Capitolo 25 - Felicità stravolta

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La luce del mattino mi svegliò da quel sonno profondo in cui cadete alle prime ore dell'alba e come un uragano vengo invasa dai momenti accaduti la notte precedente. Sulla mia bocca sento ancora il sapore dei suoi baci, così come il mio corpo odora ancora di lui. Allungo la mano, cercando alla mia destra il suo corpo che trovo all'istante e basta questo semplice gesto per far sì che lui mi tiri più vicino a se, stringendomi al suo petto.

<<Buongiorno amore mio>> dice dolcemente, facendomi scoppiare il cuore di felicità. Istintivamente alzo la testa e quando i nostri occhi ci incrociano fanno scintille. I suoi occhi, così come sicuramente anche i miei, splendono di luce propria e posso vedere nel suo sguardo la stessa felicità che anche io grazie a lui sto provando. Non avrei mai pensato che amare, che farsi amare da qualcuno fosse così bello, così stravolgente, in grado di farmi dimenticare anche del mondo che in quel momento ci circondava, restando però solo noi due.

Chiudo leggermente gli occhi, ripensando alle sue mani che accarezzavano il mio corpo, alle sue labbra che baciavano il mio seno, mentre nelle mie orecchie risuona tutt'ora il rumore dei nostri ansimi, ma anche il rumore dei nostri cuori che ad un tratto presero a battere con la stessa intensità.

<<Amore mio>> sussurro piano le parole da lui pronunciate, rendendomi conto di quanto suonano bene. Mai nessuno ha usato queste parole per rivolgersi a me ma dette da lui mi fa tremare il cuore di felicità.

<<Hai dormito bene?>> domanda in seguito, attirando nuovamente la mia attenzione. La mia mente non fa altro che penare a noi due mentre le guance iniziano persino a farmi male per via di quel sorriso che è rimasto stampato fin da ieri.

<<Divinamente, e tu?>>

<<Non ho mai dormito così bene>> risponde mentre solleva il mio mento con la sua mano, avvicinando il suo viso di più al mio e lasciare sulle mie labbra un tenero bacio.

<<Neanche io>> confesso la pura verità. Non ricordo l'ultima volta quando io abbia dormito così bene, così tranquilla.

<<Vorrei così tanto passare tutto il giorno con te>> dice a bassa voce mentre mi stringe ancora più forte al suo petto.

<<Però ho un po' di cose da fare e poi devo andare a vedere Irina>> continua in seguito usando un timbro di voce triste.

<<Possiamo, ecco, stasera possiamo cenare insieme>> propongo mentre sollevo lo sguardo, puntando nuovamente i miei occhi nei suoi che luccicano in modo diverso.

<<Per me va bene>> risponde, abbozzando un sorriso per poi lasciare sulla mia fronte un tenero bacio.

🧚‍♀️

Questa mattina dopo il nostro risveglio io e Dimitri siamo scesi giù in paese per fare colazione al volo, dirigendoci in seguito a Torri del Benaco dove Dimitri è andato da sua sorella mentre io mi sono diretta al lavoro, completando le mie bozze. La signora Petrov è stata molta contenta del vestito che io ho creato e da quello che ho capito ha avuto così tanto successo che adesso vuole che io prepari altri campioni per lei, così lei in seguito farà cucire direttamente dalle sue più brave sarte i vestiti.

<<Che mal di testa>> borbotto tra me e me mentre passo le dita sulla fronte, massaggiandola, cercando di alleviare questo dolore che mi accompagna da quando ho aperto gli occhi.

<<Signorina Diana, si sente bene?>> la voce della signora Petrov arriva alle mie orecchie, interrompendo i miei pensieri.

<<Signora Petrov, io, certo>> dico in modo impacciato mentre alzo la testa, sbagliando decisamente dato che la inizia a girarmi.

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