Capitolo 20 - Confessione

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Lavorare per la casa di moda Julie è bellissimo nonostante il duro lavoro che c'è da fare praticamente giornalmente. Negli ultimi giorni sono stata così indaffarata che le cose che non riguardano il lavoro le ho dovute fare a volo, anche vedermi con Dimitri, e di quest'ultimo mi dispiace. Mi dispiace perché avrei voluto passare più tempo insieme a lui, rendendomi così conto che lui mi è mancato. Avrei voluto passeggiare nuovamente per le vie del paese, mangiare davanti al porto con lui, correre come due bambini o semplicemente portarlo nuovamente nella piccola baita che c'è in mezzo alla montagna e stare fra le sue braccia, sentire il suo profumo sulla mia pelle ma questo desiderio resta solo nella mia mente dato che creare il vestito per la signora Petrov mi ha tolto un sacco di tempo.

Non pensavo che mi avrebbe chiesto di realizzare con le mie mani un vestito per la sua sfilata però per me è stato un onore. Quando la mia amica Alessia mi disse che avrei dovuto fare un colloquio quel giorno stesso andai a fare qualche ricerca, scoprendo quanto fosse famosa la signora Petrov e le sue creazioni, per questo sono stata davvero felice nel realizzare quel abito che mi chiese di sfoggiare per lei. Inizialmente restai sbalordita da quella richiesta ma Kira mi disse che la modella che avrebbe dovuto indossarlo era malata e che quindi qualcuno doveva pur sostituirla, per questo la signora Petrov mi ha chiesto di farle quel favore che infine accettai. Fu proprio la signora Petrov ad aiutarmi a indossare quel splendido vestito e quando uscii sul palco ero come impaurita, essendo un cosa che non avevo mai fatto, ma poi incontrai gli unici occhi che avrei voluto vedere, quelli del mio amato Dimitri. Non è stato difficile trovarlo in mezzo alla mischia perché lui nei miei occhi risplende sempre, e così, per la durata della mia sfilata non ho fatto altro che guardarlo. Guardare lui, i suoi occhi ma soprattutto il suo sorriso, dandomi la forza di non sentirmi a disagio e una volta finita la sfilata sono corsa da lui.

<<Sei, sei bellissima>> dice in modo impacciato mentre continua a guardarmi, facendomi arrossire. I suoi occhi mi hanno sempre guardato con adorazione ma adesso il suo sguardo è diverso. I suoi occhi mi guardano con lussuria, pieni di desiderio e per una volta non mi da fastidio, no se lo fa lui perché capisco dai suoi occhi che lui con lo sguardo non venera il mio corpo ma me, il mio sguardo, i miei occhi, così come il mio sorriso. Per una volta qualcuno mi guarda con adorazione, con amore.

<<Diana, sei stata eccezionale!>> esclama la signora Petrov, interrompendo il nostro contatto visivo.

<<Il merito è tutto suo>> ammetto sincera mentre le rivolgo un sorriso di ringraziamento. È stata lei ad occuparsi di questa semplice acconciatura, così come ha fatto anche per quel poco trucco che ho sul viso.

<<Oh, tesoro. Gli applausi erano per te e per la tua creazione. Io non ho fatto niente. Il merito ti appartiene>> dice la signora Petrov per poi sorprendermi quando mi lascia un tenero bacio sulla guancia.

<<Diana, tesoro>> la voce di madre Cristina attira la mia attenzione e quando la cerco con lo sguardo la vedo incamminarsi verso di noi.

<<Madre Cristina>> pronuncio il suo nome felice mentre corro da lei per poi abbracciarla. In questi giorni ho trovato modo di andare a trovarla, raccontandole del mio lavoro ma anche di questa sfilata, chiedendole di venire se alle avrebbe fatto piacere ma lei mi diede una risposta negativa, ricordandomi che non fosse un luogo adatto per lei.

<<Alla fine sei venuta>>

<<Per te ci sarò sempre, Diana>> dice con la voce tenera mentre mi scagiona dal suo abbraccio, guardando in seguito le persone che ci sono accanto a me.

<<Madre, lui è Dimitri e la signora è...>>

<<Greta>> madre Cristina sussurra il nome della signora Petrov mentre la guarda con gli occhi spalancati, ricevendo in cambio lo stesso sguardo. Gli occhi delle due sono così aperti che ho come l'impressione che stessero per uscire dalle orbite.

La ragazza del bosco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora