❝Oh,mia cara Margaret,
quando la primavera finirà e tu andrai via da questa città, quando ormai Mr. Colin avrà i suoi bei frutti, le rondini torneranno e zia Daisy mi lascerà uscire dopo il tramonto, tu mi amerai ancora?❞
❝Eri un fiore solitario nel...
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𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗩𝗜: «𝗟𝗮 𝗠𝗮𝗱𝗱𝗮𝗹𝗲𝗻𝗮 𝗣𝗲𝗻𝗶𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲.» . . .
Quando Maddalena se ne andò,la mattina seguente,scesi le scale e mi sedetti a tavola,con aria pimpante.
«Sei felice oggi? Cos'è,avete-»
«NO! Non abbiamo fatto niente,che stai dicendo..»arrossii violentemente,distogliendo lo sguardo.
«Mmh. E va bene,farò finta di crederci. Come mai ti sei svegliata così presto?»mi chiese Edith,sedendosi di fronte a me a tavola.
«Volevo passare da Maddy prima di andare a scuola»addentai un pezzo di crostata alle mele,la mia preferita.
«Va bene,cerca solo di non fare tardi»
«Grazie,Edith!»dissi lasciandole un bacio sulla guancia,per poi prendere la cartella,il cappotto,l'ombrello e il cappello. «Ci vediamo dopo!»la salutai,uscendo di casa.
Una folata di vento mi scompigliò i capelli,e dovetti tenere il cappello con una mano per non farlo volare via dalla mia testa.
Fischiettando lo stesso motivetto di sempre,andai a casa di Maddalena. Arrivata di fronte alla casa,bussai tre volte,e il portone si aprì,rivelando zia Daisy. Spaventosa come sempre ,pensai.
«Mi scusi..vorrei salutare Maddalena e darle una cosa»dissi,cercando di non balbettare. Lei mi squadrò da testa a piedi.
«Maddalena non è a casa al momento.»
«Oh,okay..allora verrò un altro giorno,arrivederci»dissi,salutando la donna,che ricambiò e chiuse il portone.
Rimasi ferma a guardare il legno della porta per più di tre minuti,pensando.
Non ci credevo. Maddy era a casa sicuramente. Non poteva essere a scuola,dato che mi aveva detto più volte che faceva lezioni private a casa,e nemmeno fuori,visto che senza di me non andava da nessuna parte.
Tutto quello a cui riuscivo a pensare era che stesse male. Ma perchè non me l'ha detto chiaro e tondo? ,pensai,stringendo la mia cartella contenente un solo libro e la camicia da notte rosa pesca della corvina. La aveva dimenticata a casa mia dopo averle prestato uno dei miei vestiti.
Sospirando,mi diressi a scuola. Arrivai pochi minuti dopo,e la prima cosa che notai era che la stanza era mezza vuota.
«Che succede qui? Sono tutti malati?»dissi,appoggiandomi al cornicione della porta. Tutti si girarono verso di me,guardandomi stralunati. «Che c'è? Perchè mi guardate tutti come se avessi appena parlato arabo?»
«Oddio. Oggi è Natale? La signorina Brooke addirittura in anticipo?!»disse la signorina Smith,con gli occhi sgranati.
«Ah,quindi era per questo. Beh,ho voluto farle un regalino,Madame!»dissi,inchinandomi con fare galante. Tutti i miei compagni iniziarono a ridere,seguendomi con lo sguardo mentre andavo a sedermi al mio posto.
Dopo poco arrivarono tutti gli altri,e la lezione iniziò. Per tutto il tempo,avevo pensato a dei modi per raggirare la zia di Maddy ed entrare in casa a vedere dove fosse la corvina,e alla fine ebbi un'idea.
A metà lezione dell'ultima ora,io iniziai a prendere le mie cose e sistemarle dentro la cartella,pronta ad uscire. Mi misi in posizione,controllando l'orologio ripetutamente. Non appena la campanella suonò,partii con la stessa velocità di un maratoneta,e uscii dall'aula.
«Signorina Brooke! Che sta facendo? La lezione non è finita!»cercò di fermarmi la signorina Smith.
«Mi scusi,Madame,ma devo proprio andare a prendere le medicine a mio nonno!»inventai una scusa e uscii,iniziando a correre verso casa.
Arrivai a destinazione affannante,e scoppiai a ridere con la stessa foga di un super malvagio che ha appena compiuto un crimine.
«Edith,sono a casa!»dissi,togliendo il cappotto e il cappello.
«Cos'è quel sorrisetto? Hai fatto qualcosa di illegale? Non voglio andare in galera per te!»disse Edith.
«Nah,tranquilla,niente di serio»dissi,andando a sedermi a tavola.
«Non so se posso fidarmi»disse,mettendomi un piatto di riso davanti agli occhi.
«Edith,domani farò qualcosa che probabilmente potrebbe mandarti in galera»
