❝Oh,mia cara Margaret,
quando la primavera finirà e tu andrai via da questa città, quando ormai Mr. Colin avrà i suoi bei frutti, le rondini torneranno e zia Daisy mi lascerà uscire dopo il tramonto, tu mi amerai ancora?❞
❝Eri un fiore solitario nel...
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𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗜𝗩: «𝗟𝗮 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗶𝗼𝗿𝗶.» . . .
Avevo sempre amato la primavera. Ho tanti ricordi da piccola,in primavera. Giocavo con Edith e agghindavo i suoi capelli con i fiori che crescevano spontanei vicino casa.
Gli stessi fiori c'erano anche adesso, seduta sugli scalini che portavano a casa,mentre giocherellavo con una margherita.
«Sei la figlia dei fiori.»disse una voce. Alzai la testa e vidi Maddalena proprio lì davanti a me,con un sorriso così adorabile che per un attimo sentii il mio cuore tremare.
«Ho fatto delle ricerche. Margaret è una versione della parola "margherita",anche se il significato deriva da "Margarites",ossia perla. Indica qualcuno che ha la bellezza,la luce e il valore di una perla.»mi persi in quelle due pozze color smeraldo che i comuni mortali chiamano occhi. E lei aveva continuato a parlare,ma io non ascoltavo una sola parola.
«Mi stai ascoltando,almeno?»
«No,per niente. I tuoi occhi sono ipnotizzanti,non riesco a smettere di guardarti. Credi che stia impazzendo?»dissi. La sincerità,da quel giorno,era un'altra delle mie qualità.
Lei scoppiò a ridere,arrossendo leggermente. Mi persi ancora di più nel suo viso. Volevo solo guardarla arrossire fino all'eternità.
«Grazie,comunque. Nessuno mi ha mai fatto un complimento del genere»sorrise in grande. Il mio cuore spiccò un balzo,atterrando direttamente sulla luna. Che se ne stia lì.
«Quello è perchè tutti sono troppo timidi da dirti quanto sei bella.»la mia testa prese a girare. Che sia un effetto collaterale alla sua bellezza?
«Oh,per l'amor del Cielo,Margaret! Cos'è,hai bevuto?»scoppiò a ridere una seconda volta,arrossendo violentemente.
«Può darsi»questa volta non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere con lei.
«Vuoi entrare?»indicai la porta di casa alle mie spalle.
«Se non dis-»
«Non dirlo nemmeno. Nessun disburbo. Entriamo!»mi alzai dai gradini e mi spolverai la gonna,afferrando la maniglia.
«Edith,ho portato un'ospite!»dissi appena entrata. Maddalena era poco dietro di me,come se volesse nascondersi.
Edith era al suo solito posto sulla sedia a dondolo,portava i suoi occhialini e stava leggendo un libro. Avevo notato un particolare:sorrideva leggermente. Strano,per una come lei.
«Perchè sorridi,Edith? Ti sei innamorata?»domandai a bruciapelo,avvicinandomi a lunghi passi a mia nonna,che si tolse gli occhiali e li appoggiò sul libro.
«Smettila,Meg. Ti sembra il modo giusto di accogliere un'ospite?»si alzò andando da Maddalena,che si guardava intorno in imbarazzo. Adorabile ,pensai.
«Tu devi essere Maddalena,giusto? Margaret dice che vi siete conosciute ieri ma parla di te come se vi conosceste da anni!» Che bell'inizio,pensai,già mi mette a disagio.
Maddalena ridacchiò leggermente «Sua nipote mi ha parlato molto di lei,signora Brooke»sorrise. Sembrava un angelo delle tenebre,con i capelli scuri ma l'anima pura.
«Va bene,basta con le presentazioni. Edith,noi andiamo sopra»tutta rossa,afferrai Maddalena dal polso e la trascinai su per le scale,fino in camera mia.
Aprii la porta e Maddy rimase a bocca aperta.
«Quindi? Prima impressione?»
«E'..caotica.»disse,guardandosi attorno.
«Lo so. Io vivo qui,il disordine è parte di me»dissi in modo teatrale,piroettando qua e là. Maddalena scoppiò a ridere,cercando di seguirmi con lo sguardo.
Dopo aver improvvisato una coreagrafia,ci stendemmo sul letto,una accanto all'altra. Lei guardava il soffito,e io guardavo lei. Di profilo era anche più bella.
E poi,lei girò la testa verso di me e fece scontrare i nostri sguardi. In quel momento,potetti chiaramente vedere il mio cervello andare via facendo ciao ciao con la mano e con una valigia sotto il braccio.
