allontanare quella tristezza che si era abbattuta su di lei ma anche su i suoi occhi che avevano perso quella scintilla che luccicava giornalmente.

Non ricordo l'emozione che si prova nel abbracciare una persona, una donna, che mi fa vibrare il cuore, perché quello che io ho provato per Katrina non è per niente paragonabile a questa bella sensazione che Diana riesce a farmi provare, per questo appena i nostri corpi si erano uniti in quel tenero e innocente abbraccio io mi sciolsi, abbattendo quel muro che per via della delusione innalzai. Ma lei pur non facendo niente è riuscita a farsi spazio fra le crepe di quel muro, arrivando dritto al mio cuore e adesso non so cosa dovrei fare, come dovrei comportarmi.

<<Come è possibile?>> mi pongo questa domanda da solo mentre aspetto che il semaforo diventi nuovamente verde. Come è possibile che io mi sia preso una cotta per una ragazza che non conosco quasi per niente? Sarà impazzito il mio cuore, o forse sono impazzito io per via del suo profumo? O magari è stato quel sorriso che poche volte mi riserva a farmi perdere la testa? Ho pensato tutta la notte e ho capito che di qualsiasi cosa si tratta a me piace, purché questa sensazione è riservata a lei, alla mia Diana.

Un urlo acuto mi distrae dai miei pensieri e quando davanti a me sbuca dal nulla la figura di una persona freno la macchina in modo brusco. Una ragazza dai capelli castani si trova a qualche passo dalla macchina e quando focalizzo meglio la persona che si trova davanti a me scendo immediatamente dalla macchina quando un ragazzo che si trova davanti a Diana le appoggia la mano sul fianco. Mi avvicino a lei, chiedendole perdono per averla spaventata ma quel ragazzo in modo impertinente si avvicina a me, tirandomi un pungo e nonostante non mi piace usare la violenza preso dalla rabbia ricambio. Vedo lo sguardo infuocato che mi riserva quel ragazzo, lo stesso che vidi quel giorno quando mi svegliai con Diana sulla torre, e per quanto vorrei ricambiare la mia attenzione viene attratta da Diana che si piazza davanti a me e quando l'attimo dopo si gira verso di me la mia mente si focalizza solo su di lei, sulle sue labbra che lentamente si avvicinano alle mie ma poi un rumore ci fa dividere e Diana si allontana da me. Vedo la preoccupazione nei suoi occhi, così come la sua mano continua a tremare per questo mi avvicino nuovamente a lei, prendendo la sua mano fra la mia, stringendola teneramente.

<<Giù in piazza c'è una fontanella se vuoi puoi sciacquarti la mano>> propongo mentre le rivolgo un tenero sorriso.

<<Prima dovresti spostare la macchina, sai, non puoi lasciarla in mezzo alla strada altrimenti ti faranno la multa>> dice ridacchiando mentre butta un occhio alle mie spalle ed io solo allora mi ricordo di aver lasciato lo sportello della macchina aperto.

La ragazza del bosco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora